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GIOVEDI’ 15 SETTEMBRE 2005, ORE 20.45, CASA DEL POPOLO, GRADISCA D’ISONZO (GO)

Publie le martedì 13 settembre 2005 par Open-Publishing

La Rete del FVG contro i CPT si riunira’:

(solo per questa settimana il giorno e’ stato spostato da mercoledi’ a giovedi’ perche’ a Udine c’e’ un’importante iniziativa sull’Iraq, alle 20.30, al Teatro S.Giorgio)

 prepareremo insieme l’Assemblea dei Movimenti del Nord Est, da noi convocata per SABATO 17 SETTEMBRE, ORE 15.00, SEMPRE A GRADISCA per organizzare insieme la manifestazione del 22 ottobre;

 parleremo degli importanti sviluppi giuridico-legali emersi in queste settimane, di seguito vi mando un articolo pubblicato la scorsa settimana. Come vedete quanto fino ad oggi sostenuto con forza dal Coordinamento Libertario era vero e fondato


GIOVEDÌ, 08 SETTEMBRE 2005 Pagina 5 - Gorizia, Messaggero Veneto

Gradisca. Un esperto di Perugia: possibili i ricorsi a Tar del Lazio e Corte costituzionale

Spuntano spiragli legali per cancellare il Cpt

GRADISCA. Relativamente all’iter tecnico, procedurale e amministrativo seguìto per il Cpt di Gradisca ci sono i presupposti legali per procedere a un ricorso sia al Tar del Lazio sia alla Corte costituzionale al fine di bloccare i lavori e l’apertura stessa del centro per immigrati in via di completamento nell’ex caserma “Ugo Polonio”. Lo ha evidenziato lo studio effettuato dall’avvocato Fabrizio Figorilli, docente di diritto amministrativo all’Università di Perugia.

È la grande novità emersa ieri nel corso dell’incontro che a Trieste ha visto riuniti allo stesso tavolo i rappresentanti di Regione, Provincia (il presidente Brandolin), Comune di Gradisca (il sindaco Tommasini) e il consigliere regionale dei Verdi, Metz. A confermarlo è l’assessore regionale all’immigrazione Roberto Antonaz, pronto comunque a precisare come ci sia ancora la necessità di mettere tecnicamente a punto e perfezionare l’azione legale nei confronti dello Stato.

«Sulla base della documentazione recentemente desecretata dal ministero dell’interno sul Cpt e acquisita personalmente dal presidente della Provincia Brandolin, lo studio effettuato dall’avvocato Figorilli, che avevamo incaricato come tecnico esterno di analizzare gli atti, ha evidenziato la possibilità di procedere a un ricorso sia al Tar del Lazio sia alla Corte costituzionale. Contrariamente ai precedenti studi effettuati dai legali interpellati sulla vicenda Cpt, che non avevano certo autorizzato ottimismo, quindi, sono emerse nuove ipotesi nella battaglia contro il Cpt di Gradisca, ma a oggi restano ancora ipotesi, seppur confortanti. È innegabile che si sia aperta una nuova strada, ma adesso attendiamo un’ulteriore e più approfondito studio dell’avvocato Figorilli, necessario per perfezionare la procedura per il ricorso, un ricorso che oggi sembra finalmente possibile».

Soddisfatto ma non certo senza polemica il “grande accusatore” delle istituzioni sulla vicenda Cpt, l’anarchico Paolo De Toni. «Le risultanze giuridiche emerse nell’incontro di ieri sono state estremamente positive e viene confermata l’analisi sulle illegittimità condotta in tutti questi mesi dal “coordinamento libertario contro il Cpt”. Non sono stato invitato alla riunione, ma ho comunque saputo che l’avvocato Figorilli ha anche criticato l’immobilismo del sindaco di Gradisca che avrebbe dovuto già da tempo agire di fronte a evidenti violazioni e illegittimità urbanistiche. È altresì chiaro che innanzi tutto l’ente titolato a fare il ricorso al Tar è in primo luogo proprio il Comune, secondariamente la Regione e solo in ultima istanza la Provincia. Sono furibondo perché, se si fosse seguìta la mia linea, enunciata già in febbraio, il Cpt sarebbe già bloccato e invece fino a ieri i partiti hanno continuato a fare il doppio gioco e tentare d’insabbiare la verità. Tutte le risultanze politiche dimostrano che Comune, Provincia e Regione hanno fatto il doppio gioco e preso in giro i comitati e tutti i cittadini».

Marco Ceci