di PAOLO PERSICHETTI
PAOLO PERSICHETTI HA SCRITTO IL 23 GIUGNO 2005:
Alla direzione della Casa Circondariale di Viterbo
PRESO ATTO del mancato accoglimento da parte del Tribunale di sorveglianza di Roma , udienza del 10.6.200 , del reclamo avverso il rifiuto della concessione dei permessi di uscita , pronunciato dal magistrato di sorvzeglianza di Viterbo , il 17.02.2005. Rigetto nei confronti del quale, il collegio giudicante lamenta : la mancata conclusione dell’osservazione (…)
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Prigione
Articoli
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SCIOPERO DELLA FAME di PAOLO PERSICHETTI: lettera alla direzione della Casa Circondariale di Viterbo
27 giugno 2005 par (Open-Publishing)
1 commento -
Il più vecchio detenuto francese denuncia la Francia
5 maggio 2005 par (Open-Publishing)
Tradotto dal francese da karl&rosa
La corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo ha esaminato la richiesta del più vecchio detenuto di Francia, che denuncia lo Stato, considerando che il suo mantenimento in condizione di detenzione é divenuto arbitrario.
Lucien Léger, condannato all’ergastolo nel 1966 per l’assassinio di un bambino di 11 anni, sostiene che il suo mantenimento in prigione corrisponde nei fatti ad una pena perpetua irriducibile che costituisce un trattamento (…) -
1 maggio 2005 : Papillon al MAYDAY di Milano
3 maggio 2005 par (Open-Publishing)
2 commentiUna delegazione dell’Associazione Papillon-Rebibbia era presente alla grande manifestazione di Milano.
Grazie all’ospitalità della Confederazione COBAS abbiamo potuto portare il nostro contributo con alcuni interventi dal camion del sindacato di base. Parlando a migliaia di giovani e meno giovani, a precari e disoccupati provenienti da ogni parte del paese abbiamo voluto marcare la stretta relazione esistente tra le proteste pacifiche dei detenuti, che la nostra Associazione promuove (…) -
Carceri turche: una enorme Guantanamo
1 aprile 2005 par (Open-Publishing)
(articolo pubblicato sul mensile "Guerra e Pace" n° 117 del marzo 2005)
Di Marco Santopadre
«Se non ci fossero la resistenza e la disobbedienza dei detenuti politici non saremmo qui a parlare delle condizioni disumane nelle prigioni turche, non esisterebbe più il problema, visto che né i media internazionali né quelli suppostamente democratici turchi ne parlano mai.»
Ne è convinto Halil Ibrahim Sahin, un esponente dell’associazione dei prigionieri politici turchi Tayyad.
Il governo (…) -
ADESIONE MANIFESTAZIONE CASTELFRANCO EMILIA
20 marzo 2005 par (Open-Publishing)
Per una grande mobilitazione per il 21 marzo contro il carcere di Castelfranco
Circa un mese fa come Gruppo consiliare regionale del Prc abbiamo presentato alla stampa il nostro progetto di legge per l’istituzione del garante dei detenuti, proprio in quella occasione abbiamo lanciato la proposta di manifestare contro il carcere per tossicodipendenti di Castelfranco nel giorno della sua apertura.
Aderisco con entusiasmo alla manifestazione di lunedì mattina prossimo a Catelfranco contro (…) -
L’ombra delle carceri turche
13 gennaio 2005 par (Open-Publishing)
di Marco Santopadre (pubblicato sul settimanale "La Rinascita della sinistra" 1-7 Gennaio)
Anche i giornali progressisti, attratti dall’inizio dei negoziati per l’adesione di Ankara all’UE, stanno occultando la realtà di un paese in cui, nonostante le rassicurazioni dei funzionari di Bruxelles, gli arresti arbitrari, le sparizioni e gli omicidi extragiudiziali sono la normale amministrazione. Gli avvocati vengono perseguitati, i familiari dei carcerati subiscono minacce e perquisizioni (…) -
Abu Ghraib: torture, medici in prima linea
22 agosto 2004 par (Open-Publishing)
La prestigiosa rivista britannica "The Lancet" accusa i camici bianchi militari: «Ruolo attivo nelle sevizie dei detenuti nel carcere di Abu Ghraib»
di Daniele Zaccaria
Certificati contraffatti, alterazione di prove, omissioni di soccorso, omicidi occultati, ma anche partecipazione attiva a tutto il bieco campionario di abusi e torture che hanno reso celebre il carcere iracheno di Abu Ghraib. Uno studio che apparirà oggi sulla prestigiosa rivista scientifica britannica "The Lancet", (…) -
Un reato internazionale
21 maggio 2004 par (Open-Publishing)
Di Viviana Vivarelli
Nel 1948 e’ stata firmata, anche dagli Stati uniti, una convenzione contro la tortura che impegna i 110 stati firmatari, anche gli Stati uniti, a non applicare la totura a nessuna persona per nessun motivo in nessuna parte del mondo.
Per questo reato e’ stata stabilita una competenza penale internazionale. Il che vuol dire che qualunque stato puo’ procedere ’d’ufficio’, anzi ’ha l’obbligo’ di procedere, contro chiunque applichi la tortura. Per esempio nel caso di un (…) -
Luis Sepulveda
20 maggio 2004 par (Open-Publishing)
Di Viviana Vivarelli
Coloro che sono passati per le esperienze della tortura, e io sono fra quelli, sono in genere restii a parlare del tema per una questione di elementare pudore. ...
Ma dopo aver visto le foto spaventose che mostrano la soldatessa Lynndie England di 21 anni, incinta di sei mesi, mentre collabora con singolare entusiasmo ad un “atto persuasivo” nei confronti di prigionieri iracheni, l’orrore, i vecchi fantasmi di un passato ancora recente cedono il passo all’ira che (…) -
Media e torture
18 maggio 2004 par (Open-Publishing)
Di Viviana Vivarelli
Sul blog di inmovimenti Wind chiede:
"Mi chiedo perchè Amnesty International non abbia mai informato i media di ciò che accadeva nelle prigioni irakene. Perchè si è limitata ad inviare resoconti e memoriali alle istituzioni senza rendere di pubblico dominio ciò che già da un anno andava rilevando su situazioni in violazione dei diritti umani." Rispondo: Perche’ chiedersi come mai Amnesty non abbia mandato le sue denunce alla stampa? Probabilmente la domanda e’ (…)