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E’ morto Angelo Ravasini dei Corvi, il "ragazzo di strada"

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Publie le sabato 28 dicembre 2013 par # - Open-Publishing
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LA BAND FU PROTAGONISTA DELLA SCENA ITALIANA DEL BEAT

Era malato da tempo: con la versione del brano dei Brogues,
negli anni’60 divenne la «voce» di una generazione

( I Corvi - Angelo Ravasini è il secondo da sinistra )

Una voce inconfondibile, legata soprattutto a una canzone, quella canzone, ben piu’ di un manifesto generazionale :è morto «il ragazzo di strada» Angelo Ravasini,cantante dei Corvi, gruppo fondamentale del cosiddetto «beat all’italiana». Fu appunto «Un ragazzo di strada» con l’urlatissimo ritornello a lanciarli in orbita, dopo un Cantagiro del 1966: canzone che poi, come s’usava allora, era una cover di una band californiana, peraltro piuttosto oscura, i Brogues «(I aint’no) Miracle Worker», trascritta in italiano dal bravo paroliere Nicola Salerno.

QUANDO C’ERA SOLO LA RADIO DI STATO - E «un ragazzo di strada» fu la prima di una serie di versioni fortunate: con un immancabile corvo sulla chitarra, il gruppo si fece un nome anche con «Bang Bang» di Cher o «Bambolina» di Burt Bacharach. Finita l’esplosione delle «band dei capelloni» , di fatto, finì pure la stagione dei Corvi e di Ravasini che nelle formazioni successive, vivranno perlopiù della gloria di quella stagione . Ma se qualcuno ha imparato ad ascoltare il rock anglosassone in un’era in cui c’era solo la radiotelevisione di stato, lo dobbiamo un po’ anche a gruppi come i Corvi. E a cantanti come Ravasini.

E indubbiamente il successivo 1968/69 è un pò pure figlio loro e di quella stagione.

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