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Ecco una selezione delle lettere arrivate dopo l’articolo di Vittorio Zucconi. Per motivi di spazio, non è stato possibile pubblicarle tutte
Bisogna uscire dal torpore mediatico
Grazie Vittorio per quanto ha scritto a proposito degli Italiani fuori dall’Italia! Le racconto un fatterello accaduto qui a Ginevra a un incontro informativo sulle elezioni. Erano presenti quattro esponenti: SS Pasini per la Lega, Micheloni per l’Unione, Cascioli per Cdl, D’Aurio per Italia dei valori. Allorché, incautamente, il Cdl, eseguendo probabilmente ordini ricevuti, ha annunciato che l’Italia era più rispettata nel mondo da quando era governata dalla Cdl, come una sola voce, la sala gli ha risposto "risparmiateci queste frottole, semmai servitele agli Italiani residenti in Italia!!"
Detto questo, vorrei ora parlarle di un altro articolo che lessi un po’ più di 20 anni fa e che non ho mai dimenticato. Citava una personalità giapponese che aveva asserito, né più né meno, che "gli italiani sono stupidi". Fui profondamente ferito da questo fatto, e le ragioni, Lei che vive all’estero, le indovina senz’altro; ma oggi, vedendo quello che è uscito dalle urne (per carità, mi va bene lo stesso!) sono io che mi chiedo se quel giapponese non avesse, almeno in parte, ragione.
Come è possibile che metà di questo popolo abbia votato una persona che: ha letteralmente screditato l’Italia, ha affossato la sua medio piccola industria, è capace di mentire come mai ho visto fare, sta dissanguando gli enti locali, sostiene le cose più assurde con il sorriso e l’arroganza tipica di chi si sente "in una botte di ferro", che ha operato fin dal ’94 sempre e solo mirando ai suoi interessi, si è comportato con i giornalisti esattamente come quei regimi (giustamente in via di estinzione) che dice di combattere (Cervantes lo citerebbe senz’altro per plagio) è pronto a servirsi di tutto e tutti pur di raggiungere i suoi fini (va a votare con la mammmmma!!!) e, ciliegina etc., al momento di effettuare un controllo severo sull’applicazione del cambio euro, ha permesso gli abusi più vergognosi che sono soli responsabili della caduta dei consumi.
Perché, dunque, una persona così ha mezza Italia dietro di sé?? Perché gli italiani, che non possono non aver notato che il caffé si paga 0.80 Euro, vale a dire le 1600 lire di prima, e tutto il resto invece moltiplicato per due (per intenderci il piatto di spaghetti prima 5000 lire = 5 Euro adesso), non reagiscono? Ci tengo a dire che a me potrebbe anche andare bene se si tratta di livellare il costo della vita ai paesi del nord; ma allora perché i salari sono stati tradotti rispettando scrupolosamente il coefficiente?? Che gli italiani scendano in piazza in 5 milioni contro la guerra in Iraq è una cosa bellissima, ma perché poi si fanno "fregare" dal loro amico albergatore, dal loro pizzicagnolo, dal loro meccanico, dal loro idraulico, dal loro sarto etc.? Sono forse influenzati dalla sindrome di "ex miserabile o ex morto di fame o ex emigrante?
Tempo fa un lettore di Repubblica che era stato in vacanza in Germania e avendo notato costi inferiori all’Italia, scrisse al giornale parlando di questo e concluse il suo scritto dicendo all’incirca così: "Noi non siamo più ricchi, siamo forse solo più coglioni!!". Vede Signor Vittorio, ho proprio paura che sia vero, ma i coglioni non sono dalla parte che diceva il Cavaliere!
Spero proprio che questo nuovo governo saprà risvegliare la metà di questi Italiani intrappolati dal torpore mediatico che plana su di loro, penso che sia la primissima urgenza, bisogna farlo, bisogna pure insegnare a tutti gli italiani a chiedere dei conti ai propri eletti, vorrei anche che la si smettesse con l’onorevole che precede il nome dei nostri politici, l’onore, per quel che mi riguarda, si conquista con l’operato, non attraverso un ruolo attribuito! La saluto con stima, vorrei veramente che mi aiutasse a capire meglio gli italiani d’Italia, per questo la ringrazio.
Alfio Bravaccini (Ginevra)
Grazie
Ai votanti italiani all’estero:
grazie, grazie, grazie.
L’Italia ci manca tutti i giorni, ma...
Gentile dr Zucconi, volevo ringraziarla per aver saputo interpretare cosi bene la posizione di buona parte di noi italiani all’estero. Io e mio marito siamo due dei tanti ricercatori fuggiti dal nostro paese per mancanza di trattamento dignitoso e per creare una vita migliore per noi e i nostri figli. L’Italia ci manca tutti i giorni, ma non ci mancano tutte le cose negative che lei ha così bene descritto e che alcune volte ci fanno vergognare. Bisognerebbe portare tutti gli italiani all’estero per un po’ per fargli vedere il loro Paese dall’esterno e giudicarlo da lontano, credo che capirebbero molte cose! Ancora complimenti e buon lavoro!
Carla Montanelli
Orgogliosi
Carissimo Vittorio Zucconi, volevo ringraziarla per il bellissimo articolo che ho letto su Repubblica.it "Save private Prodi". È inutile dire che essere stati la ragione del bel ribaltone al senato, soprattutto grazie ad una legge fatta dal "vecchio" governo, ha provocato una gioia sottile come non provavo da tempo. Qui c’è una piccola comunità di italiani che stavano seguendo con ansia lo spoglio dei risultati e a spoglio ultimato ci siamo sentiti veramente bene e soprattutto orgogliosi di aver contribuito fattivamente alla politica del nostro Paese. Come dice lei sarà stata la scelta giusta o no, questo lo sapremo con il tempo; per il momento ci basta pensare che il nostro paese non è più rappresentato in modo arrogante ed imbarazzante. Dal canto mio mi goderò questo piccolo momento di gloria in attesa di vedere cosa Prodi & company saranno in grado di fare. Un saluto,
Fabio Urbani
Un voto tornato indietro come un boomerang
Salve direttore, innanzi tutto vorrei che qualcuno dica a Mr. B. che ha perso le elezioni, se non lo fa nessuno lo faccio io: "Silvio hai perso !!!!!", anche se tanto lui e la sua combriccola non lo ammetteranno mai. Poi vorrei chiederle una cosa, secondo lei com’è possibile che un leader che ha ridicolizzato l’Italia nel mondo e portato il paese sull’orlo del baratro economico/sociale con nefaste ripercussione sulle classi più deboli possa ancora avere il maggior partito del paese e guidare
una coalizione che ha perso le politiche 2006 per il rotto della cuffia (soprattutto grazie al voto degli italiani all’estero che GLI È TORNATO INDIETRO COME UN BOOMERANG :-) )? Sinceramente non credevo che si arrivasse a questo misero scarto di voti tra le due coalizioni, perciò mi sorge un dubbio o metà degli italiani sono miliardari e devono difendere enormi patrimoni o sono completamente dementi. Lei per quale delle due ipotesi opterebbe?
Un uomo davvero pericoloso
Gentile direttore adesso con questa storia dei brogli inizio seriamente a preoccuparmi. Adesso è il momento di aiutarci, fateci capire: voi che fate informazione vi prego state addosso alla verità come mai avete fatto in tutti questi anni. Quest’uomo è davvero pericoloso, quello che si può aprire dopo una dichiarazione del genere fa troppa paura.
Arianna
Idioti?
Un ringraziamento per il suo articolo e per l’esatta descrizione dello stato d’animo di noi poveri "idioti" italiani residenti in Inghilterra.
Samantha e Federico
Rai International, trasmissioni preconfezionate
Anche io posso testimoniarle il disgusto che provato assistendo, a Fremantle - West australia - alle 07.30 del mattino alle trasmissioni di Rai International: notizie ’’preconfezionate’’ che danno un’immagine di una Italia del tutto irreale con il taglio sistematico dei fatti di cronaca riportati da Rai TG1. Mi sono sentito realmente offeso dalla censura di fatti riportati da TG1, come se fosse Al Jazhira! Meno male che con internet riuscivo ad avere notizie normali collegandomi su Repubblica.it o su Corriere.it, ma posso assicurarle che buona parte dei residenti, costituita da anziani emigrati, non utilizza ancora internet e sfortunatamente i quotidiani di cui sopra non sono reperibili, in quella cittadina di 120,000 abitanti.
Uniche notizie concernenti l’italia, nel periodo gennaio febbraio u. s. ampiamente riportati con malcelato sarcasmo fu la notizia che Berlusconi si era autodefinito ’’as Napoleon’’... Confermandole l’apprezzamento per l’articolo voglia gradire distinti saluti.
Stefano Gallo
Il signor B
Mi dice se il signor B se ne andrà senza che si debbano mandare i carri armati a prelevarlo? Io penso che B si renda conto che fuori da potere stavolta sarà FUORI per davvero... Sono uno degli italiani all’estero di cui parla lei nell’articolo..
A. Barberis (Londra)
Abbiamo evitato il ripetersi di un’altra umiliazione
"È toccato ancora una volta alla gente venuta dal mare il compito di salvare, se non la democrazia, almeno la faccia dell’Italia."
Caro Direttore, non immagina con quanta tristezza, delusione ed incredulità ("come ti sei ridotto") sia andato a dormire lunedì sera. Non potevo credere che l’Italia avesse ancora una volta votato con la pancia e non, se non proprio col cuore, almeno con la testa.
Non volevo credere che ancora una volta il mio Paese avesse scelto di delegare le proprie responsabilità agli irresponsabili, di affidare il proprio futuro a chi ha un incerto passato. Ma men che meno può immaginare con quanta gioia abbia appreso che solo grazie al mio, al suo, al nostro voto di italiani all’estero si sia evitato di infliggere alla nostra Patria il ripetersi di questa umiliazione. Con gratitudine,
Paolo Bertolo (Winterthur, Svizzera)
Occhio!
Prezado Zucconi, la ringrazio per il bell’articolo che rappresenta degnamente chi come me (non ho dottorato, solo lavoro sodo) viva da anni lontano dalla terra che ancora ama (la terra, ma non chi l’occupa indegnamente). Ma leggendo le ultime news cresce una grande preoccupazione. Quello lì, sì, proprio il ducetto, sta già mettendo le mani avanti per giustificare il piú grande ribaltone (questo vero) della storia democratica. Occhio che tra pochi giorni "dimostrerà" di aver vinto, giustificando un bel golpe bianco, certo che, dopo qualche giorno di contestazioni, tutto tornerà come un mesetto fa.
Occhio per favore. Ho paura. Un abbraccio,
Mauro (El Salvador)
Un cervello in fuga
Gentilissimo Dr Zucconi, ho letto con grande interesse il suo pezzo a commento delle elezioni pubblicato su Repubblica. Eccomi qua: una degli emigrati italiani, nuova generazione, che lei così bene ha raffigurato. Un cervello in fuga, una lettrice quotidiana di Repubblica on line, un’ammiratrice di Ballarò, una critica di Vespa, ed una persona che ha votato dall’Estero. Mi congratulo con lei per il perfetto ritratto che lei ha delineato riguardo a noi emigrati negli States che sicuramente non ubbidisce agli stereotipi americani che descrivono le donne italiane vestite di nero, sovrappeso, che cucinano spaghetti con le polpette.
Siamo lieti che la nostra voce si sia fatta sentire ed abbia anche influenzato in modo così determinante le elezioni in Italia. Grazie ancora per il bell’articolo che non esiterò a far circolare nella comunità italiana e non di San Diego.
Mara Gerloni
Difficile anche essere italiani all’estero
La volevo ringraziare per aver dato voce con il suo articolo a tutti quelli che come me dall’Italia sono costretti ad andarsene. Tutti quelli che come me ogni mattina devono, o forse dovrei dire dovevano, subire l’annuncio dell’ennesima trovata del "vostro Primo Ministro" da parte del collega che si interessa di politica estera. Tutti quelli per cui non solo era difficile rimanere in Italia ma era diventato difficile anche essere italiani all’estero
Barbara
Basta con i luoghi comuni
Signor Zucconi, complimenti! Ho letto stamattina il suo pezzo, e dato che ridevo e facevo commenti ad alta voce l’ho tradotto in simultanea a mio marito (glielo avevo detto che mi sono sposata?). Finalmente qualcuno che dice come stanno le cose; proprio domenica il TG2 aveva mandato grazie a quel pinocchietto del loro corrispondente da NY il solito servizio sugli italiani di Little Italy... 4 signori al bar dell’angolo che parlavano dell’Italia dei tempi che furono... che tristezza...
Il suo articolo mi è sembrato anche uno sfogo, finalmente ha buttato fuori tanta rabbia ed amarezza... Non sono soddisfattissima, tanti hanno votato ancora per Berlusconi... per fortuna però siamo riusciti a mandarlo a casa (peccato che non l’abbia ancora capito... o che non voglia capirlo). Ok, passo e chiudo... complimenti ancora.
Cristina
Abbiamo salvato l’Italia
Sono emigrato in Germania dal 1970... avevo appena 17 anni. Ho abbandonato gli studi in "seminario" perché il solo futuro era quello del calcio nel sedere... ed io 68enne rivoluzionario ho preferito l’esilio volontario. Sono un operaio... integrato... ho fatto tutte le lotte per i diritti dei lavoratori e degli emigrati. Non ho mai smesso di occuparmi dell’Italia e dei problemi italiani... perché lì ho investito i miei pochi risparmi. Sono pienamente d’accordo con la tua lettera (scusa il tu)...
Mi sono fatto a pezzi per raccogliere voti per la sinistra perché ho sempre saputo che nella democrazia anche un solo voto può essere decisivo. Questo deve servire da lezione ai signori della Lega ed ai tanti Berlusconi. NOI EMIGRATI ABBIAMO SALVATO L’ITALIA.
Isidoro Bovino
Mi sbagliavo sul conto di tanti immigrati
Gent. Sig. Zucconi, ho molto apprezzato il suo articolo, che spero sia letto da molti in Italia. Anch’io ho votato dall’estero (Canada) e devo ammettere che son rimasto sorpreso dai risultati; evidentemente mi sbagliavo pure io sul conto di molti immigrati. Mi ha fatto un bell’effetto sentire alla radio che siamo stati noi a "salvare Prodi". Cordiali saluti,
Giancarlo Rizzo (Victoria, BC, Canada)
Impariamo a non dire che tutto va male
Avrei migliaia di cose da scriverLe, però mi rendo conto che la tedierei. Una cosa chiedo a Lei e a coloro che non la pensano come me: non insegnatemi ciò che è moralmente giusto, quali siano i libri, i giornali (erano anni che non venivo insultato per il quotidiano acquistato in edicola - Padova la settimana scorsa), le riviste che devo leggere, i film che devo vedere, etc etc. vorrei continuare a pensare e dare un giudizio con la mia testa.
A furia di dire che tutto è marcio, tutto è come un guano mefitico, tutto è a rischio dittatura, o peggio che già regna la dittatura. Non credo che si faccia un bel servizio al nostro paese. Una mia parente che vive in North Carolina, democratica, critica Bush, anche aspramente, però non dice che vive in una nazione tipo il Cile o l’Argentina dei colonnelli. Mi scuso, ringrazio per la Sua pazienza nell’avermi letto sin qui. Con rinnovata stima,
Daniele Pessa
I mandolini di un’Italia ormai dimenticata
La ringrazio per le sue parole che condivido pienamente. Dal 1965 in Germania ho sofferto i primi tempi per l’insofferenza generale dei tedeschi per tutto ciò fosse italiano. Negli ultimi tempi mi sono vergognata profondamente degli atteggiamenti di Berlusconi che ha riportato viva l’immagine assurda dei mandolini di una Italia ormai dimenticata. Appoggio completamente il suo giudizio sui consolati e sul resto. Grazie,
Mirella
(13 aprile 2006)