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> CESARE BATTISTI: LETTERA APERTA AGLI ITALIANI E AI FRANCESI

3 aprile 2004, 16:20

Il nostro destino è notoriamente baro. Pensare che alla fine c’è persino la morte. Il paradosso dei "rifugiati" in Francia è duplice. Ascolto persone invocare la pietà dovuta ai vinti. Non glie la concedo in quanto una guerra vera non c’era. Sono arrabbiato quanto le autentiche vittime . Il terrorismo italiano è stato o no? Se non c’è stato perché invocare la pietà dei vinti? Di chi devo avere pietà io? Ricompare l’individuo quando ci si scopre possibili vittime?
Quello che potrebbe capitare a Cesare Battisti non è giusto per una quantità di ragioni che altri spiegano meglio di me. Tante sono le cose ingiuste contro cui lottare, tanti gli individui da difendere. A Cesare battisti auguro di continuare ad avere il coraggio dell’onestà che credo di riconoscere in lui, il che per me significa avere espiato (anche io ho fatto degli errori, non conosco quelli degli altri e certo non ne sono giudice!) - continuare dunque ad avere coraggio - che è non avere paura- è quel che auguro a Cesare Battisti: per potere lottare serenamente all’edificazione di un mondo migliore.

fedepasta