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11 giugno 2006, 08:59

Bowling For The American Dream
di Adriano Marenco

La palla di cannone da bowling
Puntata alla tempia del sogno americano
Ecchedice
Strike!
We Are Columbine!
Se sei un fallito adesso lo sarai per sempre.

IN GOD WE TRUST
Sta stampato a lettere e rilievo
Sulla fronte di dio
1 $
e la National Rifle Association
in pompa magna
raccontata dalla faccia da star magnanima
metteinscena lobby
dell’American Way of Life.
La Faccia Giusta per la Home of the Brave

Tutt’intorno un vecchio film di Charlton Heston in cui marcire.

Negli USA l’uomo nero affoga i figli gonfi di salute del sogno Americano.
In Italia l’albanese affoga in piscina i figli sani del nordest italiano.
E poi magari vai a scoprire che ad affogare i nostri figli biondi e castani
sono state le mamme stesse strafatte di telenovele&telepromozioni.

Noi siamo L’America sana e dobbiamo proteggerci dobbiamo proteggere la nostra famiglia la nostra famiglia la nostra famiglia e perciò ci rinchiudiamo sempre di più dentro serrature dentro serrature dentro serrature dentro recinti armati con Dio fino ai denti come cowboys circondati da indiani e dobbiamo comprare comprare comprare e infilarci nelle nostre ville bunker a beverly hills almeno chi se le può permettere.

E’ andata di lusso c’è una nuova paura da raccontare.
Le Torri.
Fissate
per ore
grazie al Peep-Show integrale
live\evil\e stupore.

Ripartiti a tappeto.
La borsa cade
ma lei non crolla.
Presto come una molla
rimbalzerà in aria

La macchina da presa racconta cosa c’è dietro le facce di sorrisi imbiancati cosa c’è dietro i costumi da lap dance che imbracciano mitragliatori colla faccia di chi succhia un cazzo magari è il tuo se spari col mio fucile magari la mia bella faccia da uomo ricco e riuscito di mezzaetà sarà la tua se ti proteggi dall’uomo nero dall’uomo cogli occhi arabi dall’uomo giallo dall’uomo mosquito col mio fucile. Racconta un capitalismo spietato che è un dio spietato.

La macchina da presa racconta la verità seguendo la massa traballante che riempe lo schermo di Michael Moore.

Con Cristo arrestato da un’embolia
che paralizza le arterie ed ogni via.
Usato
come un mulo dentro un mulino incatenato ad una macina
con la dentiera che mastica e macina
e sminuzza e sputa via.
E la carità a volte buona
come stuzzicadenti dell’anima
per disincastrare i residui dalle ruote.

Come quando esplode l’esercito di proiettili da caccia grossa alla paura.
Paura fabbricata in un mulino
che ha bisogno della guerra come del pane.

La macchina da presa racconta le facce racconta le schiene racconta i fori dei proiettili da supermercato racconta la faccia di una donna che lavora a un milione di miglia da casa per vivere nel welfare e lavorare secondo il colore di pelle che si può permettere
luca di questo mondo:

..
viviana