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I sindacati di polizia difendono i promossi del G8
Publie le lunedì 19 settembre 2005 par Open-Publishingdi M.D.C.
Canterini e Perugini non si toccano. Promossi a pieni voti anche nell’anno della mattanza di Genova, due tra i presunti responsabili delle violenze accadute in quelle giornate trovano la solidarietà dei sindacati di polizia, dal Siulp al Sap. Viceversa, nel mirino finisce il senatore del Prc Gigi Malabarba, reo di aver diffuso la notizia. A dimostrazione che le ferite del G8 sono ancora lungi dall’essere sanate. I sindacati di polizia si appellano al garantismo per giustificare la promozione rispettivamente a questore e vicequestore di Canterini e Perugini.
Il primo ex comandante del reparto mobile di Roma e del nucleo antisommossa rinviato a giudizio per concorso nei fatti della Diaz e per una parte dei falsi e delle calunnie che giustificarono l’assalto alla scuola. Il secondo ex numero due della Digos di Genova, accusato di essere stato uno dei principali responsabili della gestione della caserma di Bolzaneto. «In un paese di diritto nessuno può essere condannato sulla base del sospetto, neanche un funzionario di polizia», attacca il segretario del Siulp Oronzo Cosi.
Sulla stessa linea d’onda il segretario del Sap Filippo Saltamartini, per il quale non c’è nessuna impunità, in quanto se Canterini e Perugini dovessero essere condannati in maniera «irrevocabile», cioè dopo il terzo grado di giudizio, allora «gli incarichi di questi funzionari verrebbero rivisti». Il segretario generale del piccolo Siap, Giuseppe Tiani, difende invece il capo della polizia Gianni de Gennaro e parla di «mancanza di elementi oggettivi» che giustifichino gli attacchi di Malabarba.
Mentre il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Giovanni Aliquò, pur critico «verso una logica delle promozioni che ha finito per premiare elementi assolutamente impresentabili e degni dell’oblio», sostiene come «si vuole coinvolgere l’intera polizia in un disegno internazionale di contrapposizione alle logiche democratiche».
E Malabarba? Risponde così alle accuse: Della mattanza di Genova, che ha fatto parlare istituti per la difesa dei diritti umani di mezzo mondo di "sospensione della democrazia", secondo questi signori nessuno tra le forze dell’ordine è responsabile. Anzi, è bene che i principali protagonisti vengano persino promossi. Questa è la concezione della democrazia che si è andata affermando in questi anni sotto la direzione della pubblica sicurezza di Gianni de Gennaro». «Le promozioni di Canterini e Perugini, volute direttamente dal Viminale, assumono il significato di un’assoluzione a priori», conclude l’ex portavoce del Genoa social forum Vittorio Agnoletto.




