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farneticazioni vescovili

Publie le martedì 10 agosto 2010 par Open-Publishing
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  farneticazioni vescovili –
di Paolo De Gregorio, 10 agosto 2010

Ieri il vescovo di Otranto dava il via alla sua personale, subdola, ignorante, campagna elettorale contro Nichi Vendola, definendolo omosessuale e quindi perverso e malato. Oggi abbiamo il vescovo ausiliario di Salisburgo, Andreas Laun, che, a proposito della tragedia dei 21 morti durante il raduno giovanile denominato “Love Parade”, scrive: “la love parade e la partecipazione ad essa costituiscono una sorta di ribellione contro la Creazione e contro l’ordine divino, è un fatto naturale che Dio punisca, e non è cattolico pensare il contrario”.

Nella mente malata di questo vescovo tedesco, Dio viene immaginato come un sadico e rancoroso assassino che punisce con la morte dei giovani inclini a costumi sessuali liberi e piacevoli, un Dio che invece lascerebbe impuniti i fabbricanti di armi, i mafiosi, i guerrafondai, gli inquinatori, gli stupratori, i pedofili, i ladri, gli sfruttatori, e via contando.
Se la Chiesa fosse una cosa seria caccerebbe questo vescovo per eresia, in quanto egli immagina una figura divina che invece è la fotocopia del suo personale modo di pensare, del suo smarrimento nel vedere che i giovani se ne strafregano degli obblighi sessuofobici che la chiesa gli vorrebbe imporre, e, se potesse si vendicherebbe incenerendoli.

Ma non dobbiamo buttarla sul ridere, perché la chiesa, nel suo complesso, è un formidabile aiuto alle destre ed alle classi dominanti. Negli USA per gli evangelici i marines sono “legionari di Cristo”, l’alluvione che colpì New Orleans fu giudicata una punizione divina per i costumi sessuali troppo liberi di quella popolazione. La “cultura” che queste posizioni contribuiscono a diffondere è socialmente ottusa, violenta, vendicativa, e quindi il contrario di ogni pensiero razionale, pacifista, scientifico.
I preti e le destre hanno bisogno, per poter continuare ad esistere, di fabbricare soggetti infelici, rancorosi, violenti, dogmatici, ottusi, ignoranti, spacciando per “verità” le invenzioni più adatte al momento e condendo il tutto con la favola dell’amore universale e del lieto fine in paradiso.

Le religioni sono pericolose per il nostro futuro sulla terra. Quella cristiana e quella islamica raggiungono oltre due miliardi di persone e sono unite nel rendere impossibile fra queste genti una qualsiasi, razionale, campagna di controllo delle nascite attraverso i mezzi ordinari della contraccezione,gratuita, per tutte le donne.
Ai preti di tutte le risme non importa sapere che impedire la contraccezione significa far morire di fame, diffondere l’AIDS, rendere sovraffollati paesi che poi si desertificano. Ai preti non interessa la sostenibilità ambientale, non interessa che diminuiscano le risorse alimentari e di acqua, e così facendo sono essi che decidono della vita e della morte del creato.
Non sottovalutiamo il potere nefasto che hanno i preti, il nostro futuro dipende molto dalla riduzione della loro influenza, e invito tutti a lavorare in questa direzione senza perdonargli nulla.
Paolo De Gregorio

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