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La Cina è vicina

Publie le mercoledì 15 giugno 2005 par Open-Publishing
5 commenti

Dazibao Economia-Budget Governi

de Giancarlo Pacchioni

Il Pil italiano è in coma, la crescita economica della Cina sta mettendo in difficoltà gli Usa, l’Europa e anche la Padania (è un luogo immaginario ma in crisi). Importiamo dalla Cina tutto: scarpe, vestiti, involtini primavera, ma anche manodopera a basso costo da utilizzare come schiavi dentro capannoni o scantinati.

Alcune aziende italiane stanno chiudendo i loro stabilimenti in Italia (chiudono anche quelli padani, seppure la Padania non esiste) e ne aprono di nuovi in Cina.

La situazione è grave, anche perché che senso ha importare prodotti cinesi, quando gli italiani non hanno nemmeno i soldi per il cibo? La prima settimana mangio, la seconda meno, la terza stringo la cinghia, la quarta che fame, figuriamoci se compro scarpe o vestiti italiani, cinesi o padani!

Ad ogni modo ieri mi è balenata in mente la soluzione che mette fine all’export cinese, il tutto senza l’introduzione di dazi o stupidate padane.

La soluzione che propongo è di difficile applicazione, ma il risultato è garantito. Attraverso una mediazione europea dobbiamo convincere i cinesi ad eleggere Berlusconi capo del governo, chiaramente la squadra di governo deve essere composta anche da quelle gran teste di Calderoli, di Fini, di Tremonti, di Follini e così via.

Convincere i cinesi ad importare Berlusconi ed i suoi bravi del centrodestra non è semplice (sono cinesi, mica fessi), ma il risultato è certo: dopo 4 anni di governo il Pil cinese sarà solo una sigla senza senso e la Cina si troverà ad affrontare una crisi economica senza precedenti. Oltre tutto se in Cina si dovesse registrare parallelamente anche un calo di democrazia (tradotto dal politichese in italiano: vengono scoperti importanti giacimenti di petrolio), c’è la ben nota disponibilità degli americani a bombardare donne e bambini, ed uomini inermi. Le bombe intelligenti made in Usa non risolveranno alcun problema di democrazia (anzi), ma riusciranno a risolvere uno dei gravi problemi che affligge la Cina: la sovrappopolazione.

Mi rendo conto che la mia soluzione è crudele, condannare una nazione intera alla tortura Berlusconi (e centrodestra annesso).
Riusciremo a convincere i cinesi ad importare Berlusconi ed il pollo delle libertà? No, ma almeno proviamoci!

Messaggi

  • Ti rendi conto che mi confermi che in italia non ci sono idee veramente dinamiche e concrete per affronare un problema ,quall’è il rapporto della nosta economia con quella emergente della cina,senza lasciarci andare a voli pindarici,cosa di cui necessita la destra,per preparare le prossime elezioni!!!una nota canzone ,di cui credo conosci il testo dice"un giorno mi svegliai e trovai l’invasor......"ragazzi,idee concrete ci vogliono,ora più che mai.....luigi

  • L’anti-berlusconismo e l’anti-americanismo che traspaiono da quest’articolo non mi paiono dicano nulla di nuovo: è il solito qualunquismo banale e noioso.

    Nell’articolo pubblicato si nota inoltre come manchino le più elementari nozioni di economia e finanza, queste ultime che certo non dipendono (o dipendono comunque in minima parte) da un capo di Governo. Ha detto bene il nostro Presidente della Repubblica: ".. la Cina va vista come un’opportunità, non come un nemico da abbattere ...".

    In perfetto stile par-condicio, tipico di un certo modo di pensare che non fa onore certamente alla democrazia, compare nel vs. sito "attenzione: cancelleremo i messaggi a carattere diffamatorio, e di pubblicità politica..".

    Secondo voi, l’articolo pubblicato non prende una chiara posizione politica e non è diffamatorio??

    Bah! E’ proprio vero il mondo gira al contrario...

    • Grandioso, e’ lo stile minimale e ridanciano del presdelcons! "Non mi degno di far nulla, ma tutto va bene! Tutto va bene, madama la marchesa, e chi dice che non stiamo lavorando per voi e che ci sono dei pericoli e’ cosi’ qualunquista e noioso." La Cina e’ talmente una opportunita’ che l’unica cosa che e’ stata fatta e’ delocalizzarci qualche fabbrica per sfruttare i gia’ sfruttati (allegra partecipazione allo schiavismo) e venderle delle armi (allegra partecipazione al riarmo), come del resto l’Occidente ha sempre fatto con Saddham o le peggiori dittature...
      E’ talmente un’opportunita’ che a fronte di una previsione di cento milioni di turisti cinesi non e’ stato fatto dal nostro governo NULLA per incrementare le reciproche relazioni! Per quanto tutto quel che il presdelcon saprebbe fare (e lo si e’ visto nel semestre europeo) e’ stata la macchietta dell’animatore turistico che fa l’elenco della chiese e dei musei.. Ma che noiosi questi commentatori, sempre a criticare, sempre a dare dati economici negativi, a disdoro del presdelcons che e’ tanto abile, poverino, e lavora anche la notte con la lampada accesa come il duce di onorata memoria, e poi cosa dire di queste critiche cosi’ inopportune quando nel paese del Bengodi tutto va cosi’ bene, quando con la Cina i grossi squali faranno tanti begli affarucci.... e intanto arrivano persino i pomodori cinesi, e tra poco arrivera’ anche il petrolio cinese in USA, voglio ridere.. ma che menagrami questi della sinistra, sempre cosi’ sospettosi e critici, mentre stiamo andando cosi’alla grande, col vento in poppa nella piena soddisfazione popolare, ....sembra quasi che ci sia qualcuno su al governo a fare qualcosa per la gente oltre che per se’...
      viviana

    • ..comunque: prendere un articolo di satira e criticarlo perche’non riporta abbastanza dati economici... non ho parole, va bene che a volte l’umorismo manca, ma l’intelligenza.. dico..dove sta di casa?

    • Grazie Viviana per il tuo sempre presente sostegno.
      Non mi piace invece chi non si firma, si può anche usare uno pseudonimo, tipo: occhi foderati di prosciutto, oppure Super Bondi. Rimanere anonimi lascia quell’amaro in bocca che si prova a sentire uno schifani qualunque. E allora bene le critiche, ma firmate.
      Il mio articolo è antiberlusconiano e antiamericano? Giusto e sbagliato allo stempo.
      Giusto perchè sono stufo di vedere gli italiani soffrire per colpa di un malgoverno irresponsabile. Sbagliato perchè non sono antiamericano. Non ho nulla contro gli americani, semmai sono preoccupato dalla follia imperialista di chi governa gli Usa. Sono contro il governo Berlusconi e non contro gli italiani, sono contro il governo Bush e non contro gli americani. E’ uscito anche in Italia un libro scritto dai parenti delle vittime dell’undici settembre, si intitola: non nel mio nome. Antiamericani anche loro? No, semplicemente loro come me, credono che un altro mondo è possibile.

      Giancarlo Pacchioni