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1978 FAUSTO E IAIO, UN DELITTO ANCORA IMPUNITO

16 marzo 2010, 10:10

"Che vi fossero Mario Corsi, Bracci e Zappavigna è altrettanto confermato"

Perchè radisol cosa cazzo ha detto ?

La verità vera è che radisol ha ragione da vendere, a forza di inseguire teoremi sempre più complessi ed onnicomprensivi, la verità finisce per allontanarsi e non per avvicinarsi.

E quantomeno mi sembra improbabile che apparati dello stato conoscessero con esattezza l’ubicazione del covo Br in Via Montenevoso e, invece di fare irruzione ed arrestare i brigatisti, abbiano voluto mandare loro un ipotetico segnale con l’uccisione in quella via dei due compagni del Leoncavallo.

E per quanto i mandanti romani della Magliana fossero culo e camicia anche con i servizi mi sembra altrettanto improbabile che ad una banda di scagnozzi da strada come loro potesse essere affidato un segreto di stato così esplosivo.

Poi certo, in assoluto, nella storia recente italiana devo ammettere che non si può escludere nulla.

Ma se ci si fosse attenuti ai fatti sicuri ed incontestabili, cioè che gli attentatori erano sicuramente romani, che la presenza ingiustificabile a Milano di due o tre noti fascisti era cosa certissima, che sono almeno 6 i "collaboratori di giustizia" che indicano in Abbruciati e Turatello i mandanti del duplice omicidio e che il gruppo di Prati-Balduina di Carminati e c. lavorava, come dimostrato da altre inchieste su altri fatti, nel 1978 come sicari a pagamento proprio per Abbruciati, senza inseguire fantasiose supposizioni e fanfaluche, forse la verità e la giustizia su Fausto e Iaio sarebbe stata già raggiunta.

Raf