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Col Cirino in mano

Publie le mercoledì 6 luglio 2005 par Open-Publishing

"Ho deciso che è venuta l’ora di salutare la Casa delle Libertà. Mi dimetto dal centrodestra. Che ci faccio lì? Me ne vado a fare il democristiano insieme a Martinazzoli e a Mastella nel campo del centrosinistra, perché sono convinto che, tra un po’, saranno in tanti a venirci a trovare. Berlusconi perderà, mi sembra il pronostico più facile da fare".

(Paolo Cirino Pomicino, la repubblica, 15 febbraio 2004).

"Cirino Pomicino è il nostro Baggio".

(Clemente Mastella, leader dell’Udeur, 16 febbraio 2004).

"Se non glieli davo io, i voti, Cirino Pomicino non riusciva nemmeno a fare l’eurodeputato. Paolo mi ha stufato, ormai è fuori dall’Udeur. Ora decideranno i probiviri".

(Clemente Mastella, 15 aprile 2005).

"Appena uscito scuro in volto dal congresso dell’Udc, Berlusconi ha chiamato e ricevuto a Palazzo Chigi Gianfranco Rotondi e Paolo Cirino Pomicino, i capi della nuova Dc".

(dai giornali del 2 luglio 2005).

(6 luglio 2005)