Home > ... > Forum 6305

> SPIONI

12 marzo 2006, 10:51

Le intercettazioni «Diremo che i giudici ci danno addosso» E se ci scopre la magistratura? «Faremo come al solito... La useremo come un altro cavallo di battaglia.
Infangare il candidato di centrosinistra Marrazzo? Nessun problema: «Gli facciamo la storia completa... Precedenti, telefoniche, bancarie... E se vogliono, ascoltiamo...».
Ma come facciamo a comunicare con i vertici di centrodestra della Regione Lazio? «Io faccio due squilli e mi vengono a prendere. La vigilanza che sta lì, rosica, perché non mi può chiedere niente».
E se ci scopre la magistratura? «Faremo come al solito... La useremo come un altro cavallo di battaglia: la magistratura se la piglia con i nostri esponenti».
Le intercettazioni mostrano come venivano commesse le intrusioni nella vita privata di alcuni avversari politici e di moltissimi comuni cittadini; come gli arrestati ricevevano ordini dai mandanti nel partito e nelle aziende; e come progettavano di difendersi dalle indagini giudiziarie. «Come al solito»: facendo credere che i pm in realtà «fanno politica».
«Tocca a Quo»
12 marzo 2005. Pierpaolo Pasqua informa Gaspare Gallo che oramai il risultato del lavoro compiuto su Qui (le firme false per escludere Alessandra Mussolini) è sui giornali, e discute di come proseguire. Pasqua: «Prendi il Corriere della Sera, leggi pagina 13». Gallo: «Ora me lo vado a prendere».
Pasqua: «Sta su tutti i giornali... per quanto riguarda Quo, tu poi fare qualche cosa?». «Quo» è il nome in codice dello sfidante di centrosinistra Piero Marrazzo.
Gallo: «Mi sto muovendo io».
Pasqua: «E che fai?».
Gallo: «Sta settimana gli faccio telefoniche e bancarie».
Pasqua: «Non puoi fare qualcosa sul passato?».
Gallo: «Sì».
Pasqua: «Titoli, anche titoli di studio».
Gallo: «Va bene».
Pasqua: «Banche dati».
Gallo: «Facciamo la storia completa va, precedenti».
Pasqua: «Tutto».
Gallo: « Segnalazioni».
Pasqua: «Magari uscissero ’ste cose qui... fra domani e dopodomani farò i sopralluoghi e gli chiederò se vogliono che mettiamo, che ascoltiamo...».
Due giorni dopo.
Gallo: «Incominciamo ad avere qualche informazione...».
Pasqua: «Calcola che pure su Quo... capito, cioè vale fino al... dopo non vale più niente».
Gallo: «Lo so che vale fino al... 5 giorni a settimana...».
Traduzione: dopo le elezioni del 3-4 aprile, il dossier su Marrazzo diventa inutile. Ma non manca un terzo obiettivo, rimasto senza nome.
Gallo: «E Qua?».
Pasqua: «Per ora, m’han detto di lasciar perdere, non gli sta dando fastidio...».
«Vedo Storace»
26 febbraio 2005. Pasqua e Gallo hanno appena parlato della «zozzata» da fare. Pasqua chiama la moglie Costanza.
Costanza: «Hai detto tutto a Gaspare?».
Pasqua: «Sì, gliel’ho detto».
Costanza: «E lui?».
Pasqua: «Ah beh... certo, ne eravamo usciti da sti giochi... adesso ci rientriamo con tutte le scarpe... tanto me lo dovevo aspettare da te prima o poi... Ecco che cosa m’ha detto».
Costanza: «Però ha capito il motivo, ha capito che non eri pazzo».
Pasqua: «Certo che ha capito, e c’è rimasto... Costà, io ora vado laddove le persone per entrare devono superare due o tre controlli, lasciare i documenti, mazzi e cazzi... io faccio due squilli a un numero che ho io, vengono giù e mi vengono a prendere. La vigilanza rosica perché non mi può chiedere niente, chi sei che vuoi... dove vai... niente. Stanno lì e rosicano, me devono aprire tutte le sbarre, perché se qualcuno gli alza il dito... oggi c’erano quattro persone in fila per parlare con Niccolò (Accame, ndr)».
Costanza: «E tu ce l’hai portato Gaspare?».
Pasqua: «Gli ho fatto fare la bonifica... poi alla fine ce l’ho portato, ho fatto un po’ di scena... gli ho fatto vedere un po’ di potere».
11 marzo 2005. Pasqua chiama la moglie e racconta, eccitato, il faccia a faccia con Storace. «Noi eravamo lì, arriva Storace, passa al tavolo, arriva a me, mi guarda e fa ‘‘uhm... uhmmm...’’».
Vittime dei pm 11 marzo 2005.
Sui giornali rimbalza la notizia dell’inchiesta sulle firme false.
Pasqua: «Se sapessero che le abbiamo proprio messe noi... In ogni caso non ci sono problemi, la questione è depenalizzata, quindi faremo la solita cosa... ne faremo un altro cavallo di battaglia... la magistratura se la piglia con i nostri esponenti, eh... i nostri esponenti che controllano... noi controlliamo il corretto svolgimento democratico delle cose e voi ci date addosso eh... la gireranno così...».
P. B.
Bi. Mars.
Dal Corriere