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Lettera aperta di José Luiz Del Roio

Publie le mercoledì 29 marzo 2006 par Open-Publishing

Dazibao Partito della Rifondazione Comunista Parigi Elezioni politiche 2006

Candidato indipendente al Senato nelle liste di Rifondazione Comunista per la Sinistra Europea

Perché mi candido

di José Luiz Del Roio

“Il più perfetto dei sistemi di governo è quello che genera la maggior quantità di felicità possibile” Simon Bolívar

Nella prima metà del marzo 2006 si è svolta a Porto Alegre, in Brasile, la Conferenza internazionale della FAO sulla riforma agraria e lo sviluppo rurale. In tale sede il direttore generale di questo organismo dell’ONU, Jacques Diouf, ha dichiarato che ancora oggi 852 milioni di persone soffrono la fame nel mondo. E che l’obiettivo del millennio di dimezzare quella cifra nel 2015 non sarà raggiunto; anzi, è molto probabile che il numero degli
affamati aumenti di 100 milioni di unità.

Bastano questi pochi dati per mettere in luce il cinismo del mondo in cui
viviamo, scosso dai venti gelidi del neoliberismo. Ma il governo italiano di
centro-destra si vanta di collaborare con questa triste situazione. Nel 2006
l’Italia - buon’ultima fra i paesi sviluppati - concederà in aiuti ai paesi
poveri solo lo 0,1% del Pil. La nuova finanziaria prevede “collaborazione
zero” con le agenzie dell’ONU che operano in ambito sociale e culturale, come
l’Unicef e l’Unesco. E’ un atteggiamento miope e crudele, che contribuisce a
far franare ulteriormente il prestigio dell’Italia nel contesto
internazionale, con gravi conseguenze sugli scambi commerciali, diplomatici e
culturali.

Per questi nostri governanti però sembra che l’unica cosa importante sia
assecondare in modo servile la politica aggressiva degli Stati Uniti: per la
guerra, infatti, non mancano i fondi.

Negli ultimi sei anni ho lavorato intensamente alla costruzione del Forum
Sociale Mondiale e ho viaggiato in decine di paesi dove ho avuto la felicità
di conoscere forti movimenti che lottano contro la guerra, contro il
patriarcalismo, per la difesa dei beni comuni, insomma, per costruire “un
altro mondo possibile”.

In questi ultimi anni l’Italia è stata protagonista di vaste mobilitazioni:
basti ricordare quelle di Genova nel 2001, il Forum Sociale di Firenze, le
grandi manifestazioni per la pace o in difesa dell’articolo 18 dello Statuto
dei lavoratori. Oggi più che mai urge riprendere questo cammino. Ho sempre
creduto nell’interazione fra movimenti e istituzioni, ove questo è possibile,
per favorire processi di trasformazione non più rinviabili.
L’Italia, che in passato ha vissuto momenti di alta universalità, è oggi
sprofondata in un abisso, governata da una destra capace solo di trasmettere
egoismo, ignoranza, paura.

E’ indispensabile che questo paese riprenda slancio, il che può accadere solo
se saprà capire e interpretare il mondo in cui viviamo, se sarà capace di
avviare un dialogo, di esprimere solidarietà e una politica estera
indipendente, se saprà dare vita a una Sinistra europea in grado di
contrapporsi ai particolarismi e all’Europa dei mercati.

Ed è proprio per dare il mio contributo al raggiungimento di questi obiettivi
che ho accettato di candidarmi come indipendente in Rifondazione comunista
nelle liste del Senato in Lombardia.

Se non ora, quando? Se non qui, dove?


Come si vota il 9-10 aprile:

Per votare José Luiz Del Roio devi semplicemente fare un segno sul simbolo di Rifondazione Comunista

ATTENZIONE: non devi assolutamente scrivere il nome o altro, pena l’annullamento del voto!!!

jose.luiz@delroio.it; ufficio.stampa@delroio.it - www.delroio.it