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Luciano Ligabue al Live8 il 2 Luglio a Roma
Publie le giovedì 23 giugno 2005 par Open-Publishing4 commenti
LIGA AL LIVE8
LUCIANO LIGABUE ha deciso di partecipare al LIVE 8, che si terrà il 2 luglio
a Roma, proponendo un paio di brani in versione acustica.
"Le scadenze di lavoro ravvicinate e inderogabili (il rocker emiliano è
nella delicata fase finale della realizzazione del suo nuovo disco di
inediti, in uscita il 16 settembre, e si accinge a preparare l’impegnativo
concerto che terrà il 10 settembre al Campovolo di Reggio Emilia) avevano
sconsigliato la partecipazione all’evento promosso da Bob Geldof - dichiara
Claudio Maioli, manager dell’artista - ma poi Ligabue, nonostante gli
impegni pressanti di cui sopra, ha deciso di dare il proprio contributo,
nelle condizioni che gli sono possibili (voce e chitarra), alla buona causa
del Live 8".
redazione@liganews.it





Messaggi
1. > Luciano Ligabue al Live8 il 2 Luglio a Roma, 24 giugno 2005, 18:56
Roma, 14:19 da repubblica on line 24.6.05
LIVE 8: VELTRONI SCRIVE A JOVANOTTI
Il sindaco di Roma Veltroni, ha inviato a Lorenzo Cherubini una lettera, invitandolo a partecipare al Concerto al Circo Massimo del prossimo 2 luglio.
"Caro Lorenzo, ho seguito in questi giorni sugli organi di stampa le tue dichiarazioni ed i tuoi dubbi riguardo al Live 8 italiano. Ti confesso che alcune delle tue perplessita’ sono state in parte anche mie quando come Comune di Roma abbiamo deciso di partecipare in forma sostanziale all’organizzazione dell’iniziativa al Circo Massimo.
La possibilita’ che un evento storico come quello che stiamo mettendo in piedi potesse diventare una semplice passerella di artisti, seppur di primissimo piano, ci e’ stata chiara fin dall’inizio e proprio per evitare questo abbiamo subito lavorato perche’ alla fine possa essere evidente a tutti la vera portata dell’evento a cui ci stiamo preparando.
Io l’ho detto chiaramente martedi’ scorso, insieme con Bob Geldof, durante la conferenza stampa di presentazione.
Il Live 8 non e’ un semplice concerto: il Live 8 e’ e deve essere un grande evento "politico", una straordinaria occasione di mobilitazione in cui milioni e milioni di esseri umani, facendo definitivamente propria la consapevolezza che questo mondo ha bisogno di maggiore giustizia, rivolgono un messaggio assordante ai grandi del pianeta chiedendo loro di aiutare l’Africa".
"Scrivo a te - conclude Veltroni - come vorrei scrivere a quei tuoi colleghi che sono ancora incerti sul da farsi. La tua, la vostra, presenza e’ importante. Come lo e’ quella - e colgo l’occasione per ringraziarli di cuore - di tutti gli artisti italiani che hanno deciso di venire il prossimo 2 luglio al Circo Massimo".
1. > Luciano Ligabue al Live8 il 2 Luglio a Roma, 25 giugno 2005, 13:11
Dopo il "sì" di Jovanotti convinto da una lettera di Veltroni
"Io ci sarò e farò il mio mestiere". Arrivano altre adesioni
De Gregori aprirà il Live 8
ci saranno Renato Zero e Pelù
Nominato un garante super partes in grado di gestire la complicata vicenda
A una settimana dall’evento, l’organizzazione comincia a funzionare
di GINO CASTALDO Repubblica 25.6.05
ROMA - Ci sarà anche lui. Non solo, a quanto pare Francesco De Gregori sarà l’artista che aprirà il concerto romano. Anche lui ha sciolto le sue riserve e ha pronunciato finalmente il fatidico sì, in una giornata ricca di novità, dominata dalla travagliata, ma alla fine confermata, decisione di Jovanotti di partecipare a Live8, in risposta a una lettera che gli è arrivata da Veltroni.
Il sindaco scrive. Jovanotti risponde. Un carteggio eccellente che sintetizza dubbi e controversie di queste giornate. "Caro Lorenzo", scrive Veltroni, "ti confesso che alcune delle tue perplessità sono state anche mie quando come Comune di Roma abbiamo deciso di partecipare in forma sostanziale all’organizzazione del Circo Massimo". Poi lo rassicura dicendo che l’evento ha una valenza politica che deve superare ogni perplessità, ed è su questo che risponde Jovanotti: "Capisco anche un certo fastidio del pubblico quando un artista si spende per cause come quella di cui stiamo parlando. Non dovrebbero essere i cantanti a convincere i politici, c’è qualcosa di stridente in questo. Ma sono tante le cose stridenti del mondo. Dunque eccoci qua a chiedere a voi politici ancora una volta una risposta, un gesto vero, un passo avanti verso la Giustizia".
Jovanotti chiede trasparenza, chiarezza politica, non fondi da raccogliere, coinvolgimento delle associazioni che da anni lavorano contro la povertà del mondo, e conclude: "Ci vediamo a Roma. Porterò il mio ritmo (il mio grande debito verso l’Africa), che ognuno porti il suo".
Dunque Jovanotti ci sarà, perplesso ma entusiasta, e con lui una fitta sequenza di artisti che si sta aggiungendo di minuto in minuto. Arriva in giornata il sì di Piero Pelù ("accetto di dire anch’io "MAI PIU’" la violenza del colonialismo sui Paesi del Terzo Mondo"), quello di Renato Zero ("questa volta l’emergenza passa da Roma. E quindi il mio cuore romano vuole dare prova, ancora una volta, della sua disponibilità") che si aggiungono alle notizie di ieri.
Ammirevole il gesto di Ligabue, capace di cambiare idea in corsa, e non è detto che il suo gesto non abbia contribuito a invertire la tendenza distruttiva che stava incrinando l’iniziativa romana. Ondeggiamenti, ripensamenti. Ora il vento è decisamente cambiato, la lista si fa lunga e densa e di nuovo si sta prospettando la possibilità che l’iniziativa romana del 2 luglio possa essere un evento senza precedenti nella storia dei concerti italiani.
La sensazione è che solo ora, a una settimana dall’evento, si stiano facendo le cose per bene, come sarebbe stato giusto fin dall’inizio. Uno dei motivi di malumore era stata la presenza della Clear Channell di Roberto De Luca. Molti manager hanno giocato contro per questo motivo, così che oggi è stato deciso di nominare Stefano Senardi come garante super partes, in grado di gestire la complicata matassa. Anche l’Assomusica, l’associazione che unisce gli organizzatori musicali, ha annunciato oggi piena collaborazione. Si è capito che si stava correndo il grave rischio di impantanarsi in una rissa dal piccolo respiro provinciale, rapportato al passo planetario che è proprio di Live 8.
Come giustificare un no quando a Londra ci saranno i Pink Floyd che si riuniscono dopo vent’anni espressamente per l’occasione? C’è ancora qualche nome in forse, indecisi che non hanno ancora dissipato i loro dubbi. Vale solo la pena di ricordare che è ovviamente giusto decidere in piena libertà. In queste occasioni non esiste obbligo di sorta. A patto che si capisca di che cosa stiamo parlando. Non può e non deve essere una questione di organizzazione locale. Esserci o non esserci? Questo è il legittimo problema, ma la risposta bisogna darla al mondo.
(25 giugno 2005)
2. > Luciano Ligabue al Live8 il 2 Luglio a Roma, 29 giugno 2005, 19:46
GRAZIE,LUCIANO!!!!!!!!!
1. > Luciano Ligabue al Live8 il 2 Luglio a Roma, 1 luglio 2005, 10:26
Jovanotti e Venditti parlano dell’impegno contro la povertà
"Un momento propizio per dare una svolta al mondo di oggi"
Live 8, è importante esserci
"Concerto politico non beneficenza"
ROMA - "Quello di sabato sarà un concerto politico e non di beneficenza, perché servirà a raccogliere non fondi ma energia e voci". Parola di Jovanotti. Il cantante è intervenuto alla presentazione del documento delle Ong italiane sul ruolo dell’Italia nel prossimo G8. "Tutto comincia da sabato - ha detto - Noi artisti forse non siamo le persone migliori, perché spesso egoisti, viziati e privilegiati. Ma questa volta tocca a noi".
Jovanotti ha sottolineato che "l’importante comunque non è tanto il concerto, ma quello che riuscirà a mettere in moto. Credo che questo sia un momento ricco di possibilità e propizio per dare una svolta a quella che è la vera grande emergenza del mondo di oggi".
Un appuntamento importante anche per Antonello Venditti, "per cui è necessario esserci indipendentemente dalle proprie diversità". "Ho vissuto come tanti altri - ha detto il cantautore romano - la volontà con la mia generazione di cambiare il mondo. In realtà il mondo ha cambiato noi e tanti di quei sogni e di quei progetti che avevamo non si sono realizzati. Ma io ci credo ancora e cerco di pensare positivo. Ora al posto di cento sogni, penso che sia giusto averne due ma fattibili. Dopo tutto credo ancora che il mondo si possa cambiare".
Quanto alle varie questioni e polemiche circa la loro partecipazione, i cantanti hanno assicurato che hanno creduto nel progetto fin dal primo momento. "Non era tanto il progetto a non convincermi - ha aggiunto Jovanotti - quanto alcuni elementi dell’organizzazione locale, come il dare una visione periferica dell’evento a Roma, che invece è la città più vicina all’Africa, e anche alcune garanzie di carattere tecnico".
Nessun dubbio invece ha avuto Venditti. Aderire al Live 8, per il cantautore è come "essere infettati da un virus positivo". "Ma l’aspetto spettacolare - aggiunge - è più popolare di quello politico. L’importante è esserci nella propria diversità, visto che tutti hanno una propria opinione. Abbiamo avuto esperienze fallimentari, ma non del tutto".
Venditti ha spiegato che segue da anni l’Eritrea, uno stato al quale invia, con tante altre associazioni, aiuti di ogni genere. "In Eritrea ho visto arrivare i camion del Live Aid che non portavano gli aiuti umanitari. Questo l’ho riferito anche a Geldof, ma non sono qui per polemizzare. L’Africa è immensa e ogni paese vive una situazione completamente diversa".
(30 giugno 2005)
www.repubblica.it