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> Giampaolo Pansa: il grande bugiardo

18 ottobre 2006, 15:37

Ma per favore non diciamo cazzate.

La Resistenza, così come la seconda guerra mondiale, a scuola il più delle volte non si studia proprio .....

La Resistenza fu una sacrosanta guerra civile, contro i tedeschi ma anche contro i fascisti italiani che, quanto a stragi, non furono da meno dei nazi .....si sono tenuti nascosti per mezzo secolo ( il famoso "armadio della vergogna" al Tribunale militare di Roma) gli atti sulle stragi naziste per tenere nascosto il fatto che vi avevano avuto un ruolo da protagonisti le SS italiane, gente poi riciclata a vario titolo nel dopoguerra nella polizia, nell’esercito, nella politica e non solo nella politica neofascista .....

Come tutte le guerre, e ancora di più come tutte le guerre civili, non si trattò di "un pranzo di gala" e certamente infamie ed atrocità avvennero da entrambe le parti.

E sicuramente, da questo punto di vista, non scherzarono nemmeno i partigiani non comunisti.

Cossiga, certo non sospettabile di simpatie comuniste, racconta alcune imprese di Edgardo Sogno, partigiano monarchico legato ai servizi segreti inglesi, che non hanno nulla da invidiare ad alcuni dei misfatti descritti da Pansa.

Vogliamo poi parlare dei bombardamenti indiscriminati compiuti in Italia dagli americani, alcuni, vedi San Lorenzo 1943, del tutto inutili ai fini strategici ? E di Dresda e di Hiroshima vogliamo dire niente ?

Quindi il problema non è "morale". Il problema è chi, in quella guerra civile, e in generale in quella guerra mondiale, avesse storicamente ragione e chi avesse torto ; e non credo che nessuno possa oggi seriamente avere qualche dubbio al riguardo .....

Nè la distinzione tra partigiani "buoni" e partigiani "cattivi" può essere fatta soltanto sulle opinioni politiche. Innanzitutto perchè la stragrande maggioranza dei partigiani non aveva alcuna precisa appartenenza politica e perchè molti si arruolarono nel primo gruppo che avevano incontrato sulle montagne ....molti partigiani avevano esclusivamente una impostazione militare e non politica ( soprattutto le migliaia di soldati sbandati dopo l’8 settembre) ... e spesso gruppi diversissimi politicamente cooperavano tranquillamente sul territorio.

Il più grande attentato antitedesco, compiuto nel gennaio 1944 in provincia di Roma ( due treni nazisti saltati, circa 400 soldati tedeschi morti ), fu ad esempio compiuto congiuntamente da comunisti del Pci, comunisti di Bandiera Rossa ( che nemmeno aderivano al CLN), partigiani azionisti e militari monarchici.

L’ esplosivo per l’azione romana di Via Rasella, compiuta dai Gap del Pci, era stato fornito addirittura dai carabinieri rimasti fedeli al Re che vivevano in clandestinità a Roma, protetti e foraggiati dai comunisti ai quali in cambio fornivano armi ed esplosivi trafugati dalle caserme.

Quindi, facciamola finita con queste polemiche strumentali, il cui evidente obiettivo riguarda la politica politicante dell’oggi e non certo la ricostruzione storica.

Torno a ripeterlo, non ho mai condiviso l’agiografia della Resistenza fatta da Pci, Dc e Psi per alcuni decenni, la stessa strumentale negazione che si trattasse di una guerra civile, il tentativo di trasformare tutto in "unità nazionale contro lo straniero" come del resto era già stato fatto per il Risorgimento.

Ma, una volta detto questo, non posso fare a meno di notare come tutti i neorevisionisti ( Pansa, Telese, Provvisionato, per citare solo i più noti) siano tutti, a vario titolo, dipendenti ultrapagati del Cavalier Berluskoni.

Sarà un caso ?

Keoma