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Spezzeremo le reni all’ISIS ? (parte seconda)

par pugliantagonista

Publie le lunedì 16 novembre 2015 par pugliantagonista - Open-Publishing

Spezzeremo le reni all’ISIS? (parte seconda)

Un secolo fa un fantasma si aggirava nei cieli di Europa ed era quello della rivoluzione Comunista e della possibilità della presa del potere del proletariato in tutto il continente europeo dopo l’Ottobre Rosso. La vittoria dei bolscevichi in Russia era stata conseguente (anche) dei riflessi della partecipazione di quel paese al grande Massacro mondiale di cui quest’anno si celebra il centenario dell’entrata in guerra da parte dell’Italia (non ricordando quanto essa fu inutile, costosa in vite umane e sofferenze alla popolazione civile e l’ aver aperto le porte all’avvento del fascismo in Italia e il nazismo in Germania e la seguente Seconda Guerra mondiale).

Oggi, a distanza di un secolo il fantasma che oscura i cieli d’Europa ( come dichiarato da Obama e che è salito sulla scena della Terza Guerra Mondiale , di cui si ammette l’esistenza solo grazie ad una divinis revelatio” di Papa Francesco) si chiama ISIS- terrorismo islamico e pone sulla piatto della bilancia di Brenno il peso dei AK47 impugnati a Parigi contro centinaia di giovani innocenti: “-Convertitevi (o perlomeno chiudete gli occhi sui miei orrori )o perirete tutti!”-
Non staremo qui a ripetere commenti o spiegazioni perché si è colpito amanti del calcio o della musica metal o semplici frequentatori di Pub o MacDonald, poiché la guerra portata avanti con l’uso del terrore non chiede giustificazioni, Hiroshima o Dresda/Amburgo/Varsavia, nella seconda guerra mondiale o ancora nelle guerre moderne Hanoi, Falluja, Gaza , ne sono l’esempio e chi commetteva quei massacri ha sempre un retroterra che li approvava.

Incredibilmente le popolazioni colpite dai massacri sin qui da me esposti rispondevano stringendosi intorno ai loro leader, buoni o cattivi che fossero e le bombe del terrore diventavano dei boomerang capaci di aumentare la capacità di resistenza dei colpiti. Apparentemente sembrerebbe così anche oggi, con la Marsigliese cantata in tutte le piazze d’Europa , addirittura anche da qualche IMAM “moderato” ed allora potremmo prendere per buona la frase di Renzi “vinceremo noi sul terrorismo dell’ISIS”.

Ma è così? Siamo dinanzi ad uno scenario identico a quello del dopo 11 settembre? I Grandi hanno intenzione di rispondere allo stesso modo? Mentre ancora non sono terminate le ultime note della Marsigliese, già si notano gli sfilacciamenti una profonda crisi politico militare scuote l’Europa che si era illusa poco più di un decennio fa di poter atteggiarsi a potenza internazionale al pari di USA, Russia e Cina.

E’ UN Europa incapace di darsi un guida politica unitaria e né che meno di dotarsi di un esercito comune capace di rispondere di attacchi diretti contro Essa. Un’Europa di banchieri con la voglia di lavorare come bottegai e far affari con tutti ma cavando il sangue sui cosiddetti proletari (nuovi e vecchi), un Europa di bottegai che sognano di intraprendere il mestieri di forcaioli , un’Europa dove i politici agognano di disporre di potere e ricchezze da banchieri , un Europa dove i militari si atteggiano un po’ Robocop e un po’ dame di carità e crocerossine(questo vale in particolare per l’Italia) e sognano di divenire manager di industrie di armamenti.

E le classi subalterne? Il cosiddetto proletariato industriale e contadino, l’asse portante e speranza della rivoluzione mondiale proletaria? Gli operai , i più trasformati in operatori della fabbrica diffusa, più virtuale che reale, pochi invece confinati in specie di riserve indiane , i contadini invece decimati peggio di una bomba atomica dalle cosiddette politiche agricole comunitarie, ma tutti insiem operai e contadini smesso di far figli come conigli, ottenebrati da tv a pagamento, fast food e lotterie, quei pochi pargoli che mettono al mondo, li indirizzano sulla strada della prostituzione legale ed illegale facendogli sognare un mondo di ballerine, attori, cantanti, calciatori, banchieri ed avvocati, primari medici e notai, insomma la negazione della propria classe.
Ma ci scandalizziamo per questo?
Non è naturale per l’uomo migliorare il suo status?
Vorremmo negare il progresso?
Vorremmo ritornare ad un ipotetico sogno egualitario, che altri-vedi Russia e Cina- han provato inutilmente in un certo periodo pur recente della loro storia e che molti di noi della generazione 68 speravano di riproporre nei nostri paesi?

Qui la risposta di questo mondo che si sta incamminando in una follia autodistruttiva incomincia a diventare non più un No corale come ai tempi della caduta del Muro. Allora si parlò di fine delle ideologie e inizio di una nuova era , definita NUOVO Ordine Mondiale ( da me definito NOM), benedetta da un Papa Polacco che da giovane voleva fare l’attore di teatro e da grande lo sciatore, e da cui l’aurea corona fu imposta ad un presidente interstellare che anche lui aveva intrapreso la carriera dell’attore ma che aveva trovato più facile ,negli USA del liberalismo sfrenato,fare il presidente degli Stati Uniti. Tutti insieme a cantare la messa solenne al ba-bau del comunismo che aveva terrorizzato capitalisti e clero reazionario.
Ma che ci azzecca tutto ciò con l’ISIS?

Pregando di pazientare ci incamminiamo lungo una strada fatta da disastri iniziatasi in quei Balcani oggi divenuti come nel Medioevo dei secoli bui, terra di transito di moltitudini provenienti da terre dove sorge il sole , ma che negli anni 90 fu luogo di guerre e massacri sanguinosi tra popolazioni che avevano convissuto pacificamente dopo la seconda guerra Mondiale, ma che decisero di scannarsi per potersi vendere meglio ai nuovi padroni, i banchieri apprendisti –stregoni benedetti dall’asse Germanico-vaticano.

Quei Balcani oggi si ha quasi vergogna nel nominarli ed ammettere i legami col massacro parigino. Da lì son passati tagliagole in fuga , lì si contrabbandano le armi che invadono le piazze malavitose e quelle jihadiste europee. Il fallimento Europeo nella lotta sin qui fatta al terrorismo islamico lo si misura con i dati che provengono da Kosovo e Bosnia, da dove son partiti il numero più alto di tagliagole dell’Isis europei.

Lì sotto la protezione della NATO, exguerriglieri dell’UCK e mullah provenienti dai paesi del Golfo, emirati, ecc con la predicazione salafita condita da ingaggi favolosi di migliaia di dollari si è andato a costruire l’internazionale dei viaggi del califfato, la base delle armi, la zona di smistamento dei capitali illegali. Questo è quanto da anni continuano a dimostrare giornalisti coraggiosi in reportage che vengono messi a tacere.

Il Kosovo è sinonimo della più grande vittoria della NATO, quella del 99 sulla yugoslavia di Milosevich e che lo fece divenire un potettorato NATO. A quella grande vittoria l’Italia guidata da un leader excomunista con i baffetti , diede un contributo notevole con bombardamenti, concessioni di basi e facendo transitare dal porto di Bari armi e mezzi per l’UCK, un porto della vergogna come passò alle cronache con lo scandalo della missione arcobaleno e le tonnellate di aiuti fatti marcire al sole. Un Kosovo nel quale l’Italia volle essere tra le nazioni in cui schierare i suoi soldati migliori che da un lato facevano i pompieri per spegnere gli incendi a quei pochi monasteri ortodossi ancora in piedi dopo la furia fondamentalista kosovara, ma che dall’altro risultavano impotenti nel far divenire quel luogo il buco nero dell’Europa.

Un buco nero che oggi fagocita la NATO sua protettrice facendola scomparire dalle bocche dei suoi leader politici e rendendola innominabile come un sacro tabù.

Bei tempi quelli del settembre 2001 quando gli Stati uniti colpiti al cuore dal massacro delle torri gememlle si appellavano all’articolo V del Patto Atlantico chiedendone il rispetto a tutti i suoi membri e richiedendo il loro appoggio alla guerra contro l’Afghanistan dei talebani e di Bin Laden.:

“-Le Parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o nell’America settentrionale, costituirà un attacco verso tutte, e di conseguenza convengono che se tale attacco dovesse verificarsi, ognuna di esse, nell’esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall’art.51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’impiego della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale.”-

Ieri quando Hollande appariva tetrro in TV e dichiarava che lo stato Islamico ISIOS aveva dichiarato la guerra alla Francia , la classe politica europea al completo esprimeva la sua solidarietà a lui e alla Francia e assicurandogli che si sarebbe insegnato ai bambini d’Europa a cantare la Marsigliese e alle bambine di seguire corsi di ballo per accedere al Moulin Rouge.

Holland un po’ frastornato dal guaio capitatogli non comprendeva e trasmetteva via fax la copia del trattato atlantico all’amica Merkel e al giovane Renzi.
Articolo 5? Io non ricordo di averlo firmato! Lei signora Merkel , riconosce la sua firma? Caro Holland ma che pensi di essere Bush per convincerci di mandare soldati a combattere in Siria e in Iraq? Sappi che tra giubileo, sghieramenti nei paesi Baltici e forze di protezione in Kosovo, Libano eccc, l’Italia non ha un soldato , dicasi un soldato da mandare in un’altra guerra! Già noi stiamo facendo la nostra parte dopo che obama ci ha chiesto di rimanere ancora in Afghanistan, altro non possiamo fare! La merkel silenziosa facendosi piccola piccola dietro Renzi annuisce.
“-Io grosse coalition , a casa mia troppi pacifisti, niente guerra, niente soldaten! “-
Dopo aver fatto un giro con il cappello in mano nelle cancellerie d’Europa il povero Hollande è costretto a bussare alla porta di Putin, assicurandogli la fine delle sanzioni, affari d’oro per i suoi magnati-mafiosi pur di racimolare una promessa di un po’ di mercenari da mandare sul terreno siriano pagati da una colletta fatta tra i primi ministri europei.

E la NATO? Non esiste più distrutta a colpi di kalahinov da parte di una banda di ragazzini terribili delle periferie franco-belghe , che da piccoli si divertivano a fumare spinelli, devastare l’asilo che frequentavano giocando nottetempo con gli estintori e che poi cresciuti, dopo essersi pentiti grazie a qualche religioso di buon cuore che gli ha detto di smettere ad infilzare lucertole e topolini da mettere nella scrivania dell’insegnante di matematica, ma bensì di aprrendere la sana professione del tagliagole, han deciso di redimersi in un’azione suicida che se oggi fosse vivo Bin Laden lo farebbe diventare verde per l’invidia!

“_Altro che super laureati , esperti del volo, armati di taglierino, quelli dell’ISIS la guerra agli infedeli la fanno seriamente!”- insomma questo mondo va tutto alla rovescia, non c’è più rispetto per gli anziani!!!
FINE PARTE SECONDA
Pugliantagonista.it
16-11-2015