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"ALLARMI SON FASCISTI"

Publie le sabato 11 marzo 2006 par Open-Publishing
6 commenti

Dazibao Discriminazione Estrema destra Partito della Rifondazione Comunista Parigi Elezioni politiche 2006

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di rossodisera

Alessandra Mussolini non è un’appendice di questo centrodestra, è la sua esponente più autentica.

Il 9 e 10 aprile non si sceglie solo chi governerà il paese, ma la qualità della democrazia italiana

La puntata di ieri di Porta a Porta è il presagio di ciò che accadrebbe se i (finti) sondaggi di Silvio Berlusconi dovessero diventare il risultato vero delle urne.

La protervia, la volgarità, il sentimento schiettamente antidemocratico espresso da Alessandra Mussolini ("meglio fascista che frocio" ha detto all’indirizzo di Vladimir Luxuria) non è qualcosa che può essere relegata al "teatrino della politica" del paese di Pulcinella.

E’ semmai il sintomo della malattia profonda della democrazia italiana: il berlusconismo, con il suo portato di degenerazione della dialettica politica (che a destra viene ammantata sotto il rifiuto del «politicamente corretto»), la sistematica delegittimazione dell’avversario (definito «oggettivamente complice di Stalin»), l’odio. Sì, proprio l’odio è forse la categoria politica che meglio definisce l’ideologia oggi dominante a destra.

Alessandra Mussolini non è una appendice di questo centrodestra. Ne è semmai l’esponente più autentica e sincera.

Così come lo è Francesco Storace (poco importa che i due siano in pessimi rapporti) che da presidente della Regione fa intercettare i suoi avversari e infiltrare i suoi pirati informatici nei computer del Comune di Roma.

Così come lo è quel Marcello Pera che identifica l’Occidente con il fondamentalismo cristiano cancellando l’Illuminismo e la Rivoluzione francese.

Così come lo è l’ex ministro Calderoli, con le sue magliette e la definizione di «signora abbronzata» per Rula Jebreal.

Questa è la destra italiana. In una «democrazia liberale» Alessandra Mussolini sarebbe stata isolata dal sistema politico. Da tutto il sistema politico. In Italia invece può andare in tv e insultare gli avversari e milioni di persone «diverse».

Quegli esponenti del centrosinistra che in questi anni hanno provato a «democratizzare» l’avversario (compresa la stessa Mussolini), oggi riflettano.

Il 9 e 10 aprile non si sceglie solo chi governerà il paese, come accade altrove. Si sceglie la qualità della democrazia italiana.

www.rossodisera.info

Messaggi

  • Siamo- sono al punto che l’uso della parola democrazia, diventa ambiguo sopratutto verso il 9 aprile. La scelta, parola assai ripetuta anche nell’articolo precedente di Tenebrio Molitor , sembra un obbligo di adattamento, sopratutto quando le candidature sono state fatte e la scelta delle persone è avvenuta....Cosa scelgo? Il male minore, il bene collettivo ? Tutte categorie enormi. Vorrei delegare all’amministrazione di questo paese, chi si "prende" la delega della mia totale vergogna di sentirmi rappresentata in Italia.
    Doriana

    • A ciascuno di noi, le proprie idee sembrano ragionevolmente giustificate, e quelle degli altri ossessioni demonizzanti.

      Poi uno vede Scajola che dà del "rompicoglioni" al defunto Biagi, Calderoli che butta cerini nel fuoco ridendo come se fosse a una sagra di paese in Val Seriana Storace che viene chiamato affettuosamente "Ciccio" da due farabutti che frugano, certo per pura e innocente coincidenza, nei segreti degli avversari politici di Storace stesso, Tremaglia che chiama "culattoni" gli omessuali, la nipote del Duce, quella che "condivide i valori" con SB che annuncia "meglio fascisti che froci", l’idea di vivere in un incubo un po’ viene ......

      (dal blog di Vittorio Zucconi su repubblica.it)

    • Quando non si hanno ragionevoli argomenti di replica,motivazioni serie e responsabili è brutta abitudine l’insulto denigratorio.Mi sento di sostenere l’alta dignità di Luxuria dettata da ragionevoli motivazioni e condannare la pochezza di contenuti e l’arroganza della mussolini che non si merita certo di accedere all’ appellativo di "onorevole" in quanto non all’ altezza di gestire un confronto con un cittadino.La parola dialogo non appartiene al vocabolario dei dittatori.

  • E’ scandaloso nel 2006 sentire ancora certe cose, significa veramente non aver imparato niente.
    Una società che non rispetta il diverso non ha futuro!

    Matteo

  • Le affermazioni della Mussolini sono gravi. Sono solo segno di una mancanza di rispetto perchè persone come lei amano solo gli insulti e devono essere isolati senza confronti tv. La politica non deve essere uno scontro di insulti ma di proposte. Che schifezza.

    by R. SIDOLI

  • Riporto il comunicato di Facciamo Breccia.Doriana

    " Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ed il nostro affetto a Vladimir Luxuria, candidata di Rifondazione Comunista alle elezioni di aprile.
    Esprimiamo tutto il nostro disgusto ad Alessandra Mussolini e a quell* che la pensano come lei. Ciò che è successo nella trasmissione "Porta a Porta "di giovedì 9 marzo è indicativo del clima violento e razzista verso gay,lesbiche,bisessuali,trans,che si respira nel nostro paese.Intensificheremo le lotte per i nostri diritti di persone GLBT assieme
    a chi ci accompagna nei percorsi comuni.Saremo ancora più motivat*nell’organizzare l’evento del Catania Pride il 26, 27 e 28 giugno 2006. Ad
    Alessandra Mussolini e compagnia bella diciamo:

    FROCI SEMPRE, FASCISTI MAI !

    SARA CRESCIMONE