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Katrina : un caso di negligenza passibile di impeachment di Bush

Publie le martedì 6 settembre 2005 par Open-Publishing

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Mentre l’uragano Katrina ha creato il vuoto politico a Washington, Lyndon LaRouche ha prontamente identificato la natura dell’incapacità dell’amministrazione Bush di guidare i soccorsi ed ha parlato delle priorità per gli Stati Uniti. In un’intervista alla radio WLVL di New York LaRouche ha detto:

"Il 2 agosto il governo è stato messo al corrente del fatto che esisteva una probabilità del 95% che le coste meridionali degli Stati Uniti sarebbero state colpite da un uragano della massima potenza.

Questo è avvenuto il 2 agosto: quattro settimane prima del verificarsi della catastrofe. Sapevamo dunque che dovevamo aspettarci un urgano di forza 4 o 5 ... E’ stato però deciso di non fare niente! Non abbiamo fatto niente! Il presidente è andato in vacanza e il vice presidente non ha fatto niente! In precedenza, essi avevano deciso di tagliare gli stanziamenti necessari, così che quando l’uragano è arrivato i politici in quella regione - Alabama, ma specialmente Mississippi, New Orleans e Louisiana - gridavano ’La catastrofe è in arrivo ma non abbiamo niente!’

"Non è stato fatto alcun preparativo. Le unità della Guardia Nazionale che dovevano essere sul luogo per aiutare, per eseguire i piani di contingenza, non c’erano. La FEMA (Federal Emergency Management Agency), la protezione civile, era stata esautorata e ridimensionata! Le capacità di intervento che in teoria dovevano essere disponibili, che comprendono anche la Guardia Nazionale e altre forze, non sono state prontamente mobilitate per l’intervento.

"Dunque ci troviamo di fronte ad un caso di negligenza deliberata, passibile di impeachment, di Dick Cheney e di altri ... C’era una catastrofe naturale, e questo era già abbastanza tragico, ma le dimensioni della tragedia sono diventate sconvolgenti a causa di una catastrofe innaturale: il fallimento completo della branca esecutiva del governo nel compiere il minimo del suo dovere sulla base del rapporto ricevuto il 2 agosto per pianificare e iniziare i preparativi, per disporre degli elicotteri e di tutto l’occorrente per provvedere l’assistenza necessaria a tutta la popolazione! Per evacuare tempestivamente la gente e provvedere ai suoi bisogni ... Di tutto ciò che era possibile predisporre nelle quattro settimane che hanno preceduto la catastrofe non c’era niente! Quella che abbiamo è dunque una catastrofe umana, deliberatamente creata dalla negligenza dell’amministrazione Bush, che si è assommata alla catastrofe naturale, che non è imputabile a nessuno".

Il 3 settembre LaRouche, in una conferenza trasmessa su internet, ha identificato le implicazioni strategiche dell’inazione dell’amministrazione Bush, sottolineando, in particolare per il Senato degli USA, ciò che occorre fare.

"Sul piano internazionale ciò solleva un punto interrogativo su se gli Sati Uniti siano ancora una nazione vera e propria a tutti gli effetti. Se c’è ancora qualcuno responsabile e in grado di prendere delle decisioni. Se questa che è stata una superpotenza adesso non stia andando completamente in malora. ...

"Ciò che occorre adesso è una capacità di prendere decisioni centralizzate, dall’alto. Perché? Perché occorre convincere innanzitutto gli americani, ma anche altri nel mondo, che questa nazione è ancora una grande potenza ed è capace di far fronte alle proprie responsabilità. La fiducia negli Stati Uniti e nel suo governo è ora diventato il primo punto della catastrofe umana.

"Se non riusciamo a convincere noi stessi che possiamo affrontare questo problema come una vera superpotenza - cosa che finora non è stata fatta - questa non sarà più da considerare una nazione. E trovandoci ora in un periodo in cui il sistema monetario e finanziario internazionale va incontro al crollo più grave della storia moderna, un crollo degli Stati Uniti e della sua credibilità comporterebbe una catastrofe per il mondo intero.

"Occorre dunque ristabilire le responsabilità del governo sovrano degli Stati Uniti per affrontare questo problema! Occorre rimettere le cose in ordine, da cima a fondo; solo così riusciremo ad affrontare questa situazione.

"Le mie indicazioni sono queste:

"Evacuazione: la prima cosa da fare è sgombrare tutta la popolazione dall’area devastata! La gente dev’essere portata subito in salvo altrove. Molta gente è malata come conseguenza delle condizioni di vita in cui si è venuta a trovare, altri malati versano in condizioni critiche perché sono mancate le cure necessarie ...
"Occorre portare subito questa gente nelle basi militari, o costruire strutture apposite, come si fa per le basi militari ...

"Nei limiti del possibile si cercherà di mantenere unite le famiglie ... Invece di cercare di portare cibo e altri generi di prima necessità a New Orleans e dintorni ... si deve portare la gente dove è più opportuno per provvedere agli aiuti. I campi militari sono la soluzione migliore e il genio militare può realizzarne di nuovi dov’è più conveniente

...

"Poi occorre iniziare la ricostruzione.

"Si tratta principalmente di un compito per i militari, per cui spetta al genio, che dev’essere pienamente mobilitato e deve disporre dei mezzi e dei finanziamenti necessari. Costerà molto. Ci sono i 10,5 miliardi stanziati dal Congresso. Va bene ma non basta. Occorreranno altri 100 miliardi solo per i costi immediati, se vogliamo davvero salvare tutta quella gente! Non si può trattare sul prezzo; rendiamoci ben conto del fatto che se non lo facciamo non possiamo più ritenerci una nazione, perché perdiamo la capacità di funzionare come una nazione nel momento in cui il mondo intero versa sull’orlo della peggiore crisi finanziaria che si possa immaginare! Non possiamo lasciare che gli Stati Uniti vadano a fondo! ...

"Ci pone una sfida: siamo una nazione? E che cosa ci qualifica come nazione? A questo riguardo il presidente e il vice presidente hanno fatto fiasco ... Allora altre istituzioni degli Stati Uniti sono costrette a farsi avanti, assumendosi un ruolo più ampio, perché il presidente non è all’altezza del compito; occorre quindi che le istituzioni facciano quadrato.

"In Senato c’è un raggruppamento bipartitico a cui fanno anche riferimento altre forze, nel governo e dintorni. C’è gente, soprattutto ufficiali in congedo, che è capace di assolvere ad incarichi di responsabilità dove occorre per far in modo che la missione vada a buon fine...

"Occorre però affrontare il problema come se si trattasse di una guerra. Gli alti ufficiali, in servizio o in congedo, hanno un ruolo importante da svolgere perché sanno come si mobilitano seduta stante le risorse che occorrono per portare a termine la missione necessaria ... Sanno come si costruisce nel più rapido dei modi un campo e noi abbiamo bisogno di campi per i rifugiati. Sanno come si trasporta il numero maggiore di persone nel tempo più breve e noi abbiamo bisogno proprio di questo. Sono lì che aspettano e lo farebbero a solo titolo di onore! Per mettersi in moto, subito, aspettano solo un ordine."

L’intera trasmissione è disponibile sul sito www.larouchepac.com

http://www.movisol.org/ulse288.htm