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> J’ACCUSE!

20 febbraio 2006, 19:30

E ti rispondo ancora ,ma soltanto per invogliare i lettori attraverso le tue e le mie argomentazioni a riflettere sull’odierna "condizione " delle Scuole italiane e a lanciare un appello a mobilitarsi affinchè uno scenario simile al nostro ambiente lavorativo non si ripeta in altri Istituti.
In special modo mi riferisco a quei luoghi dove magari vige un bell’orologio marcatempo,entrato di soppiatto ,con istruzioni d’uso inesistenti o palesate o lasciate alla libera interpretazione .
E’ proprio lì che le difficoltà di gestione delle conflittualità aumentano ,specialmente se tale strumento ,trasferito sul piano metaforico, assume le sembianze di qualsiasi altro contenzioso sempre più facile e possibile nelle Scuole così come appaiono oggi ,in primis, a coloro che continuano ad offrirvi con testarda e inalterata generosità d’altri tempi il proprio contributo lavorativo.
Personalmente credo che sarebbe saggio ,da parte di chi ha gli strumenti per farlo,porsi l’obiettivo di ridurre e ridimensionare i crescenti contrasti che prolificano nelle Scuole nel
delicato momento di transizione verso la completa autonomia .
E tali e simili contrasti è facile mettere in atto quando si entra nell’ambito di indicazioni che non sono propriamente legge e che,lasciate alla libera interpretazione ,possono aprire la strada a battaglie burocratiche e trasformarsi in abominevoli campi di battaglia.
Tutto ciò non si addice al settore educativo-didattico dove il confronto, sovrano ,non dovrebbe portare alla prevaricazione di questa o di quella posizione!
Fiduciosa di trovare riscontro del mio pensiero in tanti altri insegnanti e ,magari suscitare
qualche interesse negli esperti del settore ,auspico la buona soluzione di tutti quei casi in cui
si è costretti a conciliare con non pochi virtuosismi l’autonomia,le indicazioni ministeriali,i ruoli professionali,le individualità e altro ancora.
Luigina Miele
lamiele1@virgilio.it