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Bologna: Mercoledì 5 aprile 2006 - ore 19,00 "Esilio e castigo Retroscena di un’estradizione"

Publie le lunedì 3 aprile 2006 par Open-Publishing

Incontri-Dibattiti Libri-Letteratura Paolo Persichetti

Mercoledì 5 aprile 2006 - ore 19,00 al Circolo ARCI “Iqbal Masih”
via della Barca 24/3, Bologna
(autobus numero 14, fermata P.za GIOVANNI XXIII)

Esilio e castigo Retroscena di un’estradizione

di Paolo Persichetti
prefazioni di Gilles Perrault e Erri De Luca

ed. La Città del Sole, Napoli 2006

Intervengono:
 Roberto De Caro, direttore di Hortus Musicus
 Chiara Bonfiglioli, cotraduttrice dell’edizione francese (Exil et châtiment)
 Gian Andrea Franchi, filosofo
 Francesco Romeo, avvocato (in attesa di conferma)

dalla IV di copertina:

Scritto in prigione e pubblicato per la prima volta in Francia, questo libro è la rappresentazione fedele di un caso di ingiustizia esemplare e costituisce uno stimolo efficace per la ripresa del dibattito sugli avvenimenti di quegli anni cruciali, al di là delle sciocchezze reticenti e delle turpitudini interessate che la vulgata ufficiale continua ad accreditare. Detenuto nel carcere di Viterbo, l’autore sviluppa qui una critica rabbiosa della procedura penale, di cui è divenuto ostaggio. Attraverso l’analisi della ‘democrazia giudiziaria’ e della ‘giudiziarizzazione’ dello spazio pubblico, Paolo Persichetti presenta una riflessione incalzante su problemi non risolti della società italiana, risalenti agli anni ’70, e che avevano già allora disvelato la natura classista e persecutoria delle istituzioni e le gravi responsabilità di una certa ‘sinistra’. La requisitoria dell’autore è di un’attualità scottante, in un’epoca in cui lo stato d’eccezione tende a imporsi nello spazio giudiziario europeo e, più in generale, a livello internazionale.

«La cella addosso a Paolo Persichetti è saldata con la fiamma fredda del rancore. Prima il raggiro, la truffa di una finta accusa per poterlo estradare, e la complicità dei funzionari che si sono prestati a trafugare un corpo in libertà per consegnarlo ai carcerieri. Poi la penitenza di scontare pene per le rivolte politiche del 1900 [...]. Rancori: in Italia non si perdona l’azione di chi andò allo sbaraglio senza alcun tornaconto personale. Chiamano volentieri terrorismo qualunque azione non abbia un riscontro economico. Da noi si perdona tutto, purché commesso per arricchimento [...]. Incomprensibile e perciò imperdonabile è la generazione politica della quale Paolo Persichetti è stato uno degli ultimi iscritti, il più giovane dei noialtri di allora». (Erri De Luca)

Paolo Persichetti (Roma, 1962) partecipa alle grandi lotte dell’inizio degli anni ’80. Nel 1987 è arrestato per organizzazione di banda armata. È poi accusato, senza elementi, di aver partecipato all’omicidio Giorgieri. Si rifugia in Francia, dove - nonostante la richiesta di estradizione che il governo francese ‘congela’ come per tutti i fuoriusciti - insegna scienze politiche all’Università di Parigi VIII. Nel 2002 è arrestato con la falsa accusa di complicità nell’uccisione di Marco Biagi, ed è estradato in Italia dove viene incarcerato a Viterbo.

Circolo ARCI “Iqbal Masih” Via della Barca, 24/3
40133 Bologna
Tel. e Fax. 051.6146887