L’indipendenza della Banca d’Italia fu sancita dall’allora ministro Guido Carli (anni ’80: il divorzio Tesoro-Banca d’Italia) per metterla in linea con gli altri istituti centrali europei. Ciò fece ricadere tutte le scelte di politica monetaria in capo al Governatore (precedentemente erano in capo al ministero).
L’Europa (come tale, come sistema politico o Banca Centrale Europea) non potrebbe comunque essere ritenuta responsabile (neanche politicamente) della situazione, anzi. Già da tempo sia la commissione che la BCE esprimevano preoccupazioni e ravvisavano infrazioni diverse riguardo alla chiusura (protezionistico-lobbistica) del sistema bancario italiano di fronte alle banche europee. L’ingresso di detti istituti renderebbe il sistema più concorrenziale e ridurrebbe il potere dei banchieri italiani.
Trichet nei giorni scorsi ha accusato Fazio di violazioni deontologiche per i regali ricevuti (sperando non emerga di peggio).
Lo stesso Governo è accusato dalla UE di una serie di violazioni in materia di concorrenza (energia, carburanti, commercio, albi professionali, televisioni) e aiuti di stato (particolarmente sui ricevitori digitali di Paolo Berlusconi per 200 mil. di euro).
Non è affatto l’Europa dei banchieri ad aver determinato certe scelte, ma il ’fascismo soft’ di Berlusconi. E’ questi, infatti, che sta concentrando tutte le risorse e il controllo dei settori strategici (come l’energia) e - in sostanza - il potere economico e politico nelle mani del Governo e delle sue lobbies, contravvenendo agli stessi principi dell’UE.
Ciao.
Concordo con l’articolo, solo un paio di note.
L’indipendenza della Banca d’Italia fu sancita dall’allora ministro Guido Carli (anni ’80: il divorzio Tesoro-Banca d’Italia) per metterla in linea con gli altri istituti centrali europei. Ciò fece ricadere tutte le scelte di politica monetaria in capo al Governatore (precedentemente erano in capo al ministero).
L’Europa (come tale, come sistema politico o Banca Centrale Europea) non potrebbe comunque essere ritenuta responsabile (neanche politicamente) della situazione, anzi. Già da tempo sia la commissione che la BCE esprimevano preoccupazioni e ravvisavano infrazioni diverse riguardo alla chiusura (protezionistico-lobbistica) del sistema bancario italiano di fronte alle banche europee. L’ingresso di detti istituti renderebbe il sistema più concorrenziale e ridurrebbe il potere dei banchieri italiani.
Trichet nei giorni scorsi ha accusato Fazio di violazioni deontologiche per i regali ricevuti (sperando non emerga di peggio).
Lo stesso Governo è accusato dalla UE di una serie di violazioni in materia di concorrenza (energia, carburanti, commercio, albi professionali, televisioni) e aiuti di stato (particolarmente sui ricevitori digitali di Paolo Berlusconi per 200 mil. di euro).
Non è affatto l’Europa dei banchieri ad aver determinato certe scelte, ma il ’fascismo soft’ di Berlusconi. E’ questi, infatti, che sta concentrando tutte le risorse e il controllo dei settori strategici (come l’energia) e - in sostanza - il potere economico e politico nelle mani del Governo e delle sue lobbies, contravvenendo agli stessi principi dell’UE.
Ciao e buon lavoro.
Paolo Debortoli
(paolo_debortoli@yahoo.com)