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> IL VARCO

5 febbraio 2006, 21:54

cara Doriana,
com’è difficile uscire dal silenzio. E credere che le nostre parole avranno un peso e un senso, poter essere "interlocutori".
"Io sono una barca che anéla il mare eppur lo teme..." (lapide di Spoon River)
Come uscire dal silenzio e fare breccia, sentirci parte di una Comunità, come uscire
dalla nostra torre d’avorio (?) se già sappiamo che già la speranza del sabato del villaggio
verrà delusa e che "diman tristezza e noia recheran l’ore .. "
E un’altra domenica sarà passata e tutto sarà restato come prima ...
"La chair est triste, hélas, et j’ai lu tous le livres..." (Mallarmé)

Un presocratico, credo Democrito, si attendeva che ogni tanto il corso degli eventi
sempre uguali e prevedibili (la traiettoria degli atomi) potesse estemporaneamente essere
deviato da una variabile non prevista, da un atomo originale che assumeva un percorso
e una direzione fuori dagli schemi, ossìa compiva un Klinàmen, una deviazione inattesa che
scombinava le certezze e le abitudini precedenti. C’è speranza nel klinàmen.

Un caro saluto,
Vittorio