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Prc nella bufera. E’ scontro aperto

Publie le domenica 27 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Prc nella bufera. E’ scontro aperto

Giornata cruciale al Palamontepaschi, a Chianciano Terme. Interverranno tutti i big, a partire da Ferrero e Vendola, ma anche Fausto Bertinotti. La guida del Prc sarà decisa per 10-15 voti quando domani si riunirà per la prima volta il comitato politico per eleggere il segretario.
Prc nella bufera Giornata decisiva per il futuro del Prc. Dopo le tante polemiche dei giorni scorsi, la giornata vedrà gli interventi sul palco di tutti i big, a partire, in mattinata, dal ’padre nobile’ Fausto Bertinotti. Al Palamontepaschi, a Chianciano Terme, dopo la riunione notturna nella quale la prima mozione, capitanata dall’ex ministro Paolo Ferrero, ha deciso di andare alla conta dei voti per la guida del Prc, ormai si sta andando verso il contro muro. Interverranno lo stesso Ferrero, che potrebbe far capire le sue intenzioni su una sua candidatura alternativa a quella del governatore pugliese Nichi Vendola, e Claudio Grassi, che, dopo aver cercato di mediare tra la prima e la seconda mozione, si è adeguato alle decisioni della maggioranza della mozione di Ferrero di andare al muro contro muro. Ma al di là degli interventi sul palco, la vera battaglia sarà in commissione politica dove la prima mozione presenterà il documento politico alternativo, intorno al quale cercherà i numeri delle altre 3 mozioni di minoranza del congresso. La partita si giocherà comunque sul filo del rasoio ed è probabile che la guida del Prc sarà decisa per 10-15 voti quando domani si riunirà per la prima volta il comitato politico per eleggere il segretario.

GIORDANO "Io faccio un invito a stare attenti all’ipotesi che si provochi un disastro ed un rischio di distruzione". Lo afferma Franco Giordano, ex segretario di Rifondazione a margine del congresso del partito. Parlando della scelta della mozione uno di procedere al muro contro muro Giordano aggiunge: "Viene rovesciato uno schema che era stato previsto e cioè la prospettiva di una impostazione unitaria prospettata da quella mozione che invece ora capovolge la linea cercando l’accordo tra minoranze anche distanti tra di loro. Noi invece - osserva ancora - siamo pronti ad avviare una discussione politica e non ci rassegniamo".

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