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Appello dell’ICAHD, il Comitato israeliano contro la demolizione delle case.

Publie le mercoledì 31 agosto 2005 par Open-Publishing

Care tutte e tutti,

vi invito a scrivere lettere di protesta contro la gravissima decisione presa dal governo israeliano e dalla municipalità di Gerusalemme di costruire un nuovo insediamento ebraico dentro il quartiere mussulmano della citta vecchia, che viola ancora una volta il diritto e la legalità internazionale ma che di fatto continua imperterrita con lo scopo di annettere interamente Gerusalemme Est.

Di seguito troverete tradotto l’appello scritto e lanciato dall’ICAHD, il Comitato israeliano contro la demolizione delle case. Inoltre troverete un esempio della lettera di protesta da spedire.

Un abbraccio

Luisa Morgantini

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Il campo di pace israeliano chiede la cancellazione del nuovo insediamento pianificato nel quartiere mussulmano di Gerusalemme.

Un altro atto illegale a Gerusalemme Est, fin¹ora tenuto nascosto, è stato promosso dal governo israeliano e dalla municipalità di Gerusalemme: un piano per costruire un nuovo insediamento ebraico nel quartiere mussulmano della città vecchia vicino alla porta di Erode.

Recentemente il sotto-comitato del Comitato Locale per la Pianificazione e la Costruzione di Gerusalemme ha confermato la costituzione di un piano volto ad erigere un quartiere ebraico all¹interno del quartiere mussulmano della città vecchia di Gerusalemme. Secondo quanto previsto dal piano, 30 case e una sinagoga verranno costruite per circa 150 persone. I professionisti (Bimkom ­ Pianificatori per pianificare i diritti) mettono in guardia sulle implicazioni di questo piano:

Il progetto proposto viola i principi basici della pianificazione edilizia all¹interno della città vecchia:

1. Principi di preservazione: per preservare la storia e l¹eredità della città vecchia, qualsiasi costruzione è limitata in altezza e prossimità alle mura della città stessa. Il piano proposto viola entrambi questi principi.

2. La città vecchia è l¹area con maggiore densità di popolazione non solo per quanto riguarda Gerusalemme ma anche per ciò che concerne tutta Israele; questa densità di popolazione nel quartiere mussulmano è pari a 182.7 persone per dunam (5-20 per dunam* in altre zone di Gerusalemme). Negli anni recenti i pianificatori hanno lavorato per trovare soluzioni viabili per decrescere e diluire la densità degli abitanti nella città vecchia. Qualsiasi nuovo progetto il cui scopo e quello di ospitare comunità esterne danneggerà in modo irreversibile e grave il lavoro in corso dei pianificatori.

3. In aggiunta all¹alta densità vi è un ulteriore aspetto: modificando lo spazio aperto all’interno della città vecchia, spazi che sono già di per se rari, si danneggerà seriamente anche il benessere delle persone che lì abitano.

Oltre ai difetti di pianificazioni e alle implicazioni ambientali che questi comportano, riconosciamo inoltre il pericolo politico intriso nel piano stesso. Costruire case per ebrei nel quartiere mussulmano comporta ampie e gravi ripercussioni anche sulla delicata e complessa struttura sociale delle città stessa. I palestinesi a Gerusalemme Est vivono in condizione di disagio economico e sociale, quindi una presenza ebraica permanente in questo quartiere porterebbe a provocazioni che aggraverebbero la crisi sociale e politica in modo serio. Non solo questo, ma anche il fatto che il piano proposto costituisce il subdolo proseguire di una coerente politica israeliana il cui scopo è quello di violare l¹equilibrio tra palestinesi ed israeliani a Gerusalemme, creando attraverso questa politica una maggioranza ebraica nella Gerusalemme Est.

L’aumento del controllo israeliano sulla terra palestinese a Gerusalemme Est è unilaterale e illegale. Questa politica Israeliana sta violando il diritto internazionale, che non riconosce l’annessione di Gerusalemme Est, occupata dal giungo del 1967. Questo, altro non è che un piano politico che dà nuovo significato al termine "Gerusalemme unita", in quanto impedisce ogni possibilità di negoziati politici che possano portare a una soluzione giusta e condivisa per Gerusalemme.

La tua lettera o petizione potrebbe fare la differenza. Per favore scrivete una lettera educata ma forte e determinata al:

Min. Interior (Ministro degli Interni) Ofir Pines, fax: 03-7632638/02-5666376, email pinespaz@knesset.gov.il

Minister for Building & Infrastructure (Ministro per le Costruzioni e Infrastrutture), Issac Herzog, fax: 02 584 7033 e 02 582 4111

Director of Jerusalem District Planning, (Direttore del Jersualem District Palenning), Ruth Yosef: fax: 02 624 1986 o telefona allo 02 629 0216

Jerusalem Mayor (Sindaco di Gerusalemme) Uri Lupoliansky, Fax: 02 629 6014

Rabbi Yehoshua Pollak, Chairman, Municipal Local Committee of Building & Planning

(Coordinatore del Comitato Locale per la Costruzione e la Pianificazione della Municipalità): fax: 02 629 6178

Mandate inoltre email a Meir Margalit meir@icahd.org saranno consegnate personalmente alla Municipalità, mentre copie delle lettere possono essere spedite a Bat Shalom (info@batshalom.org) o ICAHD: Israeli Committee Against House Demolitions (anjie@netvision.net.il) ­ Comitato Israeliano contro la demolizione delle case

Firmatari della petizione:

AIC: Alternative Information Centre

Gush Shalom

Bat Shalom

ICAHD: Israeli Committee Against House Demolitions

Peace Now

Machsom Wacth

Ta’ayush

* 10 Dunam equivalgono a 1 Ettaro