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IL MONARCA PARANOIDE

Publie le martedì 19 aprile 2005 par Open-Publishing

Dazibao Governi

di Viviana Vivarelli

Questo non e’ un governo, e’ una paranoia.

Oggi ascoltavo la radio di Confindustria (Sole 24 ore). I giudizi dei vari esperti su Berlusconi erano micidiali, mai sentita tanta durezza, piu’ di qualsiasi sinistra possibile (nemmeno la sinistra estrema, vista la ridicolaggine dell’opposizione alla Fassino e alla Violante), nessuno faceva cenno ad alleanze e schieramenti o rimpastini o manovrine, tutti erano implacabili sugli errori gravissimi fatti sulla devolution, le riforme, il fisco, il bilancio, la competivita’... Una bocciatura ferma e senza appello che restera’ tale qualsiasi cosa si inventera’ Berlusconi.

Questo canale radio non e’ la voce dei ’rossi’, ma della piccola, media e grande impresa, cioe’ del piano produttivo del paese, e, se anche questo e’ fortemente scontento di Berlusconi, vuol dire che questo governo e’ proprio una fogna. Se un governo per ricchi scontenta anche i ricchi, allora e’ proprio un vuoto a perdere.
A questo punto non ci sono governicchi o accanimenti di potere o discorsi di accattivamento propagandistico che tengano, Berlusconi se ne deve andare, e basta!

E’ chiaro a tutti che questo signore si sta difendendo coi denti come un piragna, con gli strumenti democratici e contro gli strumenti democratici e anche manovrando in modo occulto, ed e’ pronto a pagare in peso d’oro i suoi malfidati compagni di scalata o a inventarsi patti scellerati, purtroppo non presentabili sul Porta a Porta di Vespa. E forse a questo gli servono gli enormi capitali che (si dice) abbia liquidato. La cosa strana e’ che non si capisce quando, come e a chi abbia venduto i suoi 197 milioni di titoli.

E noi umili mortali non riusciamo neanche a capacitarci che una quantita’ cosi’ gigantesca di azioni possa passare di mano senza la minima trasparenza. A quel punto potrebbe anche averli venduti a un altro se stesso, fingendo una dismissione mai avvenuta. Tutto ormai e’ un bluff, tutto e’ poco credibile come le sue false dimissioni, come i falsi proclami e i falsi patti con gli italiani e le false affermazioni di democrazia. Del resto ci chiediamo quale senso di democrazia puo’ avere uno che disse a Follini: "«Voi state cercando di offuscare il mio carisma!» (Carisma?!?).

Cito un pezzo del bell’articolo di Gian Antonio Stella:
 "A Bruno Tabacci: «Voi ex democristiani mi avete rotto il ca... (censura), me lo hai rotto tu e il tuo segretario Follini. Basta con la vecchia politica. Conosco i vostri metodi da irresponsabili. Fate favori di qua e di là e poi raccogliete voti, ma io vi denuncio, non ve la caverete a buon mercato, vi faccio a pezzi. Io le televisioni le so usare e le userò. Chiaro? Mi avete rotto i co...(censura). Non mi faccio massacrare due anni e mezzo per poi schiattare come un pollo cinese!» Paolo Bonaiuti tentò una smentita, Francesco Cossiga confermò: «È andata proprio come ha scritto Feltri.

Risulta anche a me». C’è chi dice (che questi discorsi)dipendano dall’opinione lusinghiera che il Cavaliere ha di se stesso (lusinghiera? paranoide!). Quella che gli fece dire: «Non c’è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la storia che ho io. Da un punto di vista personale se c’è qualcuno che ha una posizione di vantaggio questo qualcuno sono io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel premier o capo di stato, c’è sempre qualcuno che vuole dimostrare di essere il più bravo, e questo qualcuno non sono io. La mia bravura è fuori discussione. La mia sostanza umana, la mia storia, gli altri se la sognano». Ogni tanto sbotta: «Posso io mettermi a discutere con voi?».

 Qui siamo su un piano di megalomania patologica, un delirio di grandezza, grave patologia mentale in cui il soggetto perde la coscienza realistica dei propri limiti ed esalta le proprie capacita’ con modi stravaganti o paradossali, negando ogni evidenza in quanto egli non e’ nella realta’ ma vive in un proprio sogno delirante. E, come anche qui si vede, il delirio di grandezza è legato al delirio di persecuzione. Il paranoico affetto da mania di grandezza, non vedendo riconosciuto il proprio valore, si inventa una persecuzione nei propri confronti, ritenendola prodotta da ’invidia’ da parte di persone inferiori che non hanno le sue capacita’. Ricordate la frase "Voi siete invidiosi di me!"? che fa il paio con quella di Bush "Ci combattono perche’ sono invidiosi della democrazia!".

Nella storia, i casi di individui affetti da paranoia e che, malgrado questa, sono stati creduti da masse o sono arrivati in alto non mancano. Purtroppo per loro e per gli altri, il delirio paranoide o paranoico e’ fortemente distruttivo e aumenta l’entropia del mondo, non si cura, non si modera, non si autogurarisce, ma procede in una escalation progressiva, fino alla netralizzazione del delirante. E, se costui si avvale, come spesso accade, dei capitali di supporto di gruppi criminali, la sua pericolosita’ non ha praticamente alcun limite. Molti elementi della patologia descritta sono sempre stati presenti nel quadro clinico di Berlusconi e illustri psichiatri lo hanno analizzato piu’ come un paziente grave che come un politico efficiente, ma, anche fuori di ogni anamnesi, sono evidenti a tutti le sue stravaganze, la sua paradossalita’, le dimensioni gigantesche del suo ego, per cui ci e’ molto difficile capire che molti abbiano potuto vedere in tutto questo delle virtu’.

Purtroppo il paranoico e’ talmente convinto delle sue doti che puo’ convincerne altri, come un suggestionatore suggestionato, ma per quanto puo’ farlo? Essendo il suo potere fondato su una falsa percezione della realta’, sara’ la realta’ stessa con la sua crudezza a lavorare per la sua sconfitta.

In quanto a chi, ancora in buona fede, riesca ancora a pensare che un tale soggetto possa, lasciandolo remare, procurare del bene agli italiani, quello che invece la maggioranza dei cittadini vedono ormai in modo lampante e’ che Berlusconi del bene degli italiani non gliene importa un fico secco, perche’ Berlusconi ha un solo e unico interesse: se stesso.

Tutti gli altri possono essere buttati a mare in ogni momento, come degli extracomunitari qualsiasi.