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Il petrolio in Basilicata

Publie le venerdì 7 marzo 2008 par Open-Publishing
20 commenti

Pochi lo sanno ma in Basilicata, nel Val d’Agri, si è trovato un enorme giacimento di petrolio da 50 miliardi di €, su cui si sono fiondate Eni e Agip: 14 aree con 23 pozzi.

Non lo dice quel Casini che vuol fare le centrali nucleari regionali, una per regione. Né quei media tanto attenti agli assassini di Erba o al delitto di Perugia.

Ma Annozero ci mostra la Val d’Agri come esempio emblematico delle storture di un mercato neoliberista dominato dalle multinazionali. Perché alla valle dalla scoperta dei giacimenti non è venuto che danno, mentre gli italiani non hanno visto calare il prezzo di benzina o gasolio.

Il 62,5% del prezzo della benzina è formato da tasse. Ogni centesimo di aumento dà allo Stato 20 milioni di € al mese. Così quando il prezzo del petrolio sale, il prezzo della benzina sale subito, ma quando scende gli effetti non si sentono, perché lo Stato non rinuncia ai suoi introiti.
Tant’è che negli ultimi 5 anni lo Stato si è intascato 10 miliardi di € di surplus. E gli italiani pagano per il petrolio della Basilicata lo stesso che per il petrolio texano.

La Val d’Agri è una valle bellissima ma il petrolio ha distrutto l’agricoltura, contaminato l’aria, deprezzato le case, angariato gli abitanti, costretto all’emigrazione e non ha portato ricchezza ma disoccupazione. L’Eni prende solo precari, i tecnici vengono da fuori, gli oleodotti portano il petrolio a Taranto. Le compagnie danno alla Regione delle royalties che sono le più basse del mondo! Solo il 7%!!!!! E il n° dei barili è controllato dalle società stesse! L’Eni dice che il numero è basso e non paga. E la valle non è nemmeno monitorata.

Insomma abbiamo un tesoro ma a vantaggio di multinazionali! Così alla fine questa enorme risorsa impoverisce la Basilicata!

Mattei aveva detto che si doveva dare il 50% a chi estraeva il gas e il 50% alla collettività, ma questo è un paese dove della collettività non si cura nessuno, che non ha neanche un piano industriale e che svende ogni sua ricchezza o risorsa. Il Texas col petrolio si arricchisce. La Basilicata trova il petrolio ed emigra per disperazione.

Questi sono i risultati di una serie di governi sciagurati che del paese se ne fregano.

Bertinotti dice che la crisi della politica ha reso impotente il paese sia sul fronte del carovita, che della disoccupazione che della recessione.

Ma intanto piantiamola di dire che quando una comunità si oppone ad un’opera pubblica (vedi la TAV) si oppone al progresso. E anche che la crescita è tutto, la crescita può anche non voler dire nulla per la vita di una persona, o l’occupazione o il benessere. Abbiamo sempre detto che l’Italia è povera di risorse e poi quando troviamo il petrolio accade questo. E’ vergognoso!

Le risorse vanno usate diversamente, mettendo in dicussione i grandi poteri come le multinazionali che mai hanno fatto il benessere di un paese, basti vedere la depredazione dell’Africa. Occorre un nuovo patto tra politica a paese, ma dubitiamo che costoro sappiamo cos’è il bene pubblico.

Morales in Bolivia esige che si dia un 50% alla collettività, altro che 7%! In Ecuador Correa ha scelto di non estrarre il petrolio e chiede ai potenti di sostenere uno sviluppo leggero.

I deboli devono stare al 1° posto. In Italia governi corrotti continuano ad appoggiare poteri forti per interessi personali, ma continuare ad arricchire i forti precipiterà il mondo in una crisi senza fine.

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http://www.masadaweb.org

Messaggi

  • Il petrolio in Basilicata è come non esistesse per la maggior parte dei lucani, ogni giorno centinaia di autobotti attraversano i suolo lucano "stappando" dalle nostre viscere il prezioso liquido nero, ma a noi poveri lucani non resta che il tanfo lasciato dalle cisterne!!! Quali vantaggi abbiamo avuto, quale occupazione, quale miglioria della vita, questo vorrei chiedere ai nostri governanti locali, che non hanno la percezione della vita reale in Lucania. Solo la popolazione può fare qualcosa, dare un segnale forte e democratico per tentare di modificare questo continuo stillicidio autorizzato delle nostre ricchezze naturali (vedi anche l’acqua).

  • Dalla nostra richezza la nostra povertà. Giovane lucano emigrante! LUCANIA LIBERA!

  • sono un lucano di origine.vorrei dire rispondendo al testo di viviana vivarelli a proposito del petrolio lucano,che è una vera reale ingiustizia il disagio economico e sociale che subisce la popolazione di lucani da parte delle multinazionali interessate al greggio-ma è sempre stata questa la legge delle potenti lobbi finanziarie.il popolo lucano non per questo può essere paragonato ad una consociata sottosviluppata asiatica o africana,ma dovrebbe intervenire,senza migrare,opponendosi(senza l’aiuto del governo),in quanto inesistente nel merito,con motivazioni concrete sulla difesa dei diritti della propietà territoriale-solo con valide manifestazioni di protesta di tali diritti può realmente sensibilizzare la sua voce a livello globale,così come hanno fatto i grandi latifondisti texani in America,vincendo contro i federali nazionali la loro battaglia nel secolo scorso e questo secolo non è molto lontano dal precedente.
    questo è um messaggio che rivolgo alla pololazione lucana ,riflettendo che ogni giorno ,ogni momenento o istante che passa ,la situazione potrebbe essere a loro sfavorevole o al contrario vantaggiosa.CARPE DIEM
    colga l’attimo la lucania per un coraggio che le spetta e per non avere un domani un rimorso di coscienza per non averci provato.
    Auguri Lucania:dolce povera ma fortunatamente ricchissima Terra.

    • Grazie Paolo, dalle tue parole emerge l’amore per la nostra povera Regione. Racconti la realtà e dai dei possibili interventi per poter fronteggiare questo "massacro". Anche il mio cuore e la mia anima sono tristi, da tanto tempo ero al corrente di questa ricchezza derubata alla nostra Regione, ma mai mi ero informata fino a questo punto, sia per ignoranza che per paura di sapere troppo... Oggi so, qualcosa in più, che mi fa male, ma leggo ovunque e vedo ovunque solo il racconto della realtà, nessuno, compresa me, sa che cosa si possa o si debba fare. Ho partecipato alla prova di una rete lucana, ma non so più nulla neanche di questo progetto, le realtà territoriali di questa Regione sono poco efficaci per una radunata pubblica. Non si riesce neanche bene ad informare... ed oggi viviamo nel più assoluto silenzio favorendo maggiormente le società petrolifere. One solution, qualche idea, una mano, dei consigli, un forum... qualcosa dove dialogare, dove trovare spunti, dove cercare soluzioni, da dove poter uscire magari da questo assordante silenzio.
      AIUTO chiede la Basilicata, AIUTO chiedono i cittadini della VAL D’AGRI, AIUTO chiediamo noi poveri contadini già conosciuti da C. Levi, e che da 3000 anni vivono ancora rassegnati alla loro povertà.

  • mi auguro che la Basilicata risolva i suoi problemi sociali-territoriali inerenti al petrolio.e che il 7% di royalty versate al governo dalle multinazionali facciano sì che le stesse multinazionali investano un altro 7% dei loro profitti in Lucania,quantomeno per ringraziare una regione che li sta rendendo fortunati.

  • Allora cancellatemi, perche ho voglia di dire quello che penso, che sarebbe ora che il popolo si svegliasse contro le caste in generale quelle politiche ma non solo, forse quelle economiche sono le peggiori, contro di loro non serve più a niente e forse non è mai servito scendere in piazza e protestare bisogna oltrepassare la soglia..... diventare dei robin hood... e forse allora si potrà ottenere ascolto e giustizia, poi mi chiedo.. fino a che punto i vari poteri economici sono disposti ad arrivare per avere più potere e più denaro?? voglio dire un Re che uccide tutti i suoi sudditi di fame di cosa resta il Re??!! di un regno vuoto?!?!? Se la gente non avra più i soldi per comprare la benzina, oltre che il pane ed altre cose che fanno girare il mercato, come faranno loro (ENI) e compagnia bella a continuare ad arricchirsi?!?!? e del potere che hanno adesso cosa se ne faranno dopo quando saremo un popolo allo sbando....povero...

  • Incredibile... ci prendono anche per il culo, 2, dico due centesimi, vi rendete conto che razza di sconto ci fanno sulla benzina, roba che risparmi 1, e dico uno euro in un pieno, complici i giornalisti che pubblicano queste cose in questa maniera (ecco ora gli italiani potranno liberamente fare la pasqua, in giro per l’Italia, e ancora... alleggerito il costo del pieno per la pasqua) ci prendono per il culo vi rendete conto, quì ve lo dico io bisognerebbe andare a prenderli per le trombe del culo e buttarli tutti in un pozzo pieno di merda....giornalisti "complici" e politici... che fortuna che hanno avuto questi pezzenti hanno trovato gli italiani solo noi possiamo sopportare tutto questo... ma state attenti...
    Chiedo scusa per le parolacce ma sono veramente stufo, mai come in questo periodo ho perso ogni remora verso questi pezzenti

  • Magari si trattasse solo dell’ENI e dell’Agip. La svendita è già in atto da anni e, quantoprima, tre delle sette sorelle (Shell, Esso e Mobil) inizieranno l’estrazione nella Valle del Sauro (http://www.peacelink.it/ecologia/a/25271.html). Possiamo giurarci che le due sorelle europee mancanti (BP e Total) non saranno lontane.

    Tra parentesi, la scoperta di questi giacimenti risale alla prima metà del XX secolo e le prime estrazioni agli anni ’80. Scelte imperialiste anche nella scelta dei tempi di sfruttamento?

    ciao

  • non ci sara’ mai un governo che aiutera’ la regione perche’ ci sono troppi interessi in gioco.
    Emigrante irsinese

  • tutto quello que dici e tutto vero ho fratelli fuori basilicata per lavoro conosco molte persone emigrate, il problema e dei politici lucani ,perque scusa l’espressione ma bisogna dirlo non anno PALLE BASTA FARSI GLI INTERESSI PROPI E TUTTO VA BENE con la richezza che ce dovrebbero far entrare tutti i lucani quelli che vorrebero e dargli lavoro,e creare economia non metto pseudo mi manifesto liberamente perque quanto mi riguarda LITALIAnon e ancora una dittatura mi chiamo colangelo michele vivo in francia da 17 anni per le royalti si drobbe vedere a livello europeo cosa dovrebbero dare in piu io sono per i cittadini lavoratori ,il popolo ,per le persone in difficolta una demograzzia ma sociale che pensa a tutti e non sempre agli stessi colvar@neuf.fr
    BLOCCARE GLI ELODOTTI RIBBELLARSI

    cordiali saluti da un lucano che ama la sua nazzione e REGIONE LUCANIA E I LUCANI

  • sera viviana.alora come va la tua vita,mi parli upo per te.Aureli

  • << Salve, sono Lucano ed emigrato,
    come voi amo una terra unica, con un’ unica e variegata natura, di cui tutti si
    innamorano al primo ingresso.
    Si, sono un campanilista, amo la mia terra non meno di Crocco, e Ninco Nanco, che
    hanno creduto nella libertà, si sono battuti per la propria libertà e quella della terra in cui vivevano. Esatto...non dico...la propria terra, perchè la terra non appartiene a nessuno, se non a chi la abita. Chi dà il diritto ad occupare, inquinare, distruggere nell’essenza e nelle tradizioni una popolazione intera?
    Boschi, foreste, pianure intere coltivate ad aranceti e mandarini, colline di ulivi, pomodori, pastorizia e produzione casearia... ACQUA...ACQUA...acqua sorgiva, di fiumi e dighe, distribuita a 4 Regioni ( Puglia, Calabria, Campania e per se stessa)
    Il Pollino, i laghi di Monticchio ( comprati da una nota multinazionale), la piana del Metapontino e i calanchi di Aliano ( dove venne scritto Cristo si è fermato ad Eboli)
    ...ma quale Eboli...non è andato oltre Eboli...chi girato un minimo l’Italia...vede il degrado della nostra Nazione...cemento dappertutto, palazzinari e palazzi orrendi e disabitati..città di metallo e macchine e smog...dov’è questa civiltà???
    Quando in Germania ( che possiede 1/4 del nostro sole) il fotovoltaico è ormai una realtà, qui si parla del nucleare...ahahaha...
    Vi siete mai chiesti perchè estraggono petrolio da oltre 20 anni dalla Basilicata?
    Sapete che tutta la dorsale Appenninica è ricca di petrolio..ma perche scegliere una Regione che ha sempre vissuto di agricoltura, dove vi abitano solo 600.000 persone ( un quartiere di Roma) con il più basso reddito pro-capite, dove il livello di emigrazione è simile a quello del Senegal? Risposta semplice e Facile no...è tutto più facile...per chi arriva con promesse allettanti, come si fà con i bambini e promesse ungenti com’è il petrolio...E’ facile convincere i pochi che si arricchiranno che non sarà una disfatti per i TANTI che non avranno nulla altro che la loro terra DISTRUTTA E DETURPATA.
    Per bonificare un terreno dai fanghi che escono dalla produzione del greggio ci voglio 500 anni... ma tanto chi se ne frega, noi non ci saremo...e poi qual’e’ la alternativa della popolazione...vivere con le sole risorse che hanno a disposizione in una regione ricchissima..??
    Ringrazio molto questo Forum, per questa possibilità