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La coerenza e l’intransigenza di un partito rivoluzionario e internazionalista

10 luglio 2007, 17:21

Effettivamente, Ferrando è proprio un ballista: ha arruolato a forza l’inconsapevole Lucio Manisco (costringendolo a smentire pubblicamente la sua millantata militanza nel PCL), si inventa consiglieri comunali e docenti universitari iscritti al PCL (ma si guarda bene dal farne i nomi), farnetica di migliaia di iscritti e di sedi in tutte le città principali, quando non hanno sedi nè a Roma, nè a Firenze o Napoli, per non parlare di Venezia, Perugia, Cagliari, Palermo ed altre città "minori" e, riguardo gli iscritti, non c’è verso di conoscerne il numero, dopo l’espulsione della quasi totalità della sezione romana (la più numerosa), delle sezioni dell’Umbria e del Veneto e l’uscita di altri compagni dalla calabria e da altre regioni.
La sola cosa che mi chiedo è come mai un simile personaggio continui ad essere accreditato dalla stampa come un interlocutore importante e mi viene il dubbio che qualcuno voglia far pensare che la sola alternativa alla deriva governista del PRC e della sinistra "radicale" sia quella pagliacciata del PCL, il che fa venire voglia di restare in Rifondazione o trasferirsi in campagna. Io spero che a sinistra venga fuori qualcos’altro. Ciao a tutti.