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Parigi : dei compagni del PRC arrestati per violenza...

Publie le mercoledì 23 novembre 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Polizia Giustizia Partiti Partito della Rifondazione Comunista Parigi

di Nora Tagliazucchi Segretaria della Federazione PRC del Benelux

Bruxelles, 22 novembre 2005

Il 20 novembre scorso, mentre si svolgeva a Parigi, in una casa privata, una riunione sul tesseramento, alla presenza della sottoscritta e del compagno Beppe Fazzese, membro della presidenza della CNG e da essa nominato commissario ad acta per il tesseramento, hanno fatto irruzione L. A. e Y. L., insieme ad una ragazza presentata come Sara; per prima cosa hanno strappato dalle mani di una compagna la tessera appena fatta e se la sono messa in tasca nonostante le proteste dei presenti.

Poi A. ha dichiarato di essere stata eletta segretaria del circolo di Parigi, producendo un documento la cui veridicità è tutta da verificare, e in seguito si è esibita in uno show nel quale ha accusato la sottoscritta di impostura, la riunione di illiceità e i presenti di essere dei poveri dementi irretiti da false informazioni. Infine ha preteso ed ottenuto 25 tessere che le sono state consegnate dal compagno Fazzese nel rispetto del regolamento e sulla base del documento da lei prodotto.

Tutto ciò è durato una mezz’ora, durante la quale L. si è comportato da "gorilla", assumendo un atteggiamento minaccioso e provocatorio. Ottenute le tessere, i tre hanno voluto abbandonare la riunione; dopo aver permesso di uscire alla ragazza Sara - che per tutto il tempo non ha detto parola - i compagni presenti alla riunione hanno chiesto ad L. A. e a Y. L. la restituzione della tessera rubata; essi hanno negato di averla, hanno cominciato a dare spintoni ai compagni che stavano davanti alla porta e sono usciti.

Mezz’ora dopo sono arrivati due poliziotti con una denuncia contro due dei compagni presenti, per presunte violenze subite da A. Accompagnati al commissariato, i due compagni sono stati immediatamente rilasciati per l’evidente inconsistenza delle accuse.

Tuttavia, un comunicato diffuso dentro e fuori dal partito è già in circolazione, riportando una versione dei fatti totalmente falsa e infamante. Cito qualche frase (copiata da uno di questi e-mail): "un certo Salvo si è parato davanti a noi ed ha spintonato la compagna Sara, altri cinque uomini (tra i quali il capo di bellaciao) mi hanno picchiato con calci e pungni e mentre ero a terra hanno continuato a menarmi, questo Salvo mi insultata dicendo , "Puttana, puttana" e dando botte . Salvo e Roberto più altri due si sono gettati sul compagno Y. picchiando anche lui"

Come militante, comunista, persona e donna mi ritengo profondamente offesa: se queste violenze fossero state vere, sarei stata complice di un’aggressione ai danni di una donna, di una compagna. Poiché nulla di quanto raccontato da L. A. è vero, sono disgustata che si possa fare leva su un sentimento di solidarietà, soprattutto femminile, per infamare militanti e partito. Desidero pertanto che la verità venga ristabilita anche per evitare a compagne e compagni, in perfetta buona fede, di cadere in un orrendo equivoco.

Quale segretaria della Federazione del Benelux chiedo quindi al Dipartimento

Organizzazione:

 1 - che questa comunicazione venga letta in apertura di dibattito durante il CPN del 26-27 novembre perché tutti i presenti ne siano informati immediatamente;

 2 - che una smentita formale ed ufficiale di queste accuse venga inviata immediatamente e con tutti i mezzi di diffusione possibili - fax, e-mail e pubblicazione su Liberazione - ai partiti italiani rappresentati in Francia, ai partiti francesi e a tutte le istanze nazionali ed estere del PRC;

 3 - che il sito del circolo XXV aprile e il suo indirizzo e-mail, dal quale vengono inviati comunicati farneticanti, offensivi e diffamatori nei confronti di compagni che hanno come unico torto quello di lavorare sulle linee politiche indicate dal partito., vengano sospesi fino a conclusione dell’indagine della CNG sui fatti avvenuti.

Alla Commissione Nazionale di Garanzia chiedo l’avvio di un’indagine nei confronti di L. A. sui fatti qui riportati e l’espulsione per indegnità, menzogna, diffamazione nei confronti dei militanti e del partito stesso, aggravata dal fatto di essersi servita di mezzi del partito per diffondere queste accuse ingiuriose.

Insisto sull’assoluta necessità che quanto richiesto sia fatto immediatamente; ogni ritardo non solo è pregiudizievole della dignità dei compagni ingiustamente accusati nonché di tutti i presenti alla riunione (si tratta della parola di due persone contro venti, ivi comprese la sottoscritta e il compagno Fazzese), ma è gravemente dannoso per il partito stesso: se i fatti fossero veri, il partito avrebbe l’obbligo di intervenire immediatamente nei confronti degli autori di tali violenze.

Poiché non lo sono, il partito ha l’obbligo verso se stesso di difendere i suoi militanti da simili accuse. Non farlo, o farlo con ritardo, arrecherebbe un danno d’immagine difficilmente sanabile, poiché la vicenda finirà probabilmente sui media e verrà utilizzata contro il PRC.

http://ch.indymedia.org/frmix/2005/11/36585.shtml

http://italy.indymedia.org:8000/news/2005/11/929347.php


PRC BRUXELLES: COMUNICATO SULL’ARTICOLO DEL “CORRIERE DELLA SERA” DEL 24 NOVEMBRE 2006

http://www.rifondazione.be/immagini...

Abbiamo visto con sorpresa e sdegno che oggi, venerdì 24 novembre 2006, il “Corriere della Sera” dedica un ampio articolo, a pagina 11 e con richiamo in prima pagina, a delle indegne vicende avvenute a Parigi nel novembre 2005 (vedi allegato).

In questo articolo si coinvolgono, in una forma tra l’ironico e il tendenzioso, il nostro Partito, l’organizzazione del Partito in Europa e la nostra compagna Nora Tagliazucchi, in una storia di “pugni ed espulsioni”, di “scontro” e di “scambio di accuse” con una ex-iscritta che, ancora una volta, si esibisce in una lunga catena di mezze verità e di bugie complete.

In questo modo, si vuole dare di Rifondazione Comunista in Europa l’immagine di un gruppo isterico e rissoso, persistendo nella linea di attaccare e gettare fango sul nostro Partito e sui suoi iscritti con ogni pretesto.

Il Circolo PRC “Enrico Berlinguer” di Bruxelles :

 respinge fermamente questo ennesimo attacco da parte di uno dei maggiori quotidiani italiani, come ultimo episodio di una campagna denigratoria in atto già da tempo con inusuale virulenza ;

 condanna con forza gli attacchi palesemente ingiustificati e malevoli provenienti da una ex iscritta, già espulsa dal Partito per evidente indegnità, e che oggi agisce per interessi che non conosciamo né ci interessa conoscere, ma che non hanno niente a che fare con la politica ;

 esprime tutto il suo appoggio e solidarietà alla compagna Nora Tagliazucchi, trascinata suo malgrado in una storia di così basso profilo ;

 sostiene i compagni all’estero che lavorano tutti i giorni con grande impegno e generosità, ciascuno nei limiti delle proprie capacità, portando avanti il nome, le istanze e le battaglie del nostro Partito tra i nostri concittadini e gli interlocutori politici e sociali locali ;

 auspica un intervento deciso da parte degli organismi nazionali competenti del nostro Partito, che chiarisca una volta per tutte i ruoli e le responsabilità di questa indegna storia, e restituisca come dovuto l’onore e il rispetto alla compagna Nora Tagliazucchi, a tutti i compagni del Partito in Europa e in ultima analisi al Partito stesso.

Bruxelles, 24 Novembre 2006.

Il Segretario Mario Gabrielli Cossellu

http://users.coditel.net/eberlinguerprc/

http://www.rifondazione.be/testi/com_cds24-11-2006.pdf

http://bellaciao.org/it/spip.php?article15485


IL CASO / Un anno fa lo scontro tra la segretaria della sezione, ora sostituita, e la «collega» del Benelux per una questione di tessere

Pugni ed espulsioni, quella lite nella sede del Prc di Parigi

da Corriere della Sera del 24 novembre 2006, pag. 11

di Aldo Cazzullo

Scambio di accuse tra compagni e infine l’ intervento della polizia francese Online le testimonianze sulla serata nell’ appartamento parigino finita in rissa

La riunione di una cellula di comunisti italiani a Parigi, in una casa privata, alla presenza della compagna L., è stata interrotta dalle violenze. Militanti rivoluzionari sono stati malmenati. E’ intervenuta la polizia, che ha portato via tre di loro.

Parrebbe una cronaca del Ventennio, una storia di fuorusciti. Ma è accaduta un anno fa, le botte se le sono date tra loro, e la polizia è stata chiamata dalla compagna L., ormai ex segretaria del circolo parigino di Rifondazione. E’ infatti stata espulsa dal partito. «L’ ho saputo da una mail, firmata Collegio nazionale di garanzia. Ho telefonato a Roma per chiedere spiegazioni, mi hanno detto che avrei ricevuto una lettera. Mai arrivata. Sono arrivati invece due tra i responsabili del pestaggio, a un dibattito al festival dell’ Humanité cui partecipavo, per intimarmi di andarmene. Così ho deciso di sporgere querela alla magistratura francese».

«Era il 20 novembre 2005. Una domenica - racconta L. A. -. Da mesi aspettavo le tessere del partito da distribuire agli iscritti. Anziché a me, le avevano date a Nora Tagliazucchi», la coprotagonista della storia, allora segretaria della federazione Prc del Benelux con giurisdizione anche sui circoli di Parigi e Londra. Prosegue la A.: «Mi chiamano alcuni compagni, e mi avvertono che in una casa che non conosco un commissario venuto da Roma e la Tagliazucchi distribuiscono le "nostre" tessere. Ci vado, con il compagno Y. e la compagna Sara. Dico che la riunione non è legittima. Ci accolgono con sberleffi, insulti, provocazioni di ogni genere. Riesco a farmi dare dal commissario una ventina di tessere, gli stringo la mano e guadagno la porta. Ma i capibanda protestano: "Come, li lasciate andare via così?". In un attimo ci sono addosso. Un certo S. spintona la compagna Sara. Altri cinque mi picchiano con calci e pugni. Cado a terra, ma loro continuano. S. mi insulta: "Puttana, ora ti faccio vedere io!", e giù botte. Poi S., con R. e altri, si getta sul compagno Y. e prende a pugni pure lui. Fuggo e vado dalla polizia, dove rilascio una dichiarazione firmata e mi riservo di fare querela, nella speranza di una ricomposizione. Che non è venuta. Mi sono rivolta al partito, senza rendere pubblico l’ episodio; gli altri invece mi hanno calunniata via Internet. Ora andrò sino in fondo».

A Roma, la storia è considerata remota. «Un anno fa ero ancora responsabile esteri, e ricordo di essere stato inondato di mail chilometriche - racconta il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore -. Ma non ho dedicato più di un’ ora alla vicenda. Se n’ è occupato il Collegio di garanzia. A Parigi abbiamo un pugno di iscritti: un circolo come ce ne sono migliaia. Se fosse successo a Roccasecca, nessuno ne parlerebbe più». Altri testimoni danno una versione molto diversa da quella di L. A. «La storia è quella che ho scritto io su Internet» dice da Bruxelles Nora Tagliazucchi.

Eccola, tratta dal sito "Bellaciao": «Mentre si svolgeva a Parigi una riunione sul tesseramento alla presenza della sottoscritta e del compagno Beppe Fazzese della Commissione nazionale di garanzia, da essa nominato commissario ad acta per il tesseramento, hanno fatto irruzione L. A. e Y. L., insieme a una ragazza presentata come Sara. Per prima cosa hanno strappato dalle mani di una compagna la tessera appena fatta e se la sono messa in tasca, nonostante le proteste dei presenti. Poi A. ha dichiarato di essere stata eletta segretaria del circolo di Parigi, producendo un documento la cui veridicità è tutta da verificare, e in seguito si è esibita in uno show nel quale ha accusato la sottoscritta di impostura, la riunione di illiceità e i presenti di essere dei poveri dementi irretiti da false informazioni. Infine ha preteso e ottenuto 25 tessere che le sono state consegnate dal compagno Fazzese nel rispetto del regolamento e sulla base del documento da lei prodotto».

Siamo dunque allo scontro tra la segretaria di Parigi e quella del Benelux: «Tutto questo è andato avanti per mezz’ ora - prosegue la Tagliazucchi -, durante la quale Y. L., insomma Y. L., si è comportato da "gorilla", assumendo un atteggiamento minaccioso e provocatorio. Ottenute le tessere, i tre hanno voluto abbandonare la riunione; dopo aver permesso di uscire alla ragazza Sara (che per tutto il tempo non ha detto una parola), i compagni hanno chiesto a L.A. e a Y.L. la restituzione della tessera rubata; ma essi hanno negato di averla, hanno cominciato a dare spintoni ai compagni che stavano davanti alla porta e sono usciti». Qui interviene la forza pubblica: «Mezz’ ora dopo sono arrivati due poliziotti con una denuncia contro due di noi, per presunte violenze subite da A. Accompagnati al commissariato, i due compagni sono stati immediatamente rilasciati per l’ evidente inconsistenza delle accuse. La verità dev’ essere ristabilita anche per evitare a compagne e compagni, in perfetta buona fede, di cadere in un orrendo equivoco!».

Seguono le testimonianze di altri partecipanti. «All’ ultimo minuto, con gli altri due la polizia ha portato via anche me, e sapete perché? Perché la "compagna" (non certo mia!) L. A. ha reputato giusto indicarmi con il dito in quanto, mentre i nostri due amici si preparavano a seguire i poliziotti, io avevo indirizzato a lei un sorriso di sfottò!». Firmato: "Brunz (o B. P., se preferite)". «Anch’ io ero presente e ho assistito a qualcosa di veramente spiacevole. Prima L. ha telefonato dicendo che non poteva venire perché fuori Parigi e dopo 10 minuti si è presentata in compagnia di un energumeno, nell’ aspetto e nel comportamento (suo marito!!!), il quale entrando nella casa dove eravamo riuniti ha strappato di mano la tessera a una compagna. Poi abbiamo assistito al L. show. Una vergogna denunciare dei compagni alla polizia!!!». Firmato: "Ciccio". Silvio denuncia di aver lasciato il circolo di Parigi dopo essere stato chiamato "squallido trotzkista" e "socialista rivoluzionario". Christian di Nancy evoca la notte staliniana: «Ça nous rappelle la période la plus sombre du stalinisme!». Chiara annota: «I dirigenti del circolo di Parigi sono incapaci di creare intorno a loro un ambiente armonioso». Da Manchester scrive Mariangela: «Anche qui a Londra la militanza nel partito è difficile».

Aldo Cazzullo

http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/24/Pugni_espulsioni_quella_lite_nella_co_9_061124009.shtml

Messaggi

  • L.A. et Y.L. sono dei personaggi profondamente antidemocratici, disposti a tutto pur di mantenere il loro piccolo "potere" di rappresentanza e quei quattro soldi che Rifondazione gli rifila.
    Delle persone che con i loro metodi discreditano completamente la politica, e finiscono col far venire i conati a tutti coloro che vorrebbero fare avanzare le cose.

    So di cosa parlo, quel giorno ero presente anch’io (come simpatizzante in procinto di iscriversi).
    La polizia mi ha portato via all’ultimo minuto.
    E sapete perché?
    Perché la"compagna" (non certo mia!) L.A. ha reputato giusto indicarmi col dito in quanto, mentre i nostri due amici si preparavano a seguire i poliziotti, le avevo indirizzato un sorriso di sfotto’!
    Questo per farvi capire la meschinità di questa poveraccia...

    E ormai tempo che questo partito, che si vuole democratico, sbatta fuori una volta per tutte dai suoi apparati degli individui cosi’ biechi e deleteri.

    Brunz
    (o B.P., se preferite)

    • Anch’io ero presente alla riunione, uno di quelli che secondo L. era stato traviato dai "sedicenti" organizzatori ( il compagno Fazzese e la compagna Tagliazucchi!!!).Sono inscritto al partito dal 1994, dal 2002 vivo a Parigi e da quest’anno ho deciso di tesserarmi qui piuttosto che al mio circolo in Italia, vista anche la campagna elettorale che ci attende, dove il voto degli italiani all’estero sara’ importante.Devo dire che in piu’ di 10 anni di militanza politica ho visto delle dispute all’interno del partito ma sempre nel rispetto delle regole democratiche e dovute a motivazioni puramente politiche; purtroppo domenica ho assistito a qualcosa di veremente spiacevole :L.A. prima ha telefonato dicendo che non poteva venire perche’ fuori Parigi e dopo 10 minuti si è presentata in compagnia di un energumeno, nell’aspetto e nel comportamento (suo marito!!!) il quale entrando nella casa dove erevamo riuniti ha strappato di mano la tessera ad una compagna e l’ ha data a Ldmilla che la messa in tasca!!!!!

      Poi abbiamo assistito al L.A. show: è lei la segretaria e fondatrice del circolo, è permesso tesserare cittadini francesi, i presenti sono tutti traviati, etc.....alla fine dello show ha ricevuto 25 tessere (essendo la segretaria del circolo) dal compagno Fazzese e stava andando via quando i compagni, giustamente, hanno chiesto di restituire la tessera RUBATA, al quel punto l’energumeno ha cominciato a spintonare a destra e a sinistra a quel punto sono stati messi alla porta; poi l’arrivo della Polizia ( una vergogna denunciare dei compagni ed essendo nel torto avendo rubato la tessera!!!!!).
      mi sono sentito in dovere di dire la mia perche’ penso che sia giusto chiarire i fatti a tutti quei compagni non presenti per evitare che si arrivi a fare delle conclusioni troppo affrettate.

      Per finire vorrei aggiungere che è un vero peccato che in una citta’ dalle potenzialita’ enormi come parigi il circolo abbia pochi tesserati, di cui molti cittadini francesi!!!! (caso strano tantissimi simpatizzanti italiani non inscritti).

      Ciccio

  • Fa Molto piacere leggere la lettera di Nora.
    Io ero presente e confermo i fatti.
    Credo sia estremamente violento interrompere una conviviale riunione del partito, urlando a squarcia gola di essere la vera segretaria di rifondazione à Parigi e strappando di mano (questo il marito della segretaria) la tessera di rifondazione alla sottoscritta.
    Il circolo 25 aprile rappresenta ai miei occhi tutto cio che piu disprezzo della politica : il desiderio assoluto da parte della segretaria di potere, un potere che servirà solo a lei perche il circolo é lontano da avere iniziative, la sua inattività é esasperante da anni, (dov’era il circolo e la sua segretaria durante la campagna per il referendum sulla fecondazione assistita, noi Collettivo Bellaciao abbiamo organizzato una conferenza, dov’era alle Primarie, noi abbiamo rappresentato rifondazione ai seggi) ed inoltre i dirigenti di questo circolo sono incapaci di creare intorno a loro un ambiente stimolante ed armonioso, ma la politica non dovrebbe essere anche un po questo ?
    Un cordiale saluto
    Chiara

  • Credo che quello che è successo a Parigi debba farci riflettere.

    Non mi appassiona prendere una parte o giudicare chi ha fatto cosa, chi ha ragione chi ha torto.

    Quello che vorrei sottolineare e che credo ci tocchi è una riflessione precisa e partecipata sulla situazione di Rifondazione Comunista all’estero.

    Sono iscritta a Rifondazione e ho dovuto decidere di fare la mia tessera in Italia perchè la mia presenza nel partito qui, precisamente nel circolo di Rifondazione di Londra non era piu’ possibile.

    Io mi sono iscritta a Rifondazione dopo una lunga militanza nel PCI e nel PDS (area comunista) fino al ’95.

    Ho continuato a fare politica nei movimenti e poi ho deciso di iscrivermi a RC il 1 maggio del 2003.

    Nel periodo in cui sono stata iscritta a Londra nulla è stato fatto come circolo, neanche riunioni per discutere le esperienze che vivevamo.

    Il processo di costruzione del Forum Sociale Europeo a Londra ha poi segnato definitivamente la rottura con un gruppo di compagni che ’faceva la linea’ senza discuterla o condividerne i processi di costruzione e che ha avvallato, senza mai prendere la parola, pratiche politiche molto discutibili di "alcuni gruppi della sinistra inglese".

    Noi compagne impegnate nel processo di costruzione dell’ESF siamo state pubblicamente attaccate senza che si entrasse nel merito degli obiettivi di democratizzazione che noi ci prefiggevamo per poi invece ritrovarci l’appoggio della composita delegazione italiana nelle riunioni dell’EPA (European Preparatory Assembly)

    I tentativi di arrivare ad un chiarimento anche con responsabili del partito come Gennaro Migliore non hanno dato molti frutti.

    Alla fine una compagna non ha rinnovato la tessera e due hanno trasferito l’iscrizione in Italia.

    Ho come l’impressione che il fatto che i circoli siano formati da poche persone con cariche e relazioni che finiscono per essere importanti porti alla formazione di piccoli luoghi di potere che nulla hanno a che fare con le pratiche e le elaborazioni del nostro partito.

    Se pensiamo a quello che successo a Parigi, alla nostra esperienza in Gran Bretagna ci rendiamo conto che uno spazio di discussione va individuato e che non possa che essere uno spazio che possa coinvolgere esperienze diverse delle tante compagne e compagni che vivono all’estero e che qui lavorano anche politicamente.

    Perchè non pensare di organizzare una riunione a livello europeo aperta agli iscritti e alle iscritte di Rifondazione Comunista che vivono all’estero?

    Lasciare che le situazioni si avvitino su sè stesse (come forse per troppo tempo è stato fatto!) non è una soluzione, non fa altro che aumentare tensioni e conflitti per poi stupirsi delle modalità con cui questi si esprimono.

    mariangela
    manchester,UK

  • Conosco bene la coppia di mostriciattoli stalinoidi; un duo comico se non fosse che procurano danni reali. La cosa incomprensibile è che questi organismi geneticamente modificati, ossessionati dai loro fantasmi autoritari, impereversano da un decennio senza che nessuno li abbia spediti in un ospedale psichiatrico. Mi associo a qualunque iniziativa per la riduzione del danno.
    Zac

  • PRC Parigi
    Salve anche se non condivido la maggior parte delle vostre idee, ricevo volentieri le vostre e- mail che mi illustrano dal vivo il pensiero di chi vede le cose da un’angolazione diversa dalla mia.... La mia speranza è che chi fa certe asserzioni ne sia veramente convinto anche se possono essere sbagliate o dettate semplicemente dall’ignoranza dello svolgimento di alcuni fatti.... Giuliani non mi è sembrato un martire e il padre ...... dico solo NO ALLA VIOLENZA DI QUALUNQUE GENERE, LIBERTA’ DI RIUNIRSI PER CHIUNQUE, DIFENDIAMO LA NOSTRA LIBERTA’ E QUELLA DEGLI ALTRI ANCHE SE NON LA PENSANO COME NOI, l’informazione non è più nelle mani di pochi grazie ad internet....usiamolo proficuamente con scritti più sintetici e più incisivi....e non discutiamo solo per avere ragione....forse anche il più modesto essere umano può insegnarci qualcosa, tranne i dittatori. au revoire
    CAA 11.06.2003

    PRC Parigi
    Qui in Italia, anche se molto spesso non condividiamo le tesi di Grimaldi e di altri simpatizzanti delle tesi Antimperialiste del genere "Milosevic e Saddam non erano dittatori", oppure che parte dei noglobal (i disobbedienti per esempio) sono "pagati dalla Cia", pensiamo però che il licenziamento di Grimaldi debba essere rivisto alla luce dell’apertura e del pluralismo che deve necessariamente esserci in un partito come il nostro che si dice libertario, e che costantemente fa campagne politiche per i diritti dei lavoratori, per l’estensione dell’art18, per la libertà di informazione. In fondo Grimaldi esprime le tesi di una minoranza di Rifondazione che comumque ha diritto di cittadinanza nel partito e nei suoi diversi organi(liberazione appunto). Dando per scontato quello che dite sul Circolo di Parigi (non ho modo di informarmi direttamente) esprimo la massima solidarietà al vostro collettivo e a tutti i compagni parigini che vengono discriminati.
    Massimiliano 09.06.2003

    PRC Parigi
    Care,cari, ci giungono via mail le vostre osservazioni e le notizie sulle vostre iniziative. Lasciate stare le polemiche con i tromboni, sono sterili e vi fanno perdere solo tempo. Per battere lo stalinismo, occorre precedentemente affrontare tutte le altre categorie connesse, arroganza, cretinismo e malafede in testa. Apprediamo del PRC di parigi e del suo stato, ci dispiace, ma se le cose stanno così fate più che bene a lavorare nel movimento, speriamo vi aiuti a far pulizia anche dentro casa nostra. Capiamo bene cosa intendete dire per orgoglio di mantenere un proprio giudizio critico. Nemmeno noi siamo trotskisti e ci fa incazze ogni volta che tentano di incollarci epiteti e riferimenti di una ortodossia che oramai ci fa assomigliare a macchiette da varietà. Conta il lavoro di ricostruzione di un punto di vista anticapitalista, ma ancor di più la ricostruzione di una idea di comunismo antiautoritaria, non convenzionale, piena di dubbi e di indagini da fare. Si può credere che l’esperienza della rivoluzione cubana sia stata straordinaria senza essere costretti a condividere la pena di morte; battersi per i diritti del popolo cubano ed essere, contemporaneamente, autorizzati a criticare le scelte di un governo che potrebbe persino avere un epilogo assai diverso da quello romanticamente immaginato (e sperato). Quanto a Grimaldi i suoi giudizzi su Milosevic, Saddam, ecc.. danno il senso dello spessore del personaggio. Gli stermini eseguiti sistematicamente da Saddam, o le epurazioni etniche dei cetnici serbi... per grimaldi sono frutto del complotto imperialista, o come dicono alcuni suoi amici iugoslavi, del complotto "massonico giudaico"; per lui anche Pol Pot sarebbe stato un prezioso alleatio nella lotta antimperialista.... Pensare che qualcuno possa dare retta a queste follie fa venire i brividi. Continuate il vostro lavoro, teneteci informati che ci fa piacere Saluti dal Veneto
    Renato Cardazzo segreteria regionale PRC
    Gruppo consiliare PRC al Consiglio regionale del Veneto 09.06.2003

    PRC Parigi
    Per quello che può servire, avete la mia piena adesione a quanto espresso, questa discussione mi pare comunque un arretramento su tutta la riflessione sulla "Rifondazione" che l’ultimo congresso del PRC aveva introdotto, peraltro l’uso delle categorie del "tradimento" e della scelta di campo comunque fatte da parte di alcuni compagni mi sembrano sviare il tema vero, che è l’introduzione di categorie nuove rispetto alla tradizione del movimento operaio come la non violenza e la nuova indagine sulla categoria della guerra. Vi leggo sempre con piacere.
    Un abbraccio.
    Gino Sperandio segretario per il Veneto del PRC 09.06.2003

    PRC Parigi
    Compagni, non posso che condividere le vostre parole. Ho fatto parte del Circolo PRC di Parigi negli anni 1999 et 2000. I comportamenti della "compagna" L. A. (se si tratta ancora di lei che e’ alla guida del circolo) sono purtroppo noti ad una serie di compagni che qualche anno fa decise di farla finita con un circolo che era diventato un misto di grottesco e di ridicolo. Su Grimaldi non dico granche’, ricordo che una volta mi aveva definito "squallido trozkista e socialista rivoluzionario". Puo’ darsi che qualcuno mi conosce abbastanza per ridere di questo affermazione. Vorrei soltanto lanciare un grido ad i tanti compagni che a Parigi fanno politica in modo sano per cercare di riempire al piu’ presto gli spazi attualmente occupati da tutta una serie di individui che ormai non sono piu’ neanche rapprensentativi di loro stessi.
    Silvio 09.06.2003

    PRC Parigi
    cari compagni, per caso (sarà un caso ?) ho ricevuto una mail in cui denunciate i metodi demenzial-stalinisti del circolo 25 aprile di Parigi. Ebbene : concordo. Essendo stati tra i fondatori(non era meglio un’interruzione di gravidanza ?) ho sperimentato l’atmosfera malsana e sfigata che si respira in quel sedicente circolo. E il collaterlaismo con i peggiori catenacci dello stalinismo francese. Quindi sottoscrivo tutto. Et bonne courage
    Masaniello 10.06.2003

    • Perché il partito non mette FUORI ED IN GRADO DI NON NUOCERE,definitivamente questi energumeni,??????

      Che specie in questo periodo epoca di passioni tristi, di resistenza alla barbaria ultraliberalfascista é urgente per sopravvivere nella resistenza all’unione di tutti i militanti anticapitalisti comunisi o socialisti libertari che trovano in Rifondazione in italia l’ulltima speranza ed in francia nella lcr, alt lib ,etc.les alternatifs rouges verts lea alters les assoi,l’unica opposizione a questo stato di cose prima della fine ;della vittoria in europa nel mondo occidentale delle ideologie neo e ultraliberali...

      Per fare questo bisogna essere """""uniti """""e eliminare queste situazioni cancerogene di ex pseudo militantiopportunisti impazziti e fuori tempo che credono di trovarsi in uncattivo film degli anni stalinisti eccecc...

      PARIGI PER IL DIBATTITO DELLE SINISTRE ALTERNATIVE é UNO SPAZIO TROPPO IMPORTANTE PER LASCIARE QUESTE VERGOGNE staliniste INQUINARE LA NOSTRA IMMAGINE DI RASSEMBLEMENT" DE LA SINISTRA ALTERNATIVA FRANCESe ED EUROPEA...

      Il nostro ruolo d’italiani puo essere fondamentale sempre se eliminiamo quste scorie da psicanalisi urgente che potrebbero benissimo andare al pcdi oppure al ds, visto le loro pôsizioni poilitiche ed il loro settarismo cossuttiano memorialstaliniano,,eccecc....perché il partito non elimina queste escrescenze???

      Da anni mi prodigo INSIEME AD ALTRI ARTISTI CRITICI FILOSOFI ITALIANI , per realizzarte des cahiers quaderni di riflessione teorica filosofica(cahiers bella ciao) ,quaderni dove francesi italiani ed altri potrebbero discutere confrontartsi sul movimento,il comunismo la liberta ,le esperienze passate,il marxismo critico quello rivoluzionario e quello libertario ;l’ecologia sociale sulle orme del pensiero di Deleuze Guattari,Simondon,;regory Bateson,elisée Reclus thoreau bootchin murraydi giorgio ,agamben,alainbadiou,ecc come FOUCAULT,virilio,debord,FRENCH THEORY ETCecc

      ORGANIZZARE DEI DIBATTITI INCONTRI A PARIGI TRA INTELLETTUALI FRANCESI E ITALIANI /UN OSSERVATORIO FRANCO ITALIANO ideologico filosofico marxista rivoluzionario e libertario/cercare di fare discutere e confrontarsi tutte le ideee teorie che sono presenti nel movimento new global,il marxismo l’anarchismo libertario comunista e socialista come in svizzera,rifondazione in italia come etienne balibar ed altri d. bensayd ,benasyg ,jacques ran,cière ecc in francia...

      creare una volta all’ anno un incontro internazionale all’università per discutere sul che fare ecc;questo credo sia il compito di noi italianiç all’estero a parigi ...

      queste polemiche di altri tempi sono fuori tempo luogo ecc;in quanto non c’é per il momento la possibilità di protrarre la situazione dei vecchi obsoleti pci d’una volta ,burocrazie SETTARIE,ecc

      E UNA RIVISTA CON UNA SEDE(spazio SYMPA club taz ) PER VEDERSI RIUNIRSI INCONTRARSI SONO I DUE OBIETTIVI CHE IL NOSTRO GRUUPPO SI ERA DATO AL DI LA DI +STUPIDE QUERELLES VOLGARI E BANALI CHE FANNO PARTIRE TUTTI I VERI MILITANTI verso l’altrove (sindicato associazioni ecc),perché non é certo questa lotta di burocratati che difenndono il loro vecchio circolo(per inserirsi opportunisticamente nel pcf francese fare carriera etcetc) una lotta per costruire un mondo migliore é soltanto vergogna di essere italiani e militanti a parigi ...

      Dopo l’avvento del movimento di genova seattle porto alegre ile situazioni sono cambiate ,da circolo garibaldino di pecore emigranti post pci etcetc,a parigi vivovno ormai giovani studenti, intellettuali, che sono "altro, "dal modo di essere di costoro e sono piu interessati ad una rivista filosofica artistico culturale politica,una "sede "per incontrarsi ed lavorare per l’ ’organizzazione di eventi franco italiani europei piuttosto che perdersi in stupide malsane anazcronistiche , querelles di tessere rubate con l’aiuto della polizia capitalista’sic)

      CHE VERGOGNA!dal 1996 viviamo in francia ed assistiamo a queste vergogne /IL PARTITO DEVE INTERVENIRE E METTERE COSTORO IN GRADO DI NON NUOCERE DANDO SPAZIO AI COMPAGNI CHE DA ANNI LAVORARANO PER RIFOn, IL MOVIMENTO E SONO INSERITI NELLE SINISTRA ALTERNATIVA FRANCESE.(associazioni,volontariato come noi con i poveri,).

      COME NEL MOVIMENTO INTERNAZIUONALE NEW GLOBAL.(cultura)..OPPURE LA SOLUZIONE é .......RESTARE SOLTANTO UN LIBERO collettivo parigino ,E LIBERI INDIPENDENTI, AUTONOMI COLLETTIVI, LASCIANDO IL PARTITO CHE SEMBRA NON TROPPO INTERESSATO AL NOSTRO LAVORO
      OPPURE HA PAURA DA ANNI DI TRE PERSONE IMPAZZITE .....

      POST SCRIPTUM INVIATO TRA LA RABBIA E LA GIOIA DI LOTTARE PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE.

      ciao bellaciao,salutations fraternelles

      "SPONTANEAMENTE" ,in diretta direbbero alla tv,.....par des camarades italiens résidents à paris, DEI COMPAGNI CHE DA ANNI(spesso per mostre dibattiti ecceTERA e anche problemi familiari purtroppo molto tristi (funerali etc)SONO (schizofrenicamente ,aderendo,) IN ITALIA a RIFO(laboratorio diana) ....

      A PARIGI ...TROVANO PURTROPPO QUESTA TRISTE SITUAZIONE DA "PASSIONI TRISTI "COME DICEVA IL FILOSOFO PSICANALISTA MIGUEL BEANASAYG E SPINOZA...

      UN GRUPPO DI COMPAGNI DELUSI DA ANNI DI QUESTA SITUAZIONE politica demenziale pseudopolitica/.CIAO ?

      degli ITALIANI RESIDENTI PER RICERCHE’artistes chercheursmilitants)) A PARIGI