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ABBIAMO FATTO BRECCIA!

Publie le sabato 11 febbraio 2006 par Open-Publishing
19 commenti

Dazibao Donne Manifestazioni-azioni Movimenti Doriana Goracci

di Doriana Goracci

Sto tornando in treno a Capranica: da Roma.Sono felice e senza età. Ho ritrovato quell* che non mancano mai, che ci sono anche nelle giornate piovose: Lidia Menapace, un nome per tutte. Donne uomini, una marea di giovani donne e uomini. Ed io che giovane non sono più, in mezzo a loro, con loro: a cantare e ballare.

C’eravamo anche noi Donne in Nero, in ordine sparso, senza striscione, io avevo una manina con su scritto “La violenza della censura è l’arma del potere-Le streghe non hanno paura” e dietro “Basta! Né pastori né pecore”, avevo attaccato le scritte sopra “Fuori la guerra dalla storia” “ Art.11 l’Italia ripudia la guerra”.

La mano parlante è stata fatale, mi sono messa a disposizione con autoironia e gioia.Abbiamo aspettato 2 ore prima di partire, la Breccia del Sud ha tardato, c’era un sole sfacciato che non riusciva ad oscurare niente, come lo scippo dello striscione incriminato in cui si dava degli impiccioni a Ruini e Ratzinger, ma quest’ultimo è un capo di stato e si poteva urtare la suscettibilità , creando un incidente diplomatico...

C’era Hassan, un ragazzo curdo-turco che ha avuto 3 giorni fa insieme ad altri 9 l’asilo umanitario qui a Roma, era felice anche lui: 40.000 curdi con lo stesso sole hanno oggi manifestato a Strasburgo.C’era Matteo, venuto da ReggioCalabria, mi ha fotografata a Corso Vittorio, faceva da sfondo la polizia, alla polizia faceva da sfondo una delle centinaia di bellissime chiese di Roma.

Poi Matteo mi ha voluta baciare e ha detto che metteva su Indy e poi : ma chi votiamo, votiamo? C’erano Elisa, Nicoletta, Silvia, Federico, Jane, Franca, Luisa, Dario, Vera, Milva, Viola, Marco, Marzia, Sara...tutte persone note. I media hanno oscurato, Repubblica in testa, il Manifesto con un pezzettino concesso, Liberazione ce l’ha messa tutta ma siamo consapevoli di quanti pochi sono i suoi lettori.

Ci sono stati tra una musica e l’altra, tanti interventi sulla Bolkestein, li hanno fatti quelle delle “mutande in proprio”. Sono riuscita a rimediare un bell’adesivo con su scritto “La precarietà anticoncezionale del futuro?”. E per chi non sa cosa sia la Bolkestein giovedì 23 febbraio alla Facoltà di Psicologia alle 18, 30 a Via de Marsi 78 può andare a capire qualcosa...

C’erano quelle di A/matrix, del mercato TerraTerra del Forte Prenestino, le donne del collettivo di Bologna, le nuvole rosa, sto solo citando i volantini nelle mie mani...siamo arrivate a Campo dei Fiori a fare compagnia, chè non si senta mai solo, alla statua di Giordano Bruno.

Nella stessa piazza il 17 febbraio alle 16, 30 si parlerà di laicità garanzia di libertà, seguiranno parole-suoni-movimento e cito un altro volantino che trovo in borsa.. e poi il 18 febbraio la manifestazione nazionale a Roma per la Palestina, e ho finito con i pezzi di carta...

Sono arrivata al mio paese che è vicino a Viterbo: stasera è una grande sera per Capranica, sono tutti corsi a sentire Costanzo e Marrazzo, canta Zarrillo: i comitati cittadini per la salute pubblica di Capranica Vetralla e Castel S. Elia sono anche loro in attesa davanti al comune, abbiamo un problemino di emergenza nazionale con le discariche e l’ecomafia.

Ma sui muri della stazione vicino alle scritte oscene di Forza Nuova campeggiano i manifesti per stasera e sopra le scritte che vedo per la prima volta: “Reddito per tutti, non delegare, Action, una risata vi seppellirà"

Ora al pc, dico che c’era il sole, i giovani, i vecchi, quell* che non contano niente, quell* che contano qualcosa ma certo non in prima fila, quell* che fanno i lavoretti, quell* che studiano, quell* che camminano, quelle come me che dicono grazie.

Abbiamo fatto un miracolo: ABBIAMO FATTO BRECCIA!

Messaggi

  • cara Doriana, sono Mirella del Forum Donne del Prc, non ho partecipato alla
    manifestazione,problemi sanitari personali e no me lo hanno impedito, ho
    seguito in parte il corteo da Radio Onda Rossa, il tuo entusiasmo e la tua
    partecipazione mi ha permesso una piccola emozione in più. Grazie per la
    tua partecipazione e per permettere anche a me e ad altre di essere presenti
    attraverso le tue parole.
    un bacio Mirella

  • Difendo i miei sogni
    ostinati irrinunciabili sino a renderli realtà
    li coltivo condividendoli
    moltiplicandoli
    li alimento
    altrimenti appassiscono
    come fiori appassiti
    Quando non ci sarò più
    scompariranno con me-intimità perduta
    Oppure resteranno fedeli
    a chi s’incarica di sognare di me.
    Vanda

  • Sono una che non ce la fa a dirsi, non rispondi, e siccome non si tratta di
    posta privata ma di domande e risposte collettive, rendo in chiaro quanto ho
    ricevuto da Anarcotico.
    Grazie a Sam e alla pazienza resistente di tutt*.
    Doriana


    Dall’11.2.2006 all’12.2.2006

    Ciao Doriana,
    ti invio in privato una email indirizzata alle donne in nero che Paolo Dorigo
    ha spedito alla newsletter di anarcotico.net dopo avervi letto il tuo
    intervento su Fb.
    A presto
    sam


    Ciao compagne delle Donne in nero, questa è la terza volta che provo a
    rispondervi via email, le precedenti due sono state bloccate con crash di
    programma da parte di hacker-ros-sabotatori, e così provo in word e poi includo
    nella mail al volo con copia incolla, così li frego.
    Sono molto contento da comunista e militante cosciente, delle cose che
    scrivete sui "signorini/e" del "parlamento", e anche che vi siete trovate con
    due militanti di Facciamo breccia, a lottare contro questo revanscismo, questo
    medioevo incipiente che vogliono imporre sotto mille maschere, ai lavoratori,
    alle donne, al proletariato, all’emarginazione, ai giovani, agli anziani, ai
    malati, a quegli handicappati esclusi ai "progetti di ricerca" . Quello che
    non ho capito, e come mai in Facciamo breccia si siano infilati i sionisti,
    occidentalisti, violentemente amici del Giusva Fioravanti, corrispondenti ai
    sedicenti di oggi "radicali", molto diversi da quelli solidali alla sinistra,
    dei ’70, che all’epoca loro, e non certo il Bertinotti contrario allo
    scioglimento dei ros, chiamavano il loro giornale "Liberazione".
    Essendosi infilati i radicali, anche se di persona, in Facciamo breccia, ne
    sono uscito quasi subito anch’io, a malincuore, ma essendo ancora detenuto sia
    pur in casa, con meno possibilità di spiegare perché chi sostiene l’ingresso
    nell’UE di Turchia ed "israele", non merita dignità o riconoscimenti nel
    combattere contro il "vaticanismo" assassino di eresia e ragione.
    Spero i passi avanti che farete assieme a tutte le donne, magari nel
    trasformare il 8 marzo in sciopero delle donne anziché in cincischiamento di
    roselline, giocopalla di maschietti ruffiani, siano notevoli e forti come le
    parole che ho letto.
    Spero possiate anche aiutare noi dell’Avae-m
    (www.associazionevittimearmielettroniche-mentali.org), tra cui vi sono molte
    donne, a combattere questo sistema di oppressione molteplice.
    Abbracci
    Paolo


    Ciao Paolo, so qualcosa di te, so qualcosa degli anni in cui eri "fuori", e
    immagino solo provo ad immaginare, quelli "dentro".
    Io sono una che annusa, che parla in suo nome, che parla anche a nome di quelle
    che non scriveranno mai, che non si vedono mai. Queste non sono le Donne in
    Nero, loro anche se pochi le conoscono, sono visibili,vestite di nero, in
    silenzio, con uno striscione e magari una manina che "parla", io sono anche
    Donne in Nero Tuscia.
    Frequento realmente i luoghi del movimento e della politica solo dal 2001, dopo
    Genova. Prima, prima ho lavorato, 30 anni in una banca, due figli, non avevo mai
    scritto, se non poesie da quando avevo 13 anni. Oggi parlo, scrivo, cammino, non
    lavoro più e quindi non sono pagata se non per quello che ho fatto per tanti
    anni. Sono un’anomala nel panorama movimento. Sono sempre stata un’anomala dai
    banchi di scuola ad oggi, che di anni ne ho 55.Femminista? Si, donna, che vive
    nel
    mondo, ribelle, critica e sotto critica. Amo la vita credo quanto te, amo quelli
    che sono invisibili e quelli che hanno il coraggio di esporsi, come me. Perchè
    oggi mi voglio più bene. Non riuscrirò mai a parlare e scrivere come la politica
    vuole, ma arrivo dove è possibile, per chi annusa come me: l’onestà e l’amore.
    Grazie Paolo, per avermi scritto, oggi sarò a Roma e l’8 marzo, con fiori senza
    fiori, con rabbia e con la forza dell’utopia, per le strade di questo devastato
    paese:insieme a te, a tutt* quelli che sperano e lottano come possono, anche
    inconsapevolmente, urlando o in silenzio.
    Doriana


    Ciao Doriana,

    ti giro in privato un altro messaggio giunto per te.

    Buonagiornata
    sam


    Carissima Doriana.
    Come puoi immaginare io non condivido l’impostazione generale delle Donne in
    Nero.

    Per esempio: cosa significa LIBERATE IL PARLAMENTO?
    Innanzitutto chi lo dovrebbe liberare?
    le donne immagino.
    Beh intanto sarebbe stato meglio mettere LIBERIAMO IL PARLAMENTO, se no pare
    sempre la solita storia di armatevi e partite;-))))))
    Ma a parte questo ci sono parecchi compagni (oh, io adopero il maschile come
    neutro, non è colpa mia se l’italiano non prevede il neutro!) che non arrivano
    proprio a vedere il nesso fra LIBERTA’ e parlamento!!!!!

    E’ scontato non solo per i compagni, maschi e femmine, ma pure per la gente che
    non si interessa di politica che il Parlamento è la codificazione statuale della
    non libertà.
    Se tu ti ascolti, per esempio, la radio che manda i servizi parlamentari, ti
    accorgi che si tratta di esercizi puramente dialettici fra "pari", non in senso
    inglese, perché i cafoni abbondano;-))))

    Ora io ho la sensazione quando leggo certe cose, come quella che hai postato,
    che le donne in nero e tutti quelli come loro, stanno sempre a scoprire l’acqua
    calda!
    Il peso del Vaticano sappiamo quanto sia pesante in Italia
    , è mi pare strano che ci si meravigli delle ritrosie
    delle forze istituzionali, media, parlamentari destri e "sinistri", che non
    oppongano una resistenza convinta al prepotere vaticano. Come potete pensare che
    in piena campagna elettorale i sinistri si inimichino l’elettorato cattolico?
    Oltre tutto la coalizione di centro-sinistra è capeggiata da un cattolico,tutti
    anche i più radicali sono dei baciapile!
    Non credo che pure tu pensi, ammesso che riesca ad arrivarci, che la "discesa
    dal pero" di Caruso sposti di un ette le cose;-))))).

    Anche perché lui anche, come tutti gli altri, al parlamento ci va per interessi
    suoi, siccome il processo in cui siamo coimputati (ognuna ha le disgrazie
    sue!!!), può anche avere un esito infelice, meglio pararsi il sederimo con un
    bel mandato parlamentare, no?.
    Perché poi questo è il parlamento, in sostanza, e il potere in generale.Ti credi
    che solo Berlusconi va al governo per farsi i cavoletti suoi?Si possono fare
    pure stando all’opposizione, nei consigli comunali, nelle dirigenze delle
    cooperative e così via, da scranno a scrannetto, da cadrega
    a cadreghino.

    Quindi non LIBERATE IL PARLAMENTO
    Ma LIBERIAMOCI DEL PARLAMENTO
    non andando a votare e
    LIBERIAMOCI DI TUTTI I POTERI

    Compreso quello del PAPA, ma se le donne non entrano in una ottica generale di
    liberazione, se continuano a demandare a delegare a tizio e caio,difficilmente
    caveranno un ragno dal buco, al massimo sostituiranno un potere patriarcale
    ieratico con uno altrettanto ieratico, col camice dello scienziato, sai che
    progresso sostituire una tonaca al camice del manipolatore!

    E poi non mi dire che le donne in nero o fare breccia sono formazioni spontanee,
    dai, qui nessuno è nato ieri;-))))
    In ogni caso:
    I MASCHI DELLE DONNE IN NERO SANTI SUBITO!!!
    quelli morti perché sai quanto hanno sofferto
    quelli vivi perché sai quanto debbono soffrire.

    Con affetto
    Vittoria Oliva

    Inizio cara Vittoria, e tu hai pratica di stesura volantini, con il testo che
    abbiamo dato durante il sit in davanti al Parlamento:
    La missione militare italiana in Iraq viene rifinanziata dalla maggioranza in
    Parlamento con il voto di fiducia, senza dare a nessuno la possibilità di
    discuterne, nonostante la maggioranza del Paese si sia espressa in ogni
    occasione per la pace e malgrado quel che tutti abbiamo visto sull’uso del
    fosforo bianco a Falluja. D’altra parte siamo diventati un Paese in cui si
    rischia la galera per reatiche riguardano scelte di vita personali che non
    recano danni alla società, e in cui un ladro che entra in una proprietà privata
    può essere ucciso e un ladro che ruba a man bassa beni pubblici può giovarsi di
    un condono.
    FORSE ABBIAMO "ESPORTATO" IN IRAQ TROPPA DEMOCRAZIA E NE SIAMO RIMASTI PRIVI.
    LIBERATE LA PACE E IL PARLAMENTO
    www.donneinnero.it Donne in nero a Roma

    Credo che il testo sia chiaro nelle intenzioni e nella denuncia, è stato
    elaborato da alcune di noi, quelle che tra il lavoro e i problemi personali,
    sentono l’esigenza di confrontarsi , come noi, con il tema comune del potere
    maschile, della guerra economica e di religione. Non abbiamo e non vogliamo
    essere un partito e/o un associazione, siamo una rete oggi internazionale, dove
    ognuna entra-esce, ci accomuna la pratica del silenzio nei nostri sitin, il
    vestirci di nero, facciamo parlare le nostre manine e i volantini che
    diamo,creiamo iniziative e sosteniamo di volta in volta le donne con cui ci
    accomuna la forza della non-violenza.
    La manifestazione di ieri a Roma, è partita dal basso, è continuata con coloro
    che vivono in basso, è stata schiacciata, perchè niente emergesse, dall’alto,
    come tutti possono immaginare. Le tue-nostre parole comunque volano in rete,
    girano. Sempre più credo che sia fondamentale comunicare, tra donne e donne, tra
    uomini e donne, anche per questo sto rendendo le nostre mail, pubbliche:
    emergono tutte le contraddizioni, le certezze, i disagi, e le speranze.
    E gli uomini delle Donne in nero, sono i compagni che camminano con noi e ci
    diamo vita.
    Con tanto affetto,
    Doriana

  • E’ appena arrivata la documentazione di Matteo su Indy, io sono un’incapace tecnicamente, fate e vedete voi...

    www.indymedia.org

    ABBIAMO FATTO BRECCIA ! by Doriana Saturday, Feb. 11, 2006 at 11:58 PM mail:

    C’era Matteo, venuto da ReggioCalabria, mi ha fotografata a Corso Vittorio, faceva da sfondo la polizia, alla polizia faceva da sfondo una delle centinaia di bellissime chiese di Roma. Poi Matteo mi ha voluta baciare e ha detto che metteva su Indy e poi : ma chi votiamo, votiamo?


    Commenti

    Brava by Francesco Sunday, Feb. 12, 2006 at 12:09 AM mail:

    brava, un bell’articolo, una bella testimonianza.

    italy.indymedia.org/news/2006/02/989811_comment.php


    GRANDE!!!
    by matteo Sunday, Feb. 12, 2006 at 11:05 AM mail:

    eheheh, ieri ho finito tardissimo di montare il filmato (sono proprio quel matteo si), adesso lo mando subito.

    saluti libertari
    Matteo

    video NO VAT by matteo (A) Sunday, Feb. 12, 2006 at 11:27 AM mail:

    ecco il video NOVAT. video autoprodotto in nome dell’amore libero e della libertà dell’individuo

    saluti libertari, Matteo

    video NO VAT

  • VIDEO NO VAT by matteo (A) Sunday, Feb. 12, 2006 at 11:09 AM mail :

    video: windows media at 22.3 mebibytes

    video autoprodotto in nome dell’amore libero e della libertà d’individuo

    (A) by (A) Sunday, Feb. 12, 2006 at 11:28 AM mail :

    VIDEO NO VAT

    saluti libertari (A)


    .. non apritelo direttamente, ma scaricatelo sul vostro pc, DIFFONDETE!

    Matteo sei GRANDE !

    Per quanto sto vedendo in rete, questo è l’unico video che dimostra che ieri c’eravamo a Roma. Il SILENZIO E IL BUIO dei media + o - indipendenti è stato assoluto. La censura di quanto è avvenuto parla da sola. Sto aggiornando di continuo su http://www.bellaciao.org come "Abbiamo fatto breccia".Chiaramente anche sulla mailing list di facciamo breccia. E c’è chi dubita che ’sta roba sia nata dal basso...

    Ti bacio IO oggi, grazie !
    Doriana

    • VIDEO NO VAT

      ecco, da quì potete scaricare il video, è stata na faticaccia ma ce l’abbiamo fatta. Liberiamoci da questa palla al piede che è il Vaticano, nient’altro, solo una citazione "a morte il governo dei preti infami" (pasquino)

      saluti libertari, Matteo
      (A)

  • ABBIAMO FATTO BRECCIA!
    è stata una giornata lunga, faticosa ma importante e riuscita. Non conosco i numeri...ma penso che alla fine intorno agli 8000 10000 forse c’eravamo. I miei pensieri..la mia pratica politica le miei idee non mi portano a pensare che sia una questione di quotidiani...di visibilità dall’ "alto" ma tutto il contrario. Io credo realmente nell’ autorganizzazione e nelle lotte sociali e credo che queste nascano tra la gente e non perchè la gente si compra il giornale...diciamocelo in Italia leggiamo davvero in pochi pochi..lo sappiamo tutti...quindi è proprio un discorso che ritengo irrilevante. Penso ci siano stati dei problemi logistici...innanzitutto i treni...è rischioso non avere margine tra l’arrivo del treno e l’inizio della manifestazione...bisogna affidarsi alla puntualità..e francamente lo ritengo un rischio elevato...visto come funzionano le ferrovie in questo paese. I
    treni a mio modesto parere sarebbero dovuti partire venerdì notte...tarda...come si fa sempre...(no tav, mayday e quant’altro) infondo si arriva la mattina presto...ci fa un giro turistico (voglio dire è Roma!) e poi si va al corteo...senza l’ansia dell’orario... Poi non so bene e non ho capito bene quale sia stato il problema del camioncino di facciamo breccia che è arrivato in assoluto ritardo...creando una parte di disagio a tutte/i...in ritardo e chiaramente da allestire...in
    piazza ci si va prima...almeno un ora prima se non due...perchè ci si deve far vedere far sentire...sistemare... Non è perchè sento la necessità che mi/ci venga riconosciuto quello che
    abbiamo fatto...ma mi stupisce per esempio che nella mail di doriana..non ci siamo anche noi..noi collettivi femministi e universitari di roma...che abbiamo passato questi 10 giorni in giro per la città ad attaccare manifesti...quasi tutte le notti...che li abbiamo fatti per tutti...che
    abbiamo fatto gli adesivi...che abbiamo cercato fortissimamente l’intreccio con la bolkestein...trovando gli elementi..i nodi di raccordo...i servizi...e quindi anche la sanità quindi i consultori...perchè non è una forzatura ma una realtà...io stessa ho fatto uno dei due interventi sulla bolkestein...(e poi infatti la prossima assemblea è a Psico...perché noi
    all’università è da ottobre che lavoriamo sul no alla bolkestein) abbiamo preso camioncino...sound...siamo arrivate/i in piazza con tutto colla..spago..strisce..adesivi..pennarelli..bombolette..manifesti...perchè alla fine un corteo ha bisogno anche di queste cose...che sembrano piccole...ma che nell’insieme fanno tanto...
    > molti i quelli che stavano a fare il tiro alla fune con le guardie per lo striscione dei cobas...erano universitarie/i... insomma la nostra presenza è stata forte...e non voglio farmi i complimenti da sola..ma credo che i fatti parlino per me..e per noi tutte e tutti che abbiamo creduto in questo corteo...ed è anche per questo che mi sono permessa di sottolineare qualche punto dolente. Poi faccio autocritica e le mie scuse a tutte/i perchè dovevo stare sul
    palco alla fine...ma ero veramente svuotata di energie...e di pensieri...che non ci sono nemmeno arrivata .... Infine mi auguro davvero sia solo l’inizio...mi permetto di girare l’appello
    che il mio collettivo a scritto per un assemblea nazionale...e spero di riverdervi a tutte/i presto...sia al coordinamento romano che a quello nazionale... che dopo la breccia non ci sia la dispersione generale...saranno mesi duri...il peso delle elezioni che arrivano...si fa sentire specie per chi sta fuori dai cori...

    claudia . collettivo femminista *la mela di eva* & collettivi universitari

  • Radio condicio

    Qualche giorno fa sulla "Stampa" è uscito un interessante articolo, "le radio religiose pregano per il Cavaliere", in cui si documenta come un battaglione di piccole emittenti critica da mesi il centrosinistra, in particolare quell’arcipelago radiofonico che fa capo a Radio Maria, Radio Mater, Teleradio Padre Pio, Circuito Marconi, capace di raggiungere e coinvolgere oltre 10 milioni di ascoltatori ogni giorno (lo dice l’Auditel). Da mesi l’indicazione del voto è una sola: Berlusconi. Radio Maria, in particolare, si segnala per una costante e virulenta propaganda anti Unione. Il mitico padre Livio Lanzaga che dalle 8 e 45 del mattino alle 9 e 30 legge i quotidiani e distilla pillole di saggezza, in realtà si affida quasi sempre al Foglio di Giuliano Ferrara, "faro delle prediche", come scrive la Stampa, di questo ineffabile sacerdote. Alla faccia delle recenti dichiarazioni di papa Ratzinger che invitava le istituzioni cattoliche e i preti a non intromettersi nella campagna elettorale. Tanto per capirci, padre Livio ha difeso strenuamente la legge Pecorella sull’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento dicendo che è una "riforma seria e costituzionalissima".Così come ha blandamente criticato il provvedimento del governo sulla legittima difesa: per padre Livio essa "rappresenta un diritto naturale intangibile", quindi da tutelare.

    dal blog di Leonardo Coen su repubblica.it

  • brava doriana, io tempo fa sull’onda della rabbia vergogna ( appunto per il :noi dove eravamo?) della notizia della donna in cinta sfrattata trovata ammmazzata di botte in un sottoscala a Bari,ho mandato un email chiedendo a tutte le donne e quindi anche alle din di occuparsi anche di che ci succede in casa.Mai avuto risposta.
    La solidarietà femminile o la sorellanza parte da casa e si espande all’estero e non l’inverso, o se preferisci la liberazione dell’altro passa attraverso la liberazione di se , ecc...
    Comunque a contifatti,botte ,sfruttamento,isolamentdelledonne ,sottoccupazione,scippo dei diritti faticosamente conquistati e mai poi realmente applicati e tutto quello che ben sai sono la realtà femminile che si sta vivendo qui ma sembra che sia più vitale ciò che succede a migliaia di km da qui, dove fra l’altro quello che avviene è proprio per le conseguenze della politica
    dei nostri governi... Ricevo infinite email sulle elezioni in palestina,al punto che mi sembra di stare più in palestina che in italia,e quello che sta per succedere in Italia?Siamo pronte ? Ci rendiamo conto che in ogni caso dovremo fronteggiare un’ennesimo uso e getta delle donne?
    Mi dispiace che non ci siamo viste alla manifestazione no vat (molto carina) dove mi dicono sei stata fotografata fra una chiesa e un plotone di polizia (!)
    paci,pilar

  • Dalla piccola- grande donna che amo di più e con la quale sono andata a Genova nel 2001, lei che mi ha aperto gli occhi sul mondo...
    Ricevo ed inoltro, more solito
    Doriana

    Data: Sun, 12 Feb 2006 18:51:37
    Da: silvia
    A: doriana@
    Oggetto: HAI fatto breccia!!!

    ...e brava la mia mammina! la lettera è bellissima...descrive proprio bene l’atmosfera
    di ieri.è vero, i giornali forse avevano finito l’inchiostro,ma del resto che importanza
    ha? il dio sole(e lui si che va venerato!) ci ha sostenuto tutto il pomeriggio
    sorridendoci! ciao puzzilla!

  • Da: "payday" <payday@ata: Fri, 10 Feb 2006 14:02:50 -0000
    A:
    Oggetto: Mehmet Tarhan - messaggio da Londra alla manifestazione nazionale dell’11 febbraio

    Mehmet Tarhan libero!

    Obiettore di coscienza curdo gay in prigione in Turchia

    11 febbraio 2006

    Difendiamo il diritto gay di rifiutare di uccidere

    Care amiche e amici,

    Vi mandiamo saluti e auguri per la vostra manifestazione, lanciata da donne lesbiche e uomini gay, per l’eguaglianza dei diritti tra partner sposati e non dello stesso sesso o di sesso diverso e contro la minaccia di governo e religione al diritto all’aborto. Sappiamo anche che la povertà può essere un contraccettivo: le donne devono avere i soldi e le risorse per avere le famiglie che vogliamo. Aggiungiamo le voci dei movimenti per la giustizia sociale in Italia all’appoggio internazionale per il diritto di Mehmet Tarhan a rifiutarsi di uccidere ed essere ucciso.
    Condannato a quattro anni di prigione militare per “insubordinazione”, Mehmet Tarhan è un anarchico curdo gay, obiettore di coscienza totale – contro tutte le guerre e qualsiasi alternativa al servizio militare.

    La Turchia ha la leva obbligatoria ma non riconosce il diritto all’obiezione di coscienza. I militari turchi insistono a trattare l’omosessualità come una "malattia”. Gli uomini possono fare domanda di esenzione dal servizio militare su questa base, ma devono fornire come “prova” un video di un atto di penetrazione sessuale e subire una visita anale. E’ l’equivalente del famigerato "test di verginità" che la polizia e l’esercito turco usano da anni per stuprare e aggredire sessualmente le donne, in particolare le donne curde.

    Mehmet Tarhan rifiuta di sottomettersi a una simile umiliazione, respinge l’”offerta” di evitare il militare permettendo che lo classifichino come “malato”. Si trova nella prigione militare di Sivas dall’8 aprile 2005 dove è stato aggredito e torturato e ha fatto due volte lo sciopero della fame (entrambe le volte vincendo sulla maggior parte delle sue rivendicazioni).

    Il 9 dicembre ci sono state manifestazioni in suo appoggio in 23 città di 13 paesi, tra cui Milano (organizzata da Facciamo Breccia) e Venezia. Molti individui e organizzazioni in Italia hanno inviato messaggi di appoggio.

    Molte/i hanno nello stesso tempo manifestato anche per il rilascio di Mumia Abu-Jamal, un ex Black Panther, e presidente della Black Journalists Association degli Stati Uniti, che si trova da oltre 20 anni nel braccio della morte, da dove ha continuato il suo giornalismo di attivista contro la guerra e per la giustizia per tutte/i, compresi le attiviste lesbiche e gay.

    L’8 dicembre 20 Parlamentari Europei hanno firmato una lettera al Presidente, al Primo Ministro e al Ministro degli Esteri della Turchia, esigendo l’immediato rilascio dal carcere di Mehmet Tarhan e il riconoscimento da parte della Turchia del diritto all’obiezione di coscienza. Una mozione sta circolando nel Parlamento Scozzese contro le visite fisiche omofobiche ed esigendo la fine della tortura di Mehmet e il suo congedo immediato dall’esercito.

    Recentissimamente, il 26 gennaio, in un caso che rappresenta un precedente per quello di Mehmet, il Tribunale Europeo dei Diritti Umani ha dichiarato la Turchia colpevole di “trattamento degradante” su Osman Murat Ülke, un altro obiettore di coscienza, che è stato imprigionato otto volte per un totale di 701 giorni per essersi rifiutato di fare il soldato.

    Payday e Wages Due Lesbians (Lesbiche per il Salario Dovuto) appoggiano la coraggiosa lotta di Mehmet nonostante la persecuzione, la brutalità e la tortura. Sua madre e sua sorella sostengono instancabilmente la sua lotta, nonostante la povertà e la cattiva salute – viaggiando regolarmente Sivas in 14 ore di pullman per andarlo a trovare.

    Mehmet fa parte di un movimento crescente di refusenik lesbiche e gay che dicono NO ai militari. “Se danno ai gay il ‘diritto’ di fare il militare, non andrò certo in giro a dire ai gay ‘Ehi, andiamo a fare il militare’. Non devono farlo. E gli eterosessuali non devono farlo neanche loro”. Mehmet fa eco a Stephen Funk, un marine gay di origine filippina e nativa americana, che nel 2003 ha fatto cinque mesi di prigione per essersi rifiutato di andare in Irak. Stephen ha dichiarato: “Non sono a favore della partecipazione dei gay al militare perché personalmente non appoggio l’azione militare.”

    Le lesbiche e i gay non si battono da decenni per l’”eguaglianza del diritto” di uccidere ed essere uccisi. Non c’è Orgoglio nell’uccidere gli altri. Molte donne lesbiche sono anche madri, e come tutte le madri non hanno tirato su i figli per uccidere in guerra altri figli di altre madri, e appoggiano i loro figli che sono refusenik.

    La Turchia è il più fedele scagnozzo degli Stati Uniti dai tempi della guerra fredda; gli Stati Uniti fornirono la maggior parte delle armi usate dalla Turchia per la campagna genocida contro i Curdi negli anni Novanta. I governi europei vogliono usare l’entrata della Turchia nell’Unione Europea per minare ulteriormente i nostri diritti umani, in Europa e a livello globale. Non dobbiamo permettere che la Turchia rafforzi in Europa Bush, Blair e Berlusconi contro di noi.

    Appoggiamo la campagna per liberare Mehmet Tarhan e il suo rifiuto di uccidere:

    · scriviamo lettere di protesta all’ambasciata turca (turchia@turchia.it
    cc: payday@paydaynet.org)

    · facciamo pressione sui Parlamentari Europei perché firmino la lettera dei loro 20 colleghi (http://www.refusingtokill.net/Italian%20RTK/18ParlamentariEuropei.htm <http://www.refusingtokill.net/Italian> ) e sollevino il caso di Mehmet nel Parlamento Europeo (vedi elenco dei Parlamentari Europei a http://www.refusingtokill.net/Italian%20RTK/MessaggioD’emergenza4.htm <http://www.refusingtokill.net/Italian> )

    · esigiamo dai parlamentari italiani che protestino con le autorità turche

    Invitiamo tutti a difendere i nostri diritti umani all’obiezione di coscienza, a rifiutare di uccidere, alla scelta sessuale, a vivere in un mondo libero da guerre e dittature e interferenze di preti di qualsiasi religione, un mondo che Investa nella Cura della Vita, Non nella Morte – e ad esigere con noi:

    Ø La fine della tortura mentale e fisica di Mehmet Tarhan, la sua immediata liberazione dal carcere e il suo congedo dall’esercito;

    Ø Il riconoscimento da parte della Turchia dei diritti degli obiettori di coscienza;

    Ø L’abolizione della definizione da parte dei militari Turchi dell’omosessualità come malattia, che richiede la visita anale e “prove” visive.

    Per maggiori informazioni: www.refusingtokill.net <http://www.refusingtokill.net/>

    tel: 00 44 20 7209 4751 o 00 44 20 7482 2496 (inglese), 00 44 780 378 9699 (italiano)

    email: payday@paydaynet.org o wdl@allwomencount.net

    Wages Due Lesbians, una rete internazionale multirazziale che conduce una campagna per i diritti economici, legali e umani delle donne lesbiche/bisessuali.

    Payday, una rete internazionale multirazziale di uomini, gay ed etero, che lavora con il Global Women’s Strike (Sciopero Globale delle Donne)

  • 2006-02-12 17:13:14
    Ciao bella Doriana, reduce da un piccolo collasso faccio un giro e ti trovo, il mio sole si è spento un poco e ogni giorno lo cerco ancora dentro di me ; il mio giro di ieri equivale a un salto intorno al mondo, avevo anche bisogno di sentire l’impronta di un uomo, un vecchio prete chiamato DON SAROGLIA , uno che seppe recitare il rosario usandolo tutto rattoppato, uno che saliva sui tetti a sistemare senza contare gli anni e ridendo con gli occhi grigi che sapeva di soprannaturale ...
    amo quel luogo da molti anni ma amo anche ritrovare le parole che trascrissi nei primi anni della sofferenza, dove cercavo la ragione VERA della stessa, le feci mie dal libro di Carlo Carretto allora 13° edizione (di lui la Chiesa non fa memorie) , le trascrissi su un mio memoriale che ora riporto sulla ROTATIVA ELEMENTARE postata su sito www.adrianabattist.org.. e mi sorprendo di quanto mi colpi’ allora nel corso di sofferenza grave e di come i confronti che unisco siano immutati dopo 20 anni.
    Ognuno di noi porta avanti degli ideali, io stessa ho sporto denuncia internazionale sui fatti della mia storia..
    probabile che combatta contro i mulini a vento, ma come vedi non mi arrendo; appunto attraverso quella strana rotativa senza virgole e punti cerco di riaffermare la proprietà e la serietà della PAROLA.
    Affinchè essa non resti solo un fruscio nelle orecchie e nelle menti.
    Eppure per quanto io cerchi di essere giusta spero sempre che un piccolo dubbio mi rimanga per poter vedere ancora un briciolo di sole scaldare il mio stanchissimo cuore.
    Ciao cara Doriana non so se ho scritto bene, sono un poco fuori fase ma so che ho scritto pensando al bene.adriana
    — adrianabattist

    • Cara Adriana c’era un sole su tutta l’Italia ieri, ha baciato buoni e cattivi, belli e brutti, quelli che vanno all’Inferno e quelli che vanno in Paradiso. Categorie...La spiritualità che anima te e il mondo è un’altra cosa dalle regole delle chiese, tutte.
      Non è un caso che nessuna tv pubblica o privata(c’è oggi una differenza?) ne abbia parlato delle due manifestazioni di Roma e Napoli. Lo sappiamo siamo invisibili.
      Lo stesso tu sentirai il mio affetto e abbraccio e tanti tanti auguri!
      Doriana

  • Grazie Doriana, per questo bell’articolo, per aver condiviso l’emozione che ci ha circondate.
    Elena Biagini (sono di Firenze, ci siamo conosciute alla Casa internazionale della donna, ricordi?)

  • Volevo porvi alcune mie riflessioni sul perchè la cosiddetta "informazione"
    ha "non informato" proprio, a parte Liberazione a cui va dato atto di aver
    dato sicuramente spazio alla manifestazione; per il Manifesto la pena ha
    ormai travalicato gli argini e quello che so(ma non l’ho letto) è che ha
    messo un articoletto tutt’altro che rispondente all’importanza
    dell’evento(ma questi qui ormai me l’immagino a scannarsi tra di loro, tra
    chi ormai se ne va dietro addirittura alla sinistra DS e chi ancora se la
    mena con Rifondazione e la necessità di "cavalcare la tigre", che se non la
    si riesce a cavalcare se ne va, ovviamente, da sola a mangiare chi merita di
    esere mangiato.
    Della "Repubblica" vale la pena parlarne? Ha fatto un articoletto, sì, ma
    ignobile come è SEMPRE ignobile "La Repubblica"(e non dico altro che non
    vale la pena che mi sforzi troppo a parlare dell’ignobilità di simili
    giornalacci ultra-venduti al padrone politico di turno).

    Va bè, il punto che ci tengo a chiarire è PERCHE’ l"informazione" non ha
    "informato" e ha fatto finta, molto semplicemente, che non è successo
    proprio niente.

    Per quel che riguarda Rifondazione e il suo giornale ribadisco ciò che ho
    scritto prima. Sono l’ala riconosciuta come indiscussamente "ala sinistra" e
    per molti con Rif. bisogna averci un rapporto di "sponda" che possa favorire
    il raggiungimento(chimerico, a mio parere, se devo dirla tutta e la dico
    tutta) di obiettivi "parziali", che so: i PACS!(ma non saranno raggiunti
    obiettivi "parziali" con l’uso della "sponda" perchè nello stesso
    schieramento politico complesivo di Rif. ci stanno, maggioritariamente,
    forze politiche che son strettamente legate alla Chiesa e che non
    permetteranno mai in Italia, paese del Papa-boia, di raggiungere obiettivi
    di tipo "zapaterista". Qui c’è una sola maniera di raggiungere obiettivi
    parziali, se si raggiungono poi! A mio parere la maniera è quella di
    allargare la lotta in maniera assolutamente drastica a livello di piazza,
    dopodichè sarà il "Potere" a "dare" di suo qualcosina perchè il casino si
    fa grosso e allora, forse ma solo forse, gli potrebbe convenire dare un
    contentino nella speranza che la lotta si smorzi d’intensità; ma la "sponda
    " NO, LA "SPONDA" SE LA FANNO RICCIA COME I POLIPI RICCI DI BARI GLI ALTRI
    PARTITI LEGATI ALLA CHIESA APPARTENENTI AL CENTRO-SINISTRA).

    La necessità di Rifondazione è CAVALCARE LA TIGRE E PER CAVALCARLA NON SI
    PUO’ NON AVER RAPPORTI CON LA TIGRE.
    PRIMA BISOGNA SOLLETICARLA, POI BISOGNA AMMANSIRLA E POI LA SI PUO’
    CAVALCARE E IO SPERO CHE LA TIGRE CAPISCA CHE QUESTO E’ UN GIOCO
    VECCHISSIMO, GIA’ FATTO UN MILIONE DI VOLTE, A VOLTE RIUSCITO MA ALTRE
    VOLTE(VEDI IL ’68 E IL ’77)NON RIUSCITO AFFATTO E ALLORA IL MOVIMENTO(QUELLO
    VERO CHE NON E’ FATTO DI "ASSOCIAZIONI", MA E’ FATTO DI SCESA CONTINUA IN
    PIAZZA, ASSEMBLEE IN CUI TUTTI POSSONO PARLARE, CACCIATA DI CHIUNQUE VENGA
    NON A NOME SUO MA A NOME DI UNA "CORRENTE" PARTITICA O MENO E SOPRATTUTTO IL
    MOVIMENTO VERO E’ COMPLETAMENTE ANTI-POTERE E CONFLIGGE, MA DAVVERO NON A
    PAROLE, CON TUTTI I MEZZI A SUA DISPOSIZIONE: TUTTI NESSUNO ESCLUSO! e
    facciamo sempre a capirci...), il Movimento dicevo ESPLODE! E caccia tutti
    quelli che stanno allo scopo di "cavalcare la tigre".

    Cosa gli fa veramente paura al Potere di questa manifestazione che li porta
    a "ignorarla" sui suoi mezzi di disinformazione di stampo
    liberal-nazi-stalinista?

    IL FATTO CHE QUESTA MANIFESTAZIONE, DOPO MOLTISSIMI ANNI CHE NON SI
    VERIFICAVA IN ITALIA, E’ STATA VERAMENTE AUTO-CONVOCATA ANCOR PIU’ CHE
    AUTO-ORGANIZZATA(quindi il massimo dell’autorganizzazione possibile). E
    nell’auto.convocarsi, i primi auto-convocati hanno rigidamente escluso il
    "cappello" dei Partiti, Rifondazione compresa che ha partecipato si, ma non
    in quanto Partito bensì in quanto singoli partecipanti(non mi preoccupano un
    pò di bandiere, so per certo che in quanto Partito, Rifondazione non contava
    proprio nella manifestazione; ma i "singoli" di Rif .sono ben accetti
    sempre, anche da me, perchè son "singoli" e hanno pure il diritto, se lo
    vogliono, di appartenere a un’org. Partitica; basta che non scassino l’anima
    a presentarsi come "corrente" con tanto di linea pre-confezionata se no, per
    come la vedo io, son da mettere fuori a volo).

    L’evento è in realtà preoccupante assai per il Potere perchè se si comincia
    a scendere in piazza senza i Partiti che fanno da papà, CHI LO FERMA PIU’ IL
    MOVIMENTO? Son sempre stati i Partiti di sinistra, storicamente, a stroncare
    veramente i "movimenti", dalla Rivoluzione Russa con i Soviet abattuti dallo
    stesso Potere russo(il PCUS di Lenin, Stalin, Trotsky), fino al PCI del ’68
    e del ’77 che erano totalmente contrapposti ai movimenti di quegli anni. Per
    l’appunto, provarono inizialmente a "cavalcare la tigre" ma non ci
    riuscirono afatto e la "tigre" cominciò a mangiarsi quelli che meritavano di
    essere mangiati(non parlo di singole persone, davvero, parlo di veri e
    propri "obiettivi parziali" raggiunti senza chiedergli proprio niente al
    Potere di allora. Ma erano costretti a "dare" senza che gli venisse chiesto
    niente e questo perchè "VOLEVAMO TUTTO"; e allora "davano" loro per tentare
    di mettere una pezza alla rabbia).

    Il Potere teme che con la precarietà dilagante davvero, un numero crescente
    di veri "nuovi poveri", un numero crescente(e la manifestazione lo dimostra)
    di persone che perdono qualunque fiducia nello Stato e nelle sue
    emanazioni(Partiti in testa a far da "pompieri"), persone che si organizzano
    DA SOLE, tantissima gente che vive sempre di più la solitidine di un mondo
    che se dovessimo seguire i parametri della pubblicità: "LA MERCE E’ TUTTO,
    IL POSSESSO DELLA MERCE E’ ANCOR PIU’ TUTTO-TUTTO", bà, si dovrebbero
    suicidare ora ma resistono...resistono...resistono...FINO A QUANDO
    RESISTONO?

    Mi sa che s’avvicina l’ora dello squillare delle trombe di un conflitto
    molto duro qui in Italia e sono proprio quelli che hanno perso qualunque
    fiducia in qualunque soluzione che traineranno un "movimento" che non
    chiederà più, spero, "soluzioni" a nessuno. Perchè il Movimento che voglio
    io non è quello che "chiede, bensì è quello che "prende" e che a un certo
    punto e necessariamente, "prende di forza" tutto quello di cui gli esseri
    umani necessitano ma non hanno, mentre altri pochissimi esseri umani(ma che
    ribrezzo!) HANNO TUTTO DAVVERO NELLE LORO SPORCHE MANI VIOLENTEMENTE
    INSANGUINATE DA MILIONI E MILIONI DI MORTI.
    Ci servono i servizi pubblici a poco prezzo? Ma va bene! Allora entriamo nell’autobus e non paghiamo una mazza, no? Ci mancano i soldi per comprarci un PC? Qual’è il problema? Il PC di stì tempi è essenziale e non "di più". E allora si entra in un negozio in massa...e facciamo ancora a capirci...

    MORTI SUL LAVORO IN INCIDENTI DI CUI NON SI PARLERA’ MAI, MORTI PER LE
    STRADE MENTRE SI PASSEGGIA PERCHE’ UN BOLIDE TI TRANCIA ALL’IMPROVVISO(MA
    PERCHE’ SI FABBRICANO MACCHINE CHE VANNO A 200 ALL’ORA? PERCHE’ CONVIENE AI
    PADRONI, CHIARO!), MORTI PERCHE’ INCARCERATI E NON CE LA FANNO PIU’ A
    VIVERSI UNA VITA DAVVERO INVIVIBILE IN CARCERE, MORTI IN TUTTO IL MONDO PER
    LE VARIE GUERRE DI DOMINIO PRATICATE DAI PADRONI DEL VAPORE, MORTE, SANGUE,
    DISPERAZIONE DAPPERTUTTO!
    FINO A QUANDO?

    Queste son le ragioni per cui manifestazioni come quella di "facciamo
    breccia" vengono oscurate dai mezzi di non-informazione: HANNO PAURA! PAURA
    CHE LA GENTE SI ORGANIZZI DA SOLA E METTA TUTTO IN DISCUSSIONE, TUTTO! E IL
    TAVOLO, A QUEL PUNTO, SALTA ALL’ARIA!

    EVVIVA! W L’INSURREZIONE CHE UN GIORNO ARRIVERA’ E ANCHE SE TARDI, PURE
    MANIFESTAZIONI COME QUELLA DI "FACCIAMO BRECCIA" AVVICINANO QUEL MOMENTO IN
    CUI CI SBARAZZEREMO(O SI SBARAZZERANNO QUELLI CHE STANNO IN VITA) DI TUTTA
    LA FECCIA CHE ABBIAMO ATTORNO.
    E NON SARA’ INDOLORE...facciamo a capirci ancora...MA SARA’ GIUSTO E
    NECESSARIO.

    Michele

  • Ah eri tu quella con la manina e le streghe che non hanna paura! ero felice
    di aver contribuito a fare breccia avanti così
    Lidia Menapace

  • Ma breccia di che?? Bho! Ma se tutte le donne sono come te... la cosa mi preoccupa. Per fortuna che non è così.

    Laura