Home > Il Social Forum: una provocazione.

Il Social Forum: una provocazione.

Publie le sabato 4 ottobre 2003 par Open-Publishing

Forum Sociale

Domani la manifestazione. Bernocchi dei Cobas: sarà una protesta pacifica, speriamo di non trovare barriere

Il Social Forum: una provocazione. Timori per l?arrivo dei gruppi più duri

MILANO - A poche ore dalla partenza, arriva l?ansia. I pacchi bomba e le parole del ministro Pisanu hanno lo stesso effetto sui no global che stanno preparando la manifestazione di Roma. Nicola Fratoianni dei Disobbedienti parla di una «pesante anomalia italiana». Dice: «Chissà com?è, ma ogni volta che ci sono manifestazioni o scioperi arrivano ordigni per posta». Il leader dei Cobas, Piero Bernocchi, invece se la prende con il ministro dell?Interno: «È grave mettere in relazione i pacchi bomba con una manifestazione pacifica. È una provocazione sciocca, della quale non c?è bisogno, a meno che non si voglia creare appositamente tensione».

Per loro quel corteo è importante, più di altri. Perché dovrebbe segnare un passaggio importante, una specie di «discesa in campo» del movimento. Occuparsi di temi più concreti, conflitti del lavoro, sociali, politiche del reddito, la mobilitazione contro la nascente Costituzione europea, come avverrà domani.
Le vicende del passato hanno instillato un?inquietudine sottile, ogni avvenimento viene letto con molta attenzione. E da ieri gli organizzatori della manifestazione del 4 ottobre hanno iniziato a preoccuparsi sul serio. Prima si erano sorpresi del silenzio che aveva avvolto la nuova mobilitazione (per domani contano di portare in piazza cinquantamila persone). I riflettori accesi dai pacchi bomba e dalle parole arrivate dal Viminale sono però considerati un frutto avvelenato.

Nel suo comunicato il Forum sociale europeo parla di provocazione («Puntuale a ogni scadenza del Social Forum»): le tre bombe sarebbero «un modo per far salire la tensione e intimidire». Due letture, ovviamente nel segno di un (molto presunto) «disegno» oscuro che è eredità diretta dei traumi di Genova. La prima - più ottimistica - considera i fatti di ieri come un modo per tenere lontana la gente dalla piazza e far fallire la manifestazione. La seconda legge i pacchi bomba come la replica di un copione già visto al G8 del 2001. Dice Bernocchi: «Noi vogliamo fare la solita protesta pacifica davanti al Palazzo dei Congressi, dove saranno riuniti i ministri europei. Speriamo di non incontrare barriere e ostacoli non previsti».

Alla partenza della manifestazione ci saranno anche ospiti indesiderati, estranei al Social Forum. Sono quelli di «Europposizione», un network che raggruppa una quindicina di centri sociali dell?area anarchica. Sono fuori dal «Movimento dei movimenti», ma lo contestano. Hanno fatto sapere che il loro bersaglio sono i «Disobbedienti», l?ala radicale dei no global, considerati da loro come dei «mollaccioni venduti». Via Internet, promettono una giornata agitata. E la presenza di un elemento ostile nel corteo questa volta mette d?accordo sia no global che forze dell?ordine: preoccupa.

M. I.

http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=INTERNI&doc=BASSO1