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Subcomandanti

29 aprile 2007, 19:51

Premesso il fatto che il nome della corrente di Turigliatto su questo sito non può essere pronunciato ( appena si scrivono in fila le due fatidiche paroline, articoli e commenti vengono cancellati automaticamente, cosa che del resto avviene anche se si scrive interamente il mio abituale nick e non solo la lettera iniziale puntata, provare per credere ...) dico subito che io con questa corrente non c’entro nulla, sono lontano anni luce da una impostazione trotzkista e da ogni impostazione ideologico/politicista.

Una volta chiarito questo, dico pure però che al "complotto" o alla indicazione generale della Quarta Internazionale non credo proprio.

Non si capirebbe infatti perchè altri esponenti della Quarta Internazionale presenti sia alla Camera che al Senato nelle file del Prc avrebbero invece votato a favore della mozione D’Alema.

E non si capirebbe poi perchè lo stesso Turigliatto abbia in seguito regolarmente votato a favore di altre leggi o mozioni del centrosinistra.

Vorrei peraltro ricordare che l’ astensione di Turigliatto e di Rossi ( quest’ultimo poi stalinista e nostalgico della Unione Sovietica e quindi ben lontano da ogni suggestione di tipo trotzkista) non fu affatto determinante per la caduta del governo Prodi ; se infatti i due avessero votato si sarebbe alzato il quorum e il governo sarebbe comunque andato sotto.

Penso quindi che i problemi veri di Rifondazione siano altri, a cominciare dal sostanziale fallimento del progetto Sinistra Europea e più in generale dalla oggettiva rottura determinatasi, intorno a quella crisi-lampo, nel rapporto più generale coi movimenti.

E qui, anche se Rifondazione non è certo il Pci dei settanta ed il nascente "partito democratico" non può essere paragonato alla DC di quegli anni, indubbiamente qualche vaga analogia con la situazione del 1977 credo che ci sia.

Anche Rifondazione crede oggi, come il Pci di allora, di dover dimostrare una propria "affidabilità" controllando l’irruenza dei movimenti ed anche Rifondazione, come il Pci di allora, invece non riesce di fatto a controllare alcunchè.

Da questo l’enfatizzazione fuori luogo della dicotomia violenza-non violenza, con la differenza, rispetto al 1977, che di violenza politica nella società quasi non ne esiste alcuna, almeno non ne esiste alcuna riconducibile a sinistra ( salvo enfatizzare, anche questo assai a sproposito, la reale consistenza politica ed organizzativa di venti presunti neobrigatisti che peraltro non avevano ancora sparato a nessuno).

Come si esce da questa contraddizione francamente non lo so, sono anche assai dubbioso sul fatto che si possa riuscire ad unificare Rifondazione con gli spezzoni fuoriusciti dai DS, salvo esercitare un’ulteriore "strappo", passando dall’ idea di una rifondazione "comunista" a quella di una rifondazione "socialdemocratica" , come pure qualcuno in questi giorni propone....

Certo comunque che questi problemi non si risolvono con gli anatemi o dando degli "untori" e dei "violenti" a tutti quelli che non sono d’accordo ......

E meno che mai mettendo in piedi forme puerili di censura come si è fatto su questo sito, salvo poi aprirlo senza più moderazione alcuna agli interventi di fascisti e di provocatori vari ....

K.