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CARO AMICO TI SCRIVO....Lettera a Ruini

Publie le mercoledì 15 giugno 2005 par Open-Publishing
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Dazibao Religioni Referendum

di Viviana Vivarelli

Illustrissimo Cardinal Ruini, condottiero dell’anima mia
e imam supremo dell’INCI , nuovo cattolicesimo integralista italiano (ma non e’ geloso il papa di questa nuova religione?),col cilicio, mi percuoto il petto tre volte e mi cospargo il capo di cenere, molte volte ho peccato. Avendo io condotto una campagna referendaria fino al limite delle mie forze e dello stufìo generale per cio’ che credevo, con tutto il cuore, essere il bene della mia nazione, sono ora presa da dubbi strazianti clerical-fascisti e nazionalpopolari nonche’ fanatico-integralisti e cerco guida nei proverbi popolari (“I proverbi sono la saggezza dei popoli”), ‘Voce di popolo, voce di Dio’ e “Quel che la Chiesa ammazza, la Chiesa ingrassa’, e “Gioca coi fanti e lascia stare i santi”.

Sono sempre stata fiera delle mie due lauree, meglio avrei fatto a studiare il linguaggio di Borghezio, ma oggi mi e’ venuto questo pensiero cattolico-controriformista (saranno straschichi blasfemi del referendum): e se invece di parlare di embrioni (parola sicuramente ‘compra’, ‘foresta’, non territoriale, e pertanto da rigettare) avessimo fatto manifesti coi proverbi, magari in dialetto? Forse qualcosa sarebbe arrivato: manifesti con la sua faccia benedetta, Eminenza, benedetta e un po’ volpina e maligna, per grazia del Signore e riconoscimento supremo, che pure, il Signore, le ha dato un nome che e’ tutto un programma ‘Ruini’, nomen omen, “Ruini ruina Italiae et etiam ecclesiae”, ma cosa ci ha nello stemma? La mannaia? Dunque dovevamo capirlo che al bue si parla il linguaggio del bue e al cardinale quello dello IOR, e dovevamo parlare al popolo con la lingua del popolo, che e’ la sua stessa medesima, pane a pane e coglione al coglione, e non con quella scienza, che, si sa, e’ tutta un’altra cosa (vuoi mettere il livore del non indotto verso l’addottorato, che e’ pure un sano istinto democratico), dovevamo mettere slogan come: “A Roma si fa la fede, altrove ci si crede”, “Il prete ha le mani reverende, tutto prende e nulla rende”, “Preti e polli, mai satolli”, “Meglio un morto in casa che un prete alla porta”.

Parlavamo di embrioni, santa Eminenza, senza capire in che ginepraio di non sense ci stavamo cacciando, con quei ridicoli discorsoni scientifici che facevano girare il telecomando da solo, era come se parlassimo arabo, mi scusi la parola non cattolica, e ci siamo persi l’audience, eppure Silvio docet e Giovanardi ribadiscet, l’intelligenza va giu’ peggio della FIAT, non li vediamo forse domenica-in e il Grande Fratello? Non hanno forse pagato Bonolis quanto 4.000 ricercatori scientifici? Ma noi: duri! E a ogni Dulbecco e Veronesi che mettevamo in campo, c’erano mille che spengevano il televisore, offesi nella crassa ignoranza del menefrego, santa e benedetta anche lei, come il menefrego che ci ha dato 20 anni di monocolore, 35 di Bernabei e 60 di mafia, mentre avevamo una messe di slogan bell’e pronti che venivano da quella santa ignoranza popolare cosi’ schietta e vicina a Dio: “Far come San Gaudenzio, beccarlo in culo in gran silenzio”, mi scusi per l’uso della parola volgare ‘fare’, che sostituiro’ presto con ‘obbedire’, “Il prete dove canta vi mangia”, figurati dove predica, “L’ostetrica campa coi vivi, il becchino coi morti, il prete con tutti e due”, lei Eminenza vuol campare con una intera nazione, avra’ pur ragione, se uno non fa un po’ di colonialismo in casa propria e poi e’ chiaro che il primo territorio che si aggranfia e’ quello del vicino...

Avremmo conquistato anche i leghisti se solo parlavamo padano, azz. Siamo andati in guerra con armi improprie, parlavamo colto e nessuno ci ha capiti, la presunzione ci ha esaltato la testa e confuso la propaganda, non ricordavamo, ahime’, il livello generale di questa contrada, eppure sarebbe bastato sentire l’ex ministro delle finanze o l’attuale del lavoro e quello della giustizia ed adeguarsi, o anche solo leggere qualche post di Indymedia, si sarebbe convinto anche un bastardo malnato di accademico che il QI era arretrato insieme al PIL e al PACS e che eravamo proprio all’AMEN, al VADE RETRO e all’ORA PRO NOBIS.

Avevo sempre considerato la cultura un patrimonio indiscusso mentre curavo un nido di vipere in seno, ops, in testa, uno strumento di incomunicabilita’ che e’ demoniaco, in quanto il demonio e’ il signore della divisione e della presuponenza, di cui Lei,Eminenza, come esperto ne dovrebbe sapere piu’ di me, ma oggi, mi rendo conto con dolore che non si puo’ vivere isolati in scarse cricche di alfabetizzati pensanti, quando la sacra norma del paese impone una ignoranza vasta e diffusa, ‘Ora et labora’ ‘Scopare e figliare’, ‘Ubbidire e non votare’, benedetta da Dio e dal suo pastore e incrementata dalla Moratti, azz, ci sono ricascata in questo vizio maledetto di parlare di cose che Calderoli non capisce, come si dira’ in padano ‘incrementata’? sono proprio all’ABC del Nuovo Mondo Bovino e Suino, la cartina di tornasole leghista e parrocchiale le devo tenere presente, non si puo’ forzare la gamba del popolo oltre il passo corto, solo mi chiedo come mai per duemila anni Vossignoria ha parlato sempre in latino che nessuno lo capiva, e’ un po’ come parlare di leggi oggi a Bossi, era la lingua di Dio? Ci aveva l’imprimatur! Ach, non parlo piu’. Lei ha sempre ragione, Eminenza, ne sa una piu’ del diavolo, l’imprimatur lo avete inventato voi.

E’ irriverente? Mi scusi ma mi ci vorranno duemila anni per adeguarmi al nuovo corso discendente, il Medioevo lo credevo finito, del resto ci avete rotto per duemila anni, credevo bastasse. Ma, dopo la benedizione alle scuole private e l’introduzione del Creazionismo al posto dell’Evoluzionismo, il divieto del preservativo anche all’Africa, il perdono alla pedofilia ma l’intimazione alla castita’ per tutti gli altri, dovevo capirlo che la sacramentalizzazione dell’ignoranza era il corollario naturale. Non e’ forse l’ignoranza piu’ naturale della cultura? E piu’ beata? Che forse Adamo ed Eva e sinanco la mela non vivevano in uno stato di beata ignoranza preculturale e prereferendaria?! “Villan, nulla lo coglie”, “Non pensare e fotti la moglie”, “La legge ubbidiscila ma lasciala fare ai furbi”.

Ora non vorrei che la laicita’ dello stato disturbasse la chiesa. Saremo mica troppo laici? Eminenza, ci perdoni, non sappiamo quel che facciamo! In effetti un sondaggio rivela che i tre quarti di noi non sa il significato della parola ‘laico’, qualcuno potrebbe perfino essere laico senza saperlo. O magari uno credeva di esser laico e scopre di essere eretico. Che e’come avere l’AIDS preso senza preservativo. Ma essere colti non e’ come essere portatori sani, per disgrazia. La cultura non contamina, l’errore si’. Il Signore ci perdonera’, non e’ stato forse detto “Perdonali, perche’ non capiscono quello che ascoltano” e nemmeno quello che non votano?
Ma, dopotutto, i segni del nuovo Corso Mondiale Non Alfabetizzato c’erano tutti: ad una economia tipo medioevale ci stiamo andando (c’e’ anche qualcuno che propone il ritorno al tallero), c’e’ una ignoranza da paura, la gente ha ripreso a mangiare le ortiche, i capitali sono concentrati su qualche piccolo colle, chi ci ha il castello se lo tiene, le citta’ vanno a ramengo e anche le regioni, vendiamo armi come fossimo la settima potenza del mondo, parliamo di crociate e di guerra infinita, mettiamo al bando la scienza, censuriamo gli artisti girovaghi, abbiamo i nostri Giordano Bruno cacciati come eretici, facciamo perfino la lotta contro i mori, i pregiudizi incalzano, il pan ci manca. ...

E dunque quale cultura e cultura, ci dovevamo buttare sui proverbi.
Manifesti referendari a Genova: “Dio m’avvarde da-i beghin e da chi va in gëxa tutte e attin”.

In Campania: “Chi ’int a chiesa s’ammassa ’u pietto ’e ponie nun nce penzà ca è fauzo e demonio”.
E anche: “Vicine ‘a chiesa, luntane da Dio.

In Veneto: “Quando che altri i piande, el prete ride”, el mona!
Nelle Marche: “Odio de preti, persecuzio’ de frate e cazzotti de contadi’, libera nos Domine”.

Nel Lazio: “I diavoli nun se troveno a l’inferno, so’ a Roma”.
Oppure: “Lu Paradisu n’é fattu pe’ l’asini ».

In Abruzzo: “Odiu de priviti, tigna de frati, rogna d’abreji, e’ miserere mei.”

Ora, Eminenza, concludo, togliero’ dai biglietti da visita in miei dott, prof e ing e, seguendo le tre I di Berlusconi, mettero’ FFF (Fanatico Fondamentalista Facinoroso), III (Intollerante Integralista Irrazionale), CCC (Coglione Cattolico Clericale), AAA (Abbindolato Aborto Analfabeta). Viene FFFIIICCCAAA? Cazz! Mi scusi, eminenza, non volevo, sara’ stata la volonta’ del Signore, si vede che voi preti non ci avete altro in testa. Ora sostituiro’ la frase di Borrelli che campeggia sul mio video: “Resistere, resistere, resistere” con la sua, Eminenza, “Obbedire, obbedire, obbedire”. Vedo che il video ha delle difficolta’ e si impunta, ma e’ solo una macchina, come l’uomo del resto, e lo stronchero’, tutto si puo’ stroncare, anche il cittadino italiano. E che sara’ mai?!
Prudentemente le mando una canzone, potremo sostituirla all’Inno d’Italia, che dice? Glielo dico a Giovanardi?
salamelec

Viviana

Uddiu, essendo questo il nome di una maga celtica, sicuramente pagana, dovrei sostituirlo forse col secondo nome:’Maria Ausiliatrice Assunta’. Va meglio? Sono piu’ FFFIIICCCAAA?

Quando il sole se ne e’ andato
e la notte si fa scura
senza stelle e senza luna
c’e’ una grande luce nel ciel

Viva San Camillo, salvatore dell’anima mia
Viva San Camillo, salvatore del mio cuor

Quando infuria la tempesta
ed il tuono fa paura
in campagna o fra le mura
San Camillo e’ qui con me
San Camillo protettore, tu sei il mio piu’ grande amore
Viva viva San Camillo, protettore del mio cuor

Quando piove e tira vento
o ti brucia il solleone
tu dall’alto del convento
tieni aperto l’ombrellone

Viva San Camillo, sei l’ombrello dell’anima mia
Viva San Camillo, sei l’ombrello del mio cuor

Quando la campagna e’ asciutta
e il raccolto si e’ seccato
tu dall’alto del creato
piangi e l’acqua viene giu’

Viva San Camillo, contadino dell’anima mia
Viva San Camillo, contadino del mio cuor

Quando un di’ verra’ il momento
che dovro’ venir da te
fammi entrar nel tuo convento
per restar vicino a te

Viva San Camillo, proprietario dell’anima mia
Viva San Camillo, proprietario del mio cuor

Quando il giorno del giudizio
io saro’ di fronte a te
te dimentica il mio vizio
e perdona il tuo lacche’

San Camillo giustiziere, io mi affido solo a te
Viva, viva San Camillo, io mi affido solo a te
Viva, viva San Camillo, io mi affido solo a te

Messaggi

  • Cara Viviana anche io sto vivendo la vittoria dell’astenzionismo con un crescente stato di frustazione purtroppo si e’ verificato quello che maggiormente temevo un nuovo medioevo mediatico.Io penso di essere uno dei piu’ convinti anti-Ruini che possono esistere e avolte il mio anticlericarismo mi fa pensare che in fondo questo paese sarebbe molto meglio basta che fosse piu’ lontano dal Vaticano e che sparissero tutti quei bicotti che credono davvero che i preti parlino in nome di Dio.Vorrei chiedere a tutti quegli idioti che sulla procheazione mi hanno risposto "beh se non riescono a fare figli e’ per volonta’ del Signore" se loro in caso di una brutta malattia non vanno dal dottore perche’ andare se devi morire di tumore o peggio e’ la volonta’ del signore no?certo e’ sempre facile dare giudizi su qualcosa che magari non ci tocca da vicino.Poi che dire della chiesa forse operano in nome di Dio anche quando proteggono i preti pedofili quando si dimenticano delle guerre o quando le guerre le facevano loro o quando appoggiavano il fascismo e il suo colonialismo a proposito non mi sembra che in nessun testo sacro ci sia scritto di bruciare viva la gente Gesu stesso non ha mai condannato nessunu anzi e’ spesso intervenuto per far si che nessuno osasse giudicare(scena al tempio con l’adultera)forse loro si sentono migliori di Lui?Non credo che se oggi Cristo fosse sulla terra odierebbe cosi’ tanto gli omosessuali o chi non si vuol prendere malattie veneree o chi non volesse credere ciecamente ai suoi apostoli.Io sono una di quelle persone che non credono in Dio ma ci sperano e oggi ci spero ancora di piu’ perche’ se esiste un Dio gente come te Viviana o me probabilmente verremo perdonati ma chi ha usato il nome di dio per suo interesse o a scopi politici verra mandato dritto all’inferno e mi rallegro nel pensare che questa e’ la fine che fara’ il card. Ruini e tutti quelli come lui.Dice Gesu’ nei Vangeli "Verra’ chi uccidera’ in mio nome"certo fa venire i brividi questa frase e fa pensare a quello che la chiesa ha fatto in passato con le crociate e con l’inquisizione e con quello che sta facendo in Africa con la lotta al preservativo.Viviana se hai due laure ora capisco perche’ trovo i tuo articoli sempre interessanti e umoristici anche quando parli di cose serie,l’umorismo e’ una prerogativa delle persone intelligenti. All’altra lettera mi ero dimenticato di firmarmi cmq sono il delegato cgil che lavora all’areoporto d Roma.Baci
    Daniele

    • Carissimo Daniele
      ho applaudito a tutta la tua lettera con calda considerazione, l’unica cosa in cui non sono d’accordo e’ che tu non credi in Dio, io credo che Dio si incarni nelle persone come te e nei valori per cui combattono
      le due lauree non c’entrano col vedere o non vedere le cose, e’ questione di cuore, i titoli non bastano, il cuore e’ tutto e tu ne hai. Sempre cosi’, e hasta la vittoria!
      un abbraccio
      viviana