20 febbraio 2010, 23:34, di contro il populismo penale
Quella di Trasibulo, il capo dei guerriglieri democratici ateniesi che mise fine al governo dei Trenta tiranni con una sanguinosa guerra civile nel 403 ac anche se non è la prima amnistia della storia, sicuramente è la misura di clemenza che gli storici richiamano con maggiore frequenza. “Non serbare rancore per il male subito“ era il giuramento che obbligava le fazioni contrapposte.
Non vi è nessuna amnesia come è stato scritto. L’amnistia è oblio penale non dimenticanza dei fatti storici. L’esatto contrario di quanto è avvenuto in Italia dove l’oblio penale è stato sostituito dall’oblio dei fatti sociali e
alla memoria storica è stata sovrapposta la memoria giudiziaria con tanto di narrazioni penitenziali e riti purificatori.
L’ipertrofia penale, il mito dell’azione giudiziaria hanno ucciso la coscienza civile e politica passivizzando l’autonomia dei gruppi sociali e così i “testimoni”, cioè i parassiti e i meschini che restano sempre alla finestra mentre la storia passa per le strade, hanno preso il posto dei soggetti attivi, degli attori. Il rancore, il livore hanno rimpiazzato progetti e speranze. Il ranconto dei pentiti si è fatto storia dei vincitori.
Quella di Trasibulo, il capo dei guerriglieri democratici ateniesi che mise fine al governo dei Trenta tiranni con una sanguinosa guerra civile nel 403 ac anche se non è la prima amnistia della storia, sicuramente è la misura di clemenza che gli storici richiamano con maggiore frequenza. “Non serbare rancore per il male subito“ era il giuramento che obbligava le fazioni contrapposte.
Non vi è nessuna amnesia come è stato scritto. L’amnistia è oblio penale non dimenticanza dei fatti storici. L’esatto contrario di quanto è avvenuto in Italia dove l’oblio penale è stato sostituito dall’oblio dei fatti sociali e
alla memoria storica è stata sovrapposta la memoria giudiziaria con tanto di narrazioni penitenziali e riti purificatori.
L’ipertrofia penale, il mito dell’azione giudiziaria hanno ucciso la coscienza civile e politica passivizzando l’autonomia dei gruppi sociali e così i “testimoni”, cioè i parassiti e i meschini che restano sempre alla finestra mentre la storia passa per le strade, hanno preso il posto dei soggetti attivi, degli attori. Il rancore, il livore hanno rimpiazzato progetti e speranze. Il ranconto dei pentiti si è fatto storia dei vincitori.