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Ma, onorevole Bondi, un po’ di pudore!

Publie le martedì 10 febbraio 2004 par Open-Publishing

Economia-Budget Governi Viviana Vivarelli

di Viviana Vivarelli

Ci dispiace contraddire l’onorevole Bondi e il gran da fare che si da’ per dichiarare all’Italia intera che tutto va bene e che non potrebbe andare meglio. In altri tempi un signore che si chiamava Voltaire scrisse un libro intitolato ’Candido’ dove mostrava quali disgrazie truculentissime potessero capitare a un povero scemo convinto dalla propaganda che ’tutto va bene’ e ’tutto e’ per il nostro bene’. Credo che Bondi potrebbe benissimo essere il famoso professor Pangloss con le sue vanterie senza riscontro alcuno.

Purtroppo le parole di quelli, come l’onorevole Bondi, che ci vogliono convincere che gli asini vanno in paradiso e che questo e’ il miglior paradiso possibile sono fatidiosamente contraddette da alcuni fenomeni in crescita:

 un numero enorme di Italiani ha scoperti bancari, finisce il mese in rosso e non arriva al 27

 aumentano le vendite rateali e spesso chi compra un divano non riesca a sapere dal venditore la cifra totale, al di la’ delle roboanti promesse, di cio’ che sta comprando

 chi aveva gravato di debiti quote del suo stipendio calcolando che col rimanente poteva vivere, si accorge che il carovita gli ha rovinato il conto e non ce la fa mentre la spirale degli interessi passivi lo uccide

 il risparmio sta crollando perche’ non c’e’ piu’ di che risparmiare

 chi aveva rendite da Cct, Bot e altro oggi non le ha piu’

 un numero di persone che ieri si consideravano classe media e vivevano benino oggi sono ’poveri’ e vivono malissimo, chi era povero oggi e’ alla fame.

Tanto per citare dati e non bluff o spot o mulini bianchi, gli scoperti delle famiglie italiane, dopo essere diminuiti tra il 98 e il 99, sono aumentanti passando da 12.975 milioni di euro a 12.551, e a metà del 2003 le sofferenze (cioe’ i soldi che le banche dovevano avere indietro ) erano di 16.8’6 milioni di euro.

A dicembre del 2002 la propensione all’indebitamento delle famiglie era del 35% e si prevede un altro aumento del 4,3%.

A fronte di questo abbiamo un emerito signore che si fa chiamare ministro delle finanze che ci dice in tv: "Per aumentare le vendite si consiglia ai capi famiglia di mettere una bella ipoteca sulla casa". In un manicomio questa si chiamerebbe insania, in economia non saprei, difficile dire da quale sconsiderato testo di economia sia sta presa questa ricetta, il manuale di Nonna Papera si rivolterebbe nella tomba.

Se togliamo i mutui per l’acquisto della casa, la richiesta di soldi delle famiglie alle banche per altre voci (vedi spese mediche, auto, vacanze, strumenti di lavoro ecc.) e’ cresciuta dell’8,6% solo nei primi sei mesi del 2003 e nel settembre scorso aumento’ del 9,6%. La famiglia italiana dunque non solo ha sul capo come una spada di Damocle una quota di indebitamento pubblico dovuta a cattivo governo che ogni giorno diventa piu’ schiacciante, ma sta facendo cambiali per vivere, ha una vita in rosso, deve chiedere soldi in prestito, non per aprire una attivita’ o comprare una casa, semplicemente per sopravvivere. Ovviamente poi accade che chi ha chiesto soldi alla banca si trovi sempre piu’ spesso nell’impossibilita’ di restituirli.

Purtroppo il signore leghista di cui sopra non puo’ nemmeno rallegrarsi che questi soldi rivitalizzino il mercato, perche’ le vendite, guarda caso, diminuiscono. Il caso ancora piu’ strano e’ che mentre la domanda di beni cala, i prezzi degli stessi beni aumentano, insomma siamo proprio allo sfascio anche delle regole fisiologiche del mercato. Ma qualcuno ancora piu’ saggio degli onorevoli ministri ci viene a raccontare che la colpa e’ della massaia, che non sa fare bene la spesa! Voglio dire: a tutto c’e’ un limite, e qui li stanno passando tutti!

Alla povera massaia che da media e’ diventata povera e da povera poverissima, io gli farei un monumento, come al milite ignoto, e costringerei ogni capo di stato, anche in visita, a portarle una corona di aglio per proteggerla dai vampiri. Me la vedo, la fiera, con i capelli ritti in testa e gli occhi di brace, mentre rovescia il portafoglio vuoto in un gesto di sfida, come per dire "Tiremm inannz? Ma tirati tu innanz con quel poco che mi dai!" Questi si’ che sono eroi della patria!

Il debito bancario diventa poi gravissimo per quelle aziende cosi’ piccole da chiamarsi famigliari che mostrano un tasso di sofferenza altissimo e che spesso si chiude con l’usura o col fallimento.
Insomma tutti i dati economici sono concordi nel segnalare un drammatico periodo di difficile congiuntura economica. Ci dispiace per l’onorevole Bondi, che forse ha una informazione ristretta, guardando solo RAI o Mediaset (mai fidarsi dei cattivi informatori!).

Ci dispiace che non possa esserci una interfaccia automatica sul videoschermo, per cui alla sua espressione placida e rilassata possa far riscontro immediato nell’emischermo quella incazzata e sgrugnosa di uno qualunque dei suoi ascoltatori, perche’ gli passerebbe subito la voglia di fare simili e osceni discorsi.

Onorevole Bondi! Ma mi faccia il piacere!