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La fabbrica di poltrone

Publie le giovedì 14 aprile 2005 par Open-Publishing
2 commenti

Dazibao Governi

di Giancarlo Pacchioni

Verifiche di maggioranza, Lega e Forza Italia in piena sintonia.

Il governo non ha capito le ragioni della sconfitta elettorale, invece di confrontarsi sui contenuti si spartiscono i ministeri. Una poltrona a te, una poltrona a lui, questa poltrona a chi la do?

Storace dice no al Ministero Aree Urbane, dichiara di essere pronto ad un ripensamento se l’offerta riguardasse altro dicastero: passione politica o passione per la poltrona?

Follini minaccia di dimettersi con moderazione: l’Udc vuole il centro della torta.

La Lega sostiene il premier, Fini è troppo impegnato a fare il tappetino.

Domenico Nania e Gasparri (Alleanza Nazionale) dicono di volere il Berlusconi-bis, La Russa (sempre Alleanza Nazionale) invece chiede un rimpasto (leggesi poltrona). Un solo interesse.... Non gli italiani.

I problemi del paese ovviamente possono aspettare.

Giancarlo

Messaggi

  • Mio caro Giancarlo
    come il padre di Frankestein potrei dire: "Abbiamo generato dei mostri!"
    E ora che la poltronite si e’dimostrata la malattia piu’incurabile del secolo, noi elettori cosa dobbiamo fare? E se non bastasse cambiare schieramento e la peste avesse contagiato ormai tutti?! Gli Ateniesi avevano una legge bellissima: quando uno aveva scocciato abbastanza i cittadini potevano votargli l’ostracismo, e mandarlo in esilio per dieci anni. Ma non possiamo spedire alle Caiman o ad Hammamet qualcuno di costoro? Fare un repulisti risolutivo? Io quelli che proprio non sopporto non sono nemmeno i profittatori ma chi li difende ad ogni costo. La mostraggine dilaga e sembra di essere nel film ’L’invasione degli ultracorpi’. Non possiamo buttargli addosso dell’acqua benedetta, che so del vischio, dell’olivo della pace magari tutta la pianta. E ora il sacro conclave buttera’ fuori un papa piu’ reazionario ancora di Voitila, ma quando cambia giro questa giostra infernale? Io lotto come posso, ma sono vecchia e senza forze, credi che conti?
    cordialmente
    viviana

    • Cara Viviana,
      questa giostra infernale non sembra intenzionata a cambiare giro, ma noi non dobbiamo smettere di lottare.
      Le tue lettere, la tua mailing list, tutto quello che scrivi è un modo intelligente per cercare di cambiare questo sporco paese.

      Ce la faremo? Ai posteri l’ardua sentenza.

      Un abbraccio,

      Giancarlo