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Fausto Bertinotti : VOGLIO... un’alternativa di società (6)

Publie le venerdì 7 ottobre 2005 par Open-Publishing

Dazibao Elezioni-Eletti Partito della Rifondazione Comunista Parigi Fausto Bertinotti Primarie

di Fausto Bertinotti

Di fronte a noi sono aperte più possibilità.

L’opposizione sociale se connessa a un progetto politico di cambiamento può consentire l’apertura di un nuovo corso.

Il punto decisivo è un grande progetto di Riforma del Paese nel contesto europeo e mondiale, di riforma delle scelte di fondo nell’economia e nel campo dei diritti sociali e della persona, nel ruolo internazionale, di pace e cooperazione di cui è necessario essere protagonisti.

Si deve indicare, quindi, la direzione di marcia per un’alternativa di società.

Senza questa ispirazione, anche le scelte concrete da fare qui e ora, nella costruzione dell’alternativa programmatica al governo delle destre, possono smarrirsi nella ricerca di compromessi minimali, di un navigare a vista che alla fine, inevitabilmente si infrangerà sugli scogli della governabilità.

Allo stesso tempo, questa progettualità, non deve impedire di declinare le discriminanti da assumere, i passi da compiere subito, il profilo programmatico che l’Unione deve far vivere nell’avvio di un nuovo governo.

Senza questa concretezza, si determinerebbe una nefasta separazione tra l’alternativa di società relegata sempre in un futuro mai definito e la pratica quotidiana di governo.

Non è più possibile riproporre una politica dei due tempi, quella che vuole imporre ora il risanamento (ovvero i sacrifici per le masse popolari) e poi il rinnovamento e quella che vuole separare il progetto della costruzione dell’alternativa dalle scelte concrete immediate.

Per questo indicare un percorso concreto per il governo dell’Unione e una serie di priorità programmatiche serve a definire il processo di apertura di un nuovo corso.

Non si intende, naturalmente, presentare un programma di governo compiuto e organico. Quello è l’obiettivo finale del percorso che come Unione abbiamo scelto: una discussione profonda, un coinvolgimento vero delle organizzazioni democratiche e dei movimenti.

Questa piattaforma di priorità programmatiche è un’impostazione da far vivere dentro un confronto serrato già dalle primarie.

L’agenda delle priorità qui segnalate è frutto del rapporto fecondo intrecciato in questi anni con le associazioni, i movimenti, le organizzazioni dei lavoratori.

In questa piattaforma programmatica c’è la piena adesione ai contributi e alle istanze che vari di questi hanno fornito, come la FIOM, l’ARCI, il movimento per i diritti dei gay, lesbiche e transessuali, il movimento antriproibizionista, varie esperienze del femminismo, il movimento ambientalista critico, le realtà dei movimenti per i diritti dei migranti e altri ancora.

Una piattaforma che non è di rottura con la carta dei principi che l’Unione ha presentato ma che, dentro quella cornice e assumendone le linee guida (che pertanto nelle pagine successive non vengono ripetute), indica un percorso di una vera riforma della società italiana.

Rifondazione Comunista Parigi (Bellaciao)

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