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L’Istituto italiano per gli studi filosofici è di tutti

par Annalisa Pannarale*

Publie le venerdì 13 novembre 2015 par Annalisa Pannarale* - Open-Publishing
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Rischia di scomparire un altro pezzo dell’Italia più bella e ricca di storia. Allo stesso modo in cui crolla la parete di una casa pompeiana o un dipinto prende il volo verso esclusivi salotti privati all’estero, alcuni preziosi volumi provenienti dalla prestigiosa biblioteca dell’Istituto italiano per gli Studi Filosofici potrebbero andare persi per sempre a seguito della vendita giudiziaria di cui saranno oggetto su ordine del Tribunale di Napoli.
Qualche giorno fa ho depositato un’interrogazione al ministro dei Beni culturali per sapere quali iniziative urgenti intendesse intraprendere per scongiurare la dispersione del patrimonio librario dell’Istituto. Ieri al “question time” in Commissione cultura la risposta del ministero è stata di sostanziale indifferenza e di rimpallo di responsabilità al Ministero dell’Università e della ricerca.
Istituzione culturale d’eccellenza che secondo l’UNESCO “non trova termini di paragone nel mondo”, l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici, malgrado vanti crediti nei confronti del MIUR, confermati anche da una recente sentenza del Consiglio di Stato, non riesce a far fronte alla condizione debitoria che rischia di comprometterne per sempre la fruizione pubblica e la stessa esistenza.
E’ paradossale che lo stesso governo che in tutta fretta decreta l’apertura del luoghi della cultura come "servizio pubblico essenziale" consenta con disinvoltura la dispersione, se non la scomparsa, di un bene finora fruito liberamente da migliaia di studiosi e ricercatori da tutto il mondo. Ancora una volta l’offesa dell’indifferenza è la causa principale del degrado del patrimonio di bellezza e di storia del nostro Paese, ancora più triste se arrecata da chi, come il Mibact e il Miur, ha la primaria responsabilità di tutelarne l’integrità e difenderne la natura di bene comune che ne consente la fruizione pubblica.
Per fermare questo ennesimo attacco alla cultura e alla produzione di sapere pubblico intendo intraprendere da subito ogni possibile iniziativa parlamentare, a partire da una risoluzione in commissione cultura che richiami il governo alle proprie responsabilità, perché ricerchi una soluzione urgente e finalmente definitiva per impedire un’ulteriore una grave ferita alla comunità scientifica e al Paese.

* Vicepresidente del gruppo Sinistra italiana-Sel alla Camera dei Deputati

Messaggi

  • Per ragioni che non sto a specificare e per proteggere il mio anonimato non spiegherò come mai conosco, potrei dire intimamente, l’Istituto Italiano degli Studi Filosofici che è un’istituzione che definire meritoria è una volgare sottovalutazione. L’Istituto svolge un’attività addirittura fondamentantale nel campo della filosofia, della filologia, del diritto ed in altri 3 o 4 campi facendo importanti studi e riunioni e seguitissimi convegni traducendo, producendo, pubblicando ed infine regalando testi importantissimi nei suddetti campi a tutte le università italiane. Nato per volontà dell’avvocato Gerardo Marotta ( che ho avuto la straordinaria fortuna di conoscere molto bene e di cui non sono parente se a qualche malpensante venisse il sospetto), il cui contributo alla cultura napoletana ed italiana non esito a definire importante come quello di Einstein per la fisica, è un’eccellenza mondiale in contatto ( e tenuta in gran conto) con tutte le più importanti università del mondo. Purtroppo molto mal amministrata da un punto di vista economico( purtroppo o per fortuna sono tutti scienziati e letterati e non economisti) è sempre sull’orlo del fallimento anche per gli scarsissimi contributi statali ad un’istituzione di questa levatura mondiale che tanto fa per Napoli e l’Italia col solo aiuto di borsisti, volontari e pochissimi dipendenti. Un forte, fortissimovataggio di questa istituzione è obbligatorio!!!
    Michele