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1 aprile 2006, 10:44

Quando si danno i numeri .....

Purtroppo la questione dei dati economici fasulli e spacciati per "veri" senza che il telespettatore medio possa farsi un’idea corretta dello stato delle cose si fa sempre più seria. Non passa giorno senza imbattersi in
concetti di grande impatto emotivo sull’elettorato quali "pressione fiscale" "tasso di disoccupazione" enunciati nel modo più distorto possibile e lontani dal loro significato.

"Pressione fiscale" sic et simpliciter non vuol dire nulla. proviamo a scomporla: dal 2001 quella diretta è diminuita di 1 punto, il che è abbastanza risibile, quella indiretta è aumentata di ben di più, e quella in conto capitale è aumentata per effetto dei condoni.

Tasso di disoccupazione andrebbe letto insieme all’andamento degli occupati (la cui crescita è costantemente in discesa ed è in gran parte frutto di regolarizzazione).

Trovo stupefacente che professori di economia prestati alla politica si vantino del fatto che l’occupazione è "cresciuta" (mettiamola pure così..) ma nello stesso tempo il pil è rimasto fermo e l’economia ha conosciuto la peggiore stagnazione dal dopoguerra (ma in campagna elettorale non si hanno remore). La produttività del lavoro in questi anni ha avuto crescita negativa, il che è tutt’altro che una bella notizia.

Ma parlare in TV in questi termini sembra una costante. E nessuno che si prenda la briga (men che mai i giornalisti presenti) di far presente che 1 punto in meno di "pressione fiscale" (sic!) e un tasso di crescita ancora positivo dell’occupazione non vogliono dire proprio nulla se il pil è pratica rimasto (in termini reali) quello di 5 anni fa.

by Alessandro Sciamarelli