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DOPO GENOVA , VENAUS.

Publie le venerdì 9 dicembre 2005 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Polizia Repressione Bellaciao Gran Bretagna

di Bellaciao GB

"La legalità è un valore sempre: in Val di Susa come a Bologna".
Queste le testuali parole del Presidente della Camera Casini.
Come non essere d’accordo con parole come Legalita’, Stato, Democrazia?

Parole che si svuotano di significato di fronte a comportamenti come quelli tenuti dal reparto mobile di Polizia a Venaus, alle 3 di notte di martedi` 6 dicembre. Comportamenti dettati da ordini precisi dall’alto, volti a provocare, infiammare, incendiare il clima gia’ teso.

Ci chiediamo CON CHE CORAGGIO il Ministro Pisanu abbia potuto NEGARE la carica dei poliziotti su un pugno di cittadini e cittadine inermi della Valle di Susa, e chiamare quest’infamia RIPRISTINO DELLA LEGALITA’? Con che coraggio?

Parliamo non per sentito dire, come sembra purtroppo facciano molti politici della maggioranza e dell’opposizione. Parliamo perche’ tra noi c’e’ chi ha amici e parenti stretti che erano li’, al presidio di Venaus.

Si badi bene, gente niente affatto alternativa, tantomeno no global,
estremista o "anarco insurrezionalista" come blaterano a vanvera in
parecchi. Niente di tutto questo: ragazzi perbene, casalinghe,
pensionati, ex -alpini che difendevano la loro terra dall’ignoranza e
dall’ingordigia. Gente che pero’, fino a ieri, credeva nello stato,
nelle forze dell’ordine.

Fino a ieri, appunto.

Fino a quando verso le 3 di notte, mentre chiaccheravano tra un
bicchiere di vino ed una fetta di salame, non hanno visto luci
accecanti abbagliarli d’improvviso e una ruspa della polizia guidata
dal vicequestore di Torino che al grido di AMMAZZATELI TUTTI
incitava 400 celerini a massacrare di botte una sessantina di
valligiani (e non pochi fotografi e giornalisti) inermi, armati della
sola volonta’ di difendere la propria terra da uno scempio ambientale
ed economico annunciato.

Testimonianze dirette descrivono i poliziotti come "impazziti,
assatanati, sicuramente drogati" (suggeriamo l’antidoping obbligatorio
per tutti i celerini ).
In questo stato di eccitazione febbrile hanno
picchiato, calciato, manganellato senza pieta’ tutti, uomini e donne,
giovani e anziani che NON HANNO REAGITO minimamente.
Nella notte, accanto alle grida impazzite dei celerini risuonavano
solo quelle di orrore dei cittadini della Valle di Susa; ma ad un
certo punto un grido, anzi un’implorazione è echeggiata nel
momentaneo silenzio della notte:
"VI PREGO NON PICCHIATEMI, HO LE MANI ALZATE...VI PREGO!".
Il grido che ha squarciato la notte di Venaus macchia di infamia e
di codardia lo Stato nella sua interezza.

Il Collettivo Bellaciao della Gran Bretagna CONDANNA con tutta la sua forza l’azione VILE di uno stato non piu’ tutore e garante di verita’ e legalita’.

Messaggi

  • Luca Mercalli è un metereologo presente nella trasmissione RAI di Fabio Fazio.

    Una testimonianza dalla Valle di Susa
    di Luca Mercalli - Società Meteorologica Italiana

    "Carissimi, è stata una giornata epica qui in Val Susa. Sembrava di essere tornati nel medioevo più oscuro (anzi, ora ci siamo dentro). Non solo per il cielo cupo e nebbioso particolarmente malinconico tra i castagni ingialliti alla base del Rocciamelone. Sono appena tornato dai luoghi di guerra civile e ho la nausea. Fortunatamente non per un pugno in pancia, ho evitato i manganelli portando in giro un collega giornalista della Radio Svizzera Italiana. Ma ho il vomito per quello che ho visto, indegno di un paese civile e democratico.

    Oltre mille poliziotti, carabinieri antisommossa e finanzieri lanciati contro la gente comune, come se fossimo stati i peggiori delinquenti (quelli, invece, tranquilli agiscono impuniti... dove avete mai visto 1000 uomini in assetto di guerra, dico mille, fare un’operazione di polizia contro malviventi o truffatori?). Fin da ieri sera centinaia di persone, pensionati, studenti, di tutti insomma, hanno dormito nei boschi, braccati come fiere selvatiche, per essere pronti all’alba a fronteggiare le ruspe.

    Così è stato, in mezzo ai boschi alle sei di stamattina sono arrivati i blindati, sembrava di essere a Baghdad. I Sindaci in prima linea, rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti, presi a sberle dai carabinieri, con frasi del tipo: "Lei chi crede di rappresentare con quella fascia tricolore?" Altri presi a cazzotti e buttati a terra, gente con le mani alzate e disarmata, che ribadiva la protesta PACIFICA, spostata di peso dai prati espropriati. Vigili urbani che proteggevano i propri concittadini ARRESTATI (e poi rilasciati) dalla polizia di stato: ma come, Stato contro Stato? Chi è più ufficiale? Un pubblico ufficiale che difende il suo territorio dall’arroganza e dalla rapacità delle lobby cementiere o gli agenti aizzati da Roma dal ministro-talpa Lunardi?

    Eppure le interviste che abbiamo raccolto erano di una maturità sorprendente: manifestanti maturi e competenti, gente che citava Gandhi e il picco del petrolio. Gente che si chiedeva cosa mai dovremo trasportare tra vent’anni sui questi treni super-iper-mega, quando non si fanno funzionare decentemente nemmeno quelli che abbiamo ora. Gente che chiedeva di impiegare 15 miliardi di euro non per bucare un’ennesima volta le Alpi, ma per gli ospedali, per le energie rinnovabili, per il risanamento ambientale.

    Tanto per fare esercizi di termodinamica della follia: 15 milioni di metri cubi di roccia estratta dalla galleria di 54 km sotto il Moncenisio non sanno dove metterli. Ecco la brillante soluzione pensata dai progettisti: l’imbocco del tunnel è a circa 600 m, a 2000 m c’è la cava dalla quale fu prelevato il pietrisco per la costruzione della diga del Moncenisio nel 1968. Dunque, riempiamo la cava con lo smarino e il gioco è fatto! Con un nastro trasportatore lungo 16 km eleviamo rocce della densità di 2500 kg/mc su 1400 m di dislivello. Solo la deriva dei continenti è capace di tanto, ma lavora con incrementi di 1 mm all’anno. Capite cosa_vuol dire il delirio dell’energia facile? E noi stiamo qui a pensare di risparmiare pochi miseri watt isolando il tetto o andando sul motorino elettrico...

    I vecchi della montagna, fermi di fronte ai blocchi della polizia, dicevano che sono passati solo 60 anni da quando le bande partigiane facevano gli stessi sentieri inseguite dai tedeschi. Pensate a queste cose quando tra tre mesi vi presenteranno la Val di Susa imbellettata per le olimpiadi invernali.

    Boh, ora sono troppo scosso per proseguire, rischio di scrivere stupidaggini. Ne riparleremo a sangue meno bollente. Grazie per i vostri messaggi di solidarietà..."

    Luca Mercalli