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LA PACE SIA L’ARCHITRAVE DELLA POLITICA DELL’UNIONE
Publie le domenica 18 settembre 2005 par Open-PublishingLa marcia Perugia-Assisi dello scorso 11 Settembre ha visto una straordinaria partecipazione segno che 2il movimento per la pace è vivo e capace di occupare la scena politica" Lo ha dichiarato Alfio Nicotra, responsabile nazionale del Dipartimento Pace del Prc.
"Le scomuniche e gli attacchi scomposti nei confronti dei marciatori da parte del Ministro Fini- ha proseguito Nicotra - evidenziano l’incapacità di questo governo di mettersi in connessione con il sentimento profondo del popolo italiano." Il movimento per la pace- sottolinea- "e’ decisivo per far cambiare la politica estera e della difesa dell’Italia.
Questo cambiamento deve realizzarsi con atti politici forti di deconnessione del nostro Paese dalla strategia di guerra infinita e preventiva portata avanti dall’amministrazione Bush. La cosiddetta guerra al terrorismo- dice Nicotra- e’ fallita. Oggi il mondo e’ piu’ insicuro, il terrorismo piu’ forte e le piaghe della miseria e della fame sono ben lontane da essere debellate".
Secondo il responsabile Pace di Rifondazione comunista, il ritiro delle truppe italiane dall’Iraq "e’ questione non piu’ dilazionabile e l’Unione nel suo insieme deve assumere questo impegno come priorita’ assoluta. Il rapporto tra l’Unione e il movimento per la pace puo’ e deve essere fecondo. Ho apprezzato le parole dette da Prodi all’Onu dei Popoli: e’ un buon inizio.
Ma non deve cessare la pressione del popolo della pace sul centrosinistra- insiste Nicotra- pressione che deve essere esercitata con la mobilitazione ma anche attraverso lo strumento delle primarie. Se Prodi dice che in caso di vittoria dell’Unione il ritiro dall’Iraq sara’ veloce non precisando i tempi, possiamo argomentare che piu’ voti prendera’ Fausto Bertinotti alle primarie piu’ veloce sara’ il ritiro delle truppe da parte del nuovo governo dell’Unione....".
La pace infatti- sottolinea l’esponente del Prc-deve diventare l’architrave dell’Unione.Tutta la coalizione deve assumersi impegni concreti per la riduzione delle spese militari, la riconversione dell’industria bellica, la rinegoziazione delle basi e delle servitu’ militari. Il ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 Costituzione non deve mai piu’ essere aggirato- conclude Nicotra- mai piu’ dunque guerre ipocritamente dette umanitarie".




