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Vittorio Agnoletto, parte civile con il Genova Social Forum occupa il comune di Genova

Publie le venerdì 20 maggio 2005 par Open-Publishing

Forum Sociale Giustizia G8 Vittorio Agnoletto

G8: DIAZ; GSF E PARTI OFFESE OCCUPANO SALA COMUNE GENOVA
CHIEDONO A SINDACO COSTITUZIONE PARTE CIVILE

(ANSA) - GENOVA, 19 MAG - ’’Non ce ne andremo dal Comune fino
a quando il sindaco di Genova non ci ricevera’ perche’ abbiamo
scoperto che non si e’ costituito parte civile’’. Vittorio
Agnoletto, parte civile con il Genoa Social Form al processo per
le irruzioni nella scuola Diaz, ha occupato stamani con altre
tre persone una sala attigua all’ufficio del sindaco di Giuseppe
Pericu al sesto piano di Palazzo Tursi e attende udienza.

Agnoletto, europarlamentare, e’ insieme ad Heidi Giuliani,
mamma di Carlo, ucciso durante gli scontri del G8 dal
carabiniere Mario Placanica, ad Enrica Bartesaghi, del comitato
Verita’ e Giustizia, e ad Armando Cestaro, che rappresenta le
persone offese.

’’Abbiamo scoperto che il sindaco di Genova non ha mantenuto
la parola data un anno fa: il Comune non e’ parte civile nel
processo sulla irruzione alla scuola Diaz - ha spiegato
Agnoletto -. Oggi rischiano di scadere i termini per la
costituzione del Comune, la risposta deve dunque essere
immediata’’.

’’La Diaz - aggiunge Agnoletto - non e’ una questione privata
tra le forze dell’ordine e i manifestanti, ma una offesa a
Genova e ai cittadini di questa citta’. La Diaz e’ anche un bene
di proprieta’ del Comune che e’ stato distrutto durante
l’irruzione. Genova - dice ancora l’ex leader del Genoa Social
Forum - ha una immagine morale da difendere. Nel mondo questa
citta’ e’ famosa per il G8 ma anche come Capitale Europea della
Cultura, ma non c’e’ cultura se non c’e’ giusitizia’’.

Nei giorni scorsi alcuni consiglieri comunali di maggioranza
hanno scritto una lettera di scuse per non avere seguito il
processo: ’’chi sta in maggioranza - ha risposto Agnoletto -
puo’ agire e fare una delibera, altrimenti queste sono lacrime
di coccodrillo’’. (ANSA).


G8: DIAZ; PERICU, DISCUTEREMO SE COSTITUIRCI PARTE CIVILE
(V. ’G8: DIAZ; GSF E PARTI OFFESE OCCUPANO...’ DELLE 13.10)

(ANSA) - GENOVA, 19 MAG - Si discutera’ in giunta e in
consiglio comunale nei prossimi giorni dell’ipotesi di
costituzione di parte civile del Comune di Genova al processo
per l’irruzione sanguinosa della Polizia nella scuola Diaz,
durante il G8: lo ha detto stamane il sindaco Giuseppe Pericu
dopo aver ricevuto alcuni rappresentanti di associazioni
noglobal.

’’Noi siamo attestati alla costituzione di parte civile solo
per il risarcimento dei danni materiali subiti dal patrimonio
del Comune di Genova - ha detto il sindaco - questa e’ la
posizione che abbiamo assunto. Ora c’e’ una forte sollecitazione
a cambiare questa posizione e io devo discuterne con chi ne ha
il potere: decideremo in merito con la giunta e il consiglio
comunale e visto che i tempi sono urgenti procederemo con
urgenza’’.

Alle dichiarazioni del sindaco ai giornalisti, hanno poi
replicato i rappresentanti delle associazioni che si sono
presentati dal primo cittadino, minacciando di occupare la sala
di attesa se non fossero stati ricevuti: ’’non avrei mai pensato
di sentire la risposta che e’ stata data - ha detto
l’europarlamentare Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa
Social Forum - quando il sindaco ci ha detto che siccome il
Comune non ha avuto danni materiali perche’ sono stati
danneggiati solo due computer gia’ indennizzati dall’
assicurazione, alcuni di noi hanno riso, altri pianto. Qui c’e’
una citta’ offesa, violentata, nell’immagine e nella sostanza, e
il sindaco aveva il dovere di presentarsi in Tribunale per
rappresentarla’’.

La presidente del Comitato verita’ e giustizia, Enrica
Bartesaghi, ha detto con le lacrime agli occhi: ’’oggi non c’e’
nessuno accanto alle vittime della violenza, siamo stati
abbandonati. Mi sarei aspettata che anche Genova si costituisse
parte civile come hanno fatto Bologna e Milano’’.

Infine Heidi Giuliani del Comitato piazza Carlo Giuliani, ha
affermato: ’’quando mi chiedono che cosa ha fatto lo Stato per
Carlo ucciso e gli altri manifestanti dico: niente. Pensavo che
il mio Comune fosse diverso’’.

I rappresentanti delle parti offese nel processo per le
violenze alla Diaz hanno poi abbandonato il palazzo comunale.
(ANSA).