Cercare la verità? Anche dopo 25 anni? SEMPRE. Anche se più il tempo passa e più è difficile avvicinarsi alla realtà dei fatti di quel tragico 2 agosto di 25 anni fa, è doveroso per Amore di giustizia, Amore di verità e soprattutto per Rispetto al dolore di quelle 85 vite spezzate.
Il problema, come 25 anni fa, è dove cercare questa verità. E’ giusto accontentarsi di una verità "comoda", politica, che accontenta un pò tutti? NO! Con la definitiva sentenza di colpevolezza dei NAR Fioravanti e Mambro si è scelta la strada più corta e accomodante per tutti, o quasi: ai parenti, amici delle vittime, a chi insegue sempre la verità e la giustizia non può bastare quella sentenza, figlia di un processo dove troppo spesso prove concrete non sono neanche state prese in considerazione e si sono dati per certi molti vaneggiamenti riferiti, poi smentiti, poi ancora ritrattati e così via, per cercare di dare un senso, palesemente forzato, a un atto d’accusa che di sensato ha ben poco. Paradossale è la richiesta di verità sul coinvolgimento dello stato, per mezzo dei servizi, accettando questa sentenza che proprio gli stessi servizi hanno contribuito a creare, nascondendo e proteggendo chi ha fatto il loro gioco in cambio di una nuova vita. Purtroppo questa sentenza va bene anche a chi la giustizia e la verità dice di amarle, ovvero la sinistra: troppo comodo fa un verdetto di colpevolezza contro due "mostri fascisti" e quindi perchè cercare la verità? Perchè indagare troppo a fondo? Forse perchè le piste più credibili e più vicine alla verità portano tutte troppo vicino a quel medio oriente così simile politicamente alla stessa sinistra, che lo vuole sempre vittima dell’occidente e mai per quello che si è troppo spesso, oggi più che mai, rivelato: stragista e guerrafondaio (vedi la jihad).
In conclusione la verità su Bologna, se davvero la si vuole trovare, va cercata negli avvenimenti internazionali di quel tragico 1980... un suggerimento? Ustica, Libia, un mig caduto in calabria, Carlos e, si certo, ancora loro: i famigerati servizi italiani.
GIUSTIZIA E LIBERTA’
Cercare la verità? Anche dopo 25 anni? SEMPRE. Anche se più il tempo passa e più è difficile avvicinarsi alla realtà dei fatti di quel tragico 2 agosto di 25 anni fa, è doveroso per Amore di giustizia, Amore di verità e soprattutto per Rispetto al dolore di quelle 85 vite spezzate.
Il problema, come 25 anni fa, è dove cercare questa verità. E’ giusto accontentarsi di una verità "comoda", politica, che accontenta un pò tutti? NO! Con la definitiva sentenza di colpevolezza dei NAR Fioravanti e Mambro si è scelta la strada più corta e accomodante per tutti, o quasi: ai parenti, amici delle vittime, a chi insegue sempre la verità e la giustizia non può bastare quella sentenza, figlia di un processo dove troppo spesso prove concrete non sono neanche state prese in considerazione e si sono dati per certi molti vaneggiamenti riferiti, poi smentiti, poi ancora ritrattati e così via, per cercare di dare un senso, palesemente forzato, a un atto d’accusa che di sensato ha ben poco. Paradossale è la richiesta di verità sul coinvolgimento dello stato, per mezzo dei servizi, accettando questa sentenza che proprio gli stessi servizi hanno contribuito a creare, nascondendo e proteggendo chi ha fatto il loro gioco in cambio di una nuova vita. Purtroppo questa sentenza va bene anche a chi la giustizia e la verità dice di amarle, ovvero la sinistra: troppo comodo fa un verdetto di colpevolezza contro due "mostri fascisti" e quindi perchè cercare la verità? Perchè indagare troppo a fondo? Forse perchè le piste più credibili e più vicine alla verità portano tutte troppo vicino a quel medio oriente così simile politicamente alla stessa sinistra, che lo vuole sempre vittima dell’occidente e mai per quello che si è troppo spesso, oggi più che mai, rivelato: stragista e guerrafondaio (vedi la jihad).
In conclusione la verità su Bologna, se davvero la si vuole trovare, va cercata negli avvenimenti internazionali di quel tragico 1980... un suggerimento? Ustica, Libia, un mig caduto in calabria, Carlos e, si certo, ancora loro: i famigerati servizi italiani.
GIUSTIZIA E LIBERTA’