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1978 FAUSTO E IAIO, UN DELITTO ANCORA IMPUNITO

15 marzo 2010, 21:43

Ma vaffanculo ....

E’ a forza di inseguire teoremi suggestivi e ad effetto ( come la vicinanza della base BR, che è solo una possibile concausa ma assolutamente non una certezza ), innamorandosi di tesi precostituite o letteralmente inventate a tavolino ( vedi le allucinate accuse a Fotia per Verbano degli scorsi giorni) che sia su Fausto e Iaio sia su Verbano non si è mai fatta chiarezza .....

Se ci si fosse, ad esempio su Piazza Fontana, infognati su alcune tesi originarie del libro "La Strage di Stato" ( utile a far uscire fuori la responsabilità fascista ma alquanto depistante rispetto agli esecutori materiali visto che peraltro era stato largamente "ispirato" dall’allora capo dell’Ufficio Affari Riservati del Viminale, Federico Umberto D’Amato) staremmo ancora inseguendo i fascisti romani di Delle Chiaie .... interni alla trama più generale ma estranei materialmente agli attentati milanesi .... e di Zorzi, Freda e Ventura non si sarebbe mai saputo nulla ...

L’unica cosa certa, nel caso di Fausto e Iaio, è che i killers parlavano romanesco e che in quei giorni almeno due fascisti romani, Corsi e Zappavigna, erano a Milano .... e non hanno mai saputo dare spiegazioni plausibili di questa loro presenza in quella città ....

Nonchè il fatto che sia alcuni "pentiti" fascisti che alcuni "pentiti" della malavita romana hanno indicato in Abbruciati il mandante nell’interesse di Turatello ... e dato che è assodato che un altro fascista romano, Carminati, era praticamente il killer personale di fiducia di Abbruciati ed al tempo stesso controllava il gruppo di Corsi e Zappavigna .... non era difficile fare due più due ....

Si fosse partiti da questi fatti certi ed inoppugnabili senza inseguire suggestioni di varia natura ... l’esito sarebbe stato certo diverso ....

Radisol