Home > Notiziario sulle lotte dei lavoratori 1-4/2/05
Notiziario sulle lotte dei lavoratori 1-4/2/05
Publie le venerdì 4 febbraio 2005 par Open-Publishing***************************************************************
* Notiziario del Centro di Documentazione e Lotta
01-04/02/05 *
* http:\it.geocities.com\verbano\archivi\lc02_05.htm
*
***************************************************************
SOMMARIO: Telecom Sparkle, Insieme 2000, Bullonerie
Meridionali, Bat, Ales-Ati, Alfa Avio, Fiorucci,
Videocolor, Finmek, Marmi, Ast, Gesap, Ato rifiuti,
Tosoni, Italia 90, Asm, Mantero, Abruzzo Sport, Fiat,
POste, Ryanair, Mazzoni, Carbosulcis
**************************************************************
* Aggiornamenti su
http:\it.geocities.com\cen_doc_lotta *
Sulla Piattaforma dei Metalmeccanici (Aslo) - La Cub
dice NO alle scelte concertative
GIU’ LE MANI dalla RETRIBUZIONE al 100% della MALATTIA
(Cobas Autoferro)
L’Assemblea dei ferrovieri e degli RLS di Bologna
del 2/01 promuove una grande MARCIA PER LA SICUREZZA
Sciopero Multietnico alla Idealservice contro il
lavoro "a chiamata"
Situazione Finsiel: Comunicati delle RSU
Alitalia getta benzina sul fuoco... ! (Sult)
Ancora dalla "Casa dei Diritti Sociali di Roma"
Bari: manifestazione dei lavoratori della sma (ex-lsu
forestali) (Slai)
*
* Visita il sito di Memoria di Classe
*
* http:\it.geocities.com\memoriadiclasse
*
**************************************************************
01 febbraio 2005
TELECOM SPARKLE: SCIOPERO http://www.ilmanifesto.it/
Il gruppo Telecom è in fermento - la settimana scorsa
sono scesi in piazza i dipendenti Finsiel - e ieri è
toccata a Telecom Italia Sparkle. La Programmazione e
la Certificazione di rete hanno dato inizio ad azioni
di sciopero che si protrarranno fino al 25 febbraio.
L’azienda crede di poter rinunciare al confronto con
le Rsu su carichi di lavoro, professionalità e
inquadramenti, ristrutturazione tecnologica e sue
ricadute. Finora l’azienda ha risposto a quanto
richiesto soltanto con minacce di delocalizzazione.
INSIEME 2000: RIASSUNTI 5 OPERAI
http://www.sardegnaoggi.it/
L’accordo ha permesso l’assunzione a tempo
indeterminato appunto di 5 operai dell’Insieme 2000 di
Cagliari, ai quali sarà applicato il contratto
collettivo del settore multiservizi, con la garanzia
di un salario equivalente a quello precedentemente
percepito.
Resta il problema degli ultimi lavoratori, per i quali
l’Amministrazione è impegnata a definire una soluzione
rapida, così da permettere a tutti e sette di avere la
continuità occupazionale che, con il cambio d’appalto,
era andata perduta.
02 febbraio 2005
BULLONERIE MERIDIONALI http://www.denaro.it/
E’ la vendita, mediante un apposito bando d’asta,
l’ipotesi più attendibile connessa all’iter di
rilevamento delle Bullonerie Meridionali (opificio con
sede madre nell’area industriale del Calaggio -
Avellino). Se dovesse prendere forma questo percorso
allora potrebbero crearsi delle lungaggini
burocratiche controproducenti per la salvaguardia
occupazionale dei 160 lavoratori. Lo stabilimento, con
filiale a Roccabascerana, è attualmente in fallimento
(decretato il 19 dicembre 2003) per debiti accumulati
con diversi fornitori. All’organico lavorativo è stata
riconosciuta la proroga di sei mesi di
cassaintegrazione straordinaria che dovrebbe terminare
a giugno 2005.
L’accordo con Fai-Cisl e Uila-Uil e BAT Tabacchi per
la salvaguardia dei livelli occupazionali e
retributivi dei lavoratori dello stabilimento di
Bologna e del sito di Scafati. Lo ribadisce la British
American Tobacco Italia (Bat), nel corso di
un’audizione presso la Commissione Finanze della
Camera.
Bat ricordanche una volta definiti i dettagli
dell’operazione, "lo stabilimento di Bologna sarà
ceduto ad un importante acquirente che riconvertirà lo
stabilimento, assumendo tutto il personale interessato
e mantenendo gli attuali livelli retributivi". I
dipendenti ex-Aams potranno rientrare nella pubblica
amministrazione o, se in possesso dei requisiti,
usufruire del Fondo di Sostegno al Reddito. Per i
dipendenti del sito di Scafati è previsto il
ricollocamento presso altri stabilimenti della Bat
Italia, principalmente nella vicina Manifattura di
Cava de Tirreni.
ALES-ATI http://ilmattino.caltanet.it/
Riunione con le parti sociali e il Ministero Beni
Culturali per fare il punto della vicenda dell’Ales e
delle Ati, società che reimpiegano circa 900
lavoratori ex Lsu nell’ambito dei beni culturali. Nel
corso dell’incontro è stato presentato ai sindacati,
alle imprese e all’Ales il testo del provvedimento,
inserito nel decreto legge 7 del 31 gennaio 2005, con
il quale sono stati individuati il percorso giuridico
e le risorse finanziarie necessarie per la
prosecuzione delle attività sinora svolte. A tal fine
sono stati stanziati 12 milioni di euro, con cui viene
garantita la prosecuzione dei servizi per tutto il
2005.
ALFA AVIO: SCIOPERO http://ilmattino.caltanet.it/
È il primo grande impianto metalmeccanico dell’area
industriale a est di Napoli. L’Avio di Pomigliano
d’Arco (costruzioni e revisioni di motori
aereonautici) sfiora il secolo di storia. La fabbrica
aprì i battenti nel 1910 e da allora non si è mai
fermata, neppure sotto i bombardamenti. Oggi però sono
proprio i suoi cervelli di punta, gli ingegneri, a
lanciare l’allarme. Sostengono che l’azienda voglia
chiudere la direzione tecnica, cuore pulsante e motore
propulsivo dell’intero sistema di produzione del
grande stabilimento. La settimana scorsa sempre loro,
gli ingegneri, hanno scioperato. "La direzione tecnica
non si può smantellare", ha scritto la Rsu di Avio.
Nel 1996 gli addetti alla progettazione erano 132.
Adesso sono 35. Restano gli interrogativi su Avio spa.
Attualmente il comparto appartiene al gruppo
finanziario americano Carlyle al 70% e a Finmeccanica
al 30%. Nell’ottobre del 2003 la Carlyle aveva
acquistato il settore da Fiat-Avio che, a sua volta,
aveva rilevato il gruppo da Finmeccanica nell’agosto
1996. Gli stabilimenti principali di Avio spa si
trovano a Pomigliano, Torino, Brindisi, Acerra e
Colleferro.
FIORUCCI: SCIOPERO http://ilmessaggero.caltanet.it
Hanno bloccato l’uscita delle merci dall’azienda
Fiorucci di Pomezia i 14 lavoratori dell’Ambra, la
cooperativa che per conto dell’azienda alimentare si
occupa del carico e dello scarico dei prodotti.
Incerto il futuro degli operai dopo i rinnovi
contrattuali che hanno affidato il servizio a una
nuova cooperativa. Così ieri i lavoratori hanno
incrociato le braccia per protesta, impedendo di fatto
l’uscita e la distribuzione della merce negli esercizi
al dettaglio. La protesta dovrebbe proseguire anche
oggi.
VIDEOCOLOR: CIG http://ilmessaggero.caltanet.it/
Scatta ancora la cassintegrazione alla Videocolor di
Anagni, Dal 5 al 20 febbraio il provvedimento
interesserà 1400 lavoratori dello stabilimento di
Fratta Rotonda. La decisione sul fermo della
produzione è arrivata per consentire l’evasione delle
scorte in magazzino. Nella fabbrica dove si producono
cinescopi per televisori oggi ci sono oltre 500 pezzi
in attesa di essere immessi sul mercato, a fronte di
un tetto massimo previsto di 350. La Thomson (la
multinazionale francese proprietaria della
Videocolor), che nei giorni scorsi ha venduto il sito
di Anagni agli indiani della Videcon (leader nel suo
Paese nel settore dell’elettronica e degli
elettrodomestici), ha così deciso di fermare per due
settimane gli impianti di produzione. Sembra che lo
stesso provvedimento sia stato attuato anche per gli
altri stabilimenti della Thomson. Ieri sera c’è stata
una lunga trattativa tra i dirigenti della Videocolor
e le organizzazioni sindacali, che si è conclusa con
un accordo di indennità economica per i lavoratori: le
maestranze della Videocolor riceveranno otto euro in
più al giorno per il periodo di cassintegrazione.
FINMEK: 130 IN MENO http://ilmessaggero.caltanet.it/
Per quanto concerne lo stabilimento aquilano della
Finmek Solutions di Sulmona (Aq) si prevede il rientro
di quattrocentoventi unità al posto delle
cinquecentocinquanta su cui c’era stato un preciso
accordo sottoscritto dal Governo. Attualmente in
fabbrica ci sono solo ottanta dipendenti. In pratica i
130 lavoratori che sarebbero in esubero nello
stabilimento aquilano verrebbero accompagnati verso la
pensione.
03 febbraio 2005
MARMI: SCIOPERO GENERALE DEL SETTORE
http://www.newspaper24.it
Sciopero generale del settore lapideo di Massa e
Carrara lunedì per tutta la giornata. Si sono rotte le
trattative sul rinnovo del contratto integrativo
provinciale di Massa Carrara che riguarda circa 3500
lavoratori (950 alle cave e il rimanente al piano).
Preannunciate forme di protesta in attesa del fermo
totale di lunedì. Il contratto è scaduto il 31
dicembre del 2003. Dopo quattro ore di assemblea con
l’associazione degli imprenditori, Fillea Cgil, Filca
Cisl, Fenal Uil di Massa Carrara hanno deciso di
passare alla dimostrazione tramite lo sciopero e il
picchettaggio fuori dagli stabilimenti più importanti.
In discussione il premio di risultato e la copertura
del parametro settoriale.
AST DI TERNI: 360 IN CIG http://www.ecodibergamo.it/
Una doppia doccia gelata in poco più di 12 ore per le
Acciaierie di Terni. Alle 4 di ieri mattina si rompe
il confronto a Palazzo Chigi, poco dopo le 16 arriva
la richiesta di Thyssen Krupp per la cassa
integrazione dei 360 dipendenti del reparto magnetico
che Tk intende chiudere. Alle 4 i rappresentanti della
Thyssen Krupp, dopo una breve pausa di riflessione
sulle controproposte avanzate dai sindacati, decidono
di abbandonare il tavolo della trattativa, spiegando
di non avere nulla da modificare nel piano per l’Ast.
A Terni in mattinata si tiene una riunione delle Rsu,
seguita da un’assemblea alla quale partecipano 2.000
dipendenti, che scioperano per due ore.
GESAP http://www.lasicilia.it/
Tregua di due giorni tra Gesap e Pae Mas. La vertenza
dei 66 stagionali dell’aeroporto Falcone Borsellino di
Palermo finora impiegati da Gesap per i servizi a
terra di Meridiana si sposta a Roma. Domani si
svolgeranno due incontri, uno al ministero del Lavoro
e un altro con il viceministro ai Trasporti, Mario
Tassone. Si dovrà trovare una soluzione per queste
maestranze, licenziate da Gesap che ha perso il
cliente e rifiutate da Pae Mas che ha già il proprio
personale. Si è pervenuti, nel frattempo, ad una
soluzione di compromesso. La Pae Mas non rinuncerà a
svolgere il servizio per Meridiana, ma al momento si è
impegnata a non fare nuove assunzioni consentendo alla
Gesap di continuare ad assistere parte dei voli.
Secondo i sindacati, la Gesap rischia di perdere quasi
4mila voli all’anno. Il consorzio Pae Mas, da parte
sua, ha già assunto più di sessanta lavoratori
palermitani e non ha bisogno di altro personale. E,
mentre sono in viaggio verso Punta Raisi ispettori
dell’Enac per verificare che il nuovo gestore
dell’handling abbia le caratteristiche per svolgere il
servizio, resta proclamato lo sciopero per il 12
febbraio.
ATO RIFIUTI PAGA: STIPENDIO AI LAVORATORI
http://www.lasicilia.it/
Impegno da parte del presidente dell’ATO a garantire
per il futuro alle imprese tempi certi per il
pagamento dei crediti vantati derivanti dalla gestione
del predetto servizio e da parte delle stesse imprese
a provvedere nell’immediato alla liquidazione, a tutti
i lavoratori interessati, delle spettanze arretrate.
Le intese raggiunte in Prefettura dovrebbero
consentire nell’immediato la cessazione dello stato di
agitazione dei lavoratori del settore, evitando lo
sciopero programmato per il 16 febbraio prossimo.
L’accordo consentirà per il futuro di evitare il
verificarsi di ritardi nei pagamenti degli emolumenti
dovuti ai lavoratori del settore.
GRUPPO TOSONI: STATO DI AGITAZIONE
http://www.larena.it/
Sciopero di quattro ore, ieri mattina, dei lavoratori
delle aziende Tosoni e Sairadi Villafranca per
chiedere l’apertura di una trattativa sul rinnovo del
contratto aziendale. In tutto, le aziende del Gruppo
Tosoni contano circa trecento dipendenti. L’astensione
dal lavoro, indetta dalle rappresentanze sindacali
unitarie è stata accompagnata da un presidio da parte
di varie decine di operai e impiegati davanti alla
sede direzionale del Gruppo industriale in via
Postumia e da un volantinaggio tra le bancarelle del
mercato, in centro. "Siamo qui non solo per
rivendicare un adeguato aumento salariale che non sia
basato solo su variabili legate alla produttività come
vorrebbe l’azienda e per chiedere l’apertura di una
vera trattativa, ma anche per una questione di
dignità: finora, con la direzione c’è stato un unico
incontro, agli inizi di dicembre, che non ha più avuto
seguito", dice la RSU.
ITALIA 90: DIPENDENTI SENZA RETRIBUZIONE
http://www.laprovinciadicremona.it/i
Lo stipendio di dicembre avrebbe dovuto entrare nello
loro tasche il 15 di gennaio. Oggi è il 3 di febbraio,
ma la retribuzione resta ancora una promessa. E loro,
i venti dipendenti di Italia ’90, la ditta siciliana
che raccoglie e smaltisce i rifiuti nei 38 comuni del
circondario cremonese, tornano ad agitarsi. Uno, due,
tre giorni di sforamento del termine di scadenza si
possono anche tollerare, ma venti cominciano ad essere
troppi per chi deve mandare avanti famiglia, saldare
gli affitti e pagare le bollette. In questi giorni gli
operatori della società palermitana che la scorsa
estate ha vinto la gara d’appalto bandita dal Comune
di Castelverde per conto degli altri paesi, hanno
incontrato i sindacati per concordare eventuali azioni
di lotta nel caso in cui l’assegno della busta paga
tardasse ulteriormente ad arrivare.
ASM: SCIOPERO GENERALE CONTRO LA VENDITA
http://ilmessaggero.caltanet.it
Martedì 22 febbraio dalle 9 alle 13 (questo l’orario
più probabile) si fermeranno i bus dell’Asm, azienda
municipalizzata di servizi di Rieti. Fermo restando la
prestazione dei servizi essenziali, lo sciopero
generale di 4 ore prevede anche il corteo di protesta
in piazza del Comune. Si arroventa lo scontro tra
dipendenti e sindacati dell’Asm e la Giunta Emili, in
procinto di decidere se vendere o meno un consistente
pacchetto azionario dell’azienda così da avviare una
sostanziale privatizzazione della ex Municipalizzata.
Ieri in Prefettura l’incontro tra le parti per cercare
una possibile conciliazione (previsto dalla normativa
che regola lo sciopero in particolari settori del
servizio pubblico, come ad esempio i trasporti) è
fallito per l’assenza del Comune.
MANTERO: 103 IN CIG http://www.corrieredicomo.it
La crisi della filiera tessile non conosce tregua.
Anche se le risposte al momento difficile sono molto
diverse. Alcuni giorni fa, la Ratti, ha annunciato
pesanti tagli al personale soprattutto amministrativo
negli stabilimenti di Guanzate e anche di Malnate
(Varese). Ieri, la Mantero, ha siglato con il
sindacato un’intesa per la cassa integrazione a
rotazione per l’intero reparto tessitura. Oltre un
centinaio di operai, che si fermeranno una volta alla
settimana per i prossimi due mesi. La cassa
integrazione ordinaria dovrebbe partire dalla
settimana prossima.
Per oggi sono state convocate (a metà pomeriggio e in
serata) le assemblee dei lavoratori in cui saranno
spiegati i dettagli della cassa.
ABRUZZOSPORT LICENZIA
http://ilmessaggero.caltanet.it/
Ritorno alle barricate per i dipendenti di "Abruzzo
sport", la società che gestisce le piscine Naiadi. E
per venerdì è previsto anche uno sciopero che
bloccherà tutte le attività della struttura per due
ore. E’ la risposta del sindacato ai quattro
licenziamenti. Praticamente è stato azzerato l’intero
settore della riabilitazione motoria. Non è difficile
prevedere, per i 32 dipendenti, tempi duri. Il
licenziamento dei quattro addetti è stato motivato
tramite una raccomandata a mano dal tenore
inequivocabile: "A seguito delle perduranti difficoltà
economiche del centro di fisioterapia del complesso
sportivo Le Naiadi, siamo spiacenti di comunicarle il
suo licenziamento per chiusura ramo aziendale".
Tuttavia, Abruzzo sport si è dichiarata disponibile a
valutare una eventuale ricollocazione in altri settori
come preparatore atletico, addetto alla palestra,
istruttore di nuotoe assistente bagnanti "purché in
possesso di idoneo titolo, salva probabile
riformulazione della distribuzione dell’orario di
lavoro".
FIAT: SCIOPERO 11 MARZO http://it.news.yahoo.com/
Il prossimo 11 marzo gli stabilimenti italiani del
gruppo Fiat si fermeranno per otto ore e una
manifestazione nazionale portera’ le tute blu a Roma,
sotto i palazzi del governo. L’assemblea nazionale dei
delegati di Fiat Auto ha approvato poco fa, dopo una
discussione durata oltre quattro ore la proposta
avanzata unitariamente questa mattina dalle segreterie
di Fim, Fiom, Uilm e Fismic. Ad accompagnare
l’iniziativa dell’11 marzo saranno le assemblee nelle
fabbriche, i presidi davanti ai cancelli e uno
sciopero di quattro ore le cui modalita’ saranno
decise a livello territoriale, ma che si svolgeranno
comunque entro il 18 febbraio, prima che cominci in
molti stabilimenti la cassa integrazione. Alla
decisione si e’ giunti dopo una lunga discussione,
durante la quale diversi delegati, soprattutto della
Fiom di Mirafiori e di Termini Imerese avevano chiesto
che lo sciopero fosse anticipato al 18 febbraio.
04 febbraio 2005
CALL CENTER POSTE http://www.ilquotidianocalabria.it/
La vicenda degli operatori del Call center reggino di
Poste Spa approda in un’aula giudiziaria. Ieri, nelle
stanze della sezione lavoro del tribunale di Reggio
Calabria, ha infatti preso formalmente avvio la causa
che vede contrapporsi diciassette lavoratori
interinali, sull’orlo del licenziamento, difesi dal
legale della Cgil reggina Giuseppe Strangio, e
dall’altra il colosso delle telecomunicazioni
italiane.
La prima udienza si è esaurita in poche battute con il
rinvio dell’udienza al prossimo 25 marzo (in seguito
alla presentazione, da parte dei legali di Poste, di
una memoria difensiva). La Cgil annuncia che il
prossimo 25 marzo chiederà al giudice di sentire come
testimoni sia Gasparri che Sarmi, Amm. delegato. Poste
oggi continua a sostenere di non dover stabilizzare
questi lavoratori, sebbene sia il ministro che il
numero uno di Poste, nei diversi incontri tenuti con
il sindacato ed i lavoratori, avessero più volte
annunciato la soluzione della controversia proprio in
virtù dell’altissima professionalità delle risorse
umane impiegate e della rilevanza, a livello
nazionale, assunta dal call center reggino per
efficienza nonché quale importante canale di vendita
per l’azienda. La richiesta di assunzione a tempo
indeterminato dei diciassette lavoratori presso Poste
Spa, come si legge dal ricorso della Cgil, si basa sul
fatto che gli operatori non avrebbero coperto solo dei
picchi produttivi, ma avrebbero svolto mansioni
parificabili a quelle di dipendenti veri e propri,
essendo stati impiegati, fra l’altro, per oltre tre
anni senza soluzione di continuità. Si attende ora
l’udienza di marzo per capire come l’Azienda intenderà
affrontare una vicenda che ha coinvolto l’opinione
pubblica e tutti i livelli politici, locali e non,
sfociando inoltre lo scorso 30 novembre anche
nell’adesione, per la prima volta in Italia, degli
interinali postali allo sciopero generale.
COMPAGNIE AERE IN SARDEGNA: OCCUPAZIONE A RISCHIO
http://www.unionesarda.it/
La guerra sui cieli di Sardegna comincia a preoccupare
non poco i sindacati. La paura è che gli unici a
precipitare, senza paracadute, possano essere i
lavoratori. Cgil, Cisl e Uil di categoria paventano il
rischio che la corsa al ribasso delle tariffe, la
necessità di ridurre i costi, spingano le compagnie a
tagliare gli organici. Meridiana ha fatto scattare la
mobilità per 192 dei suoi 1300 dipendenti. La
situazione potrebbe aggravarsi se si lascia campo
libero ad autentiche operazioni di pirateria aerea
come quelle di Ryanair. La compagnia irlandese opera
in Italia ma ignora le norme e i contratti di lavoro
del nostro Paese. Nonostante ciò le vengono concesse
dalle società aeroportuali, come accade ad Alghero,
condizioni più favorevoli di quelle praticate ai
vettori nazionali.
MAZZONI: CIG http://www.unionesarda.it/
Per i venti dipendenti del cantiere Mazzoni di
Selargius (CA) il 2001 è stato un anno da dimenticare.
Negli ultimi mesi la ditta ha deciso per la cassa
integrazione e da allora è iniziato l’incubo di una
vita vissuta a metà. Senza più un lavoro, con un’età
tra i trenta e i cinquanta anni, con una famiglia alle
spalle, i dipendenti Mazzoni hanno gridato la loro
disperazione per mesi. Hanno bussato a tutte le porte,
hanno ottenuto un piano del lavoro scritto per loro.
Eppure oggi si ritrovano al punto di partenza. Al
punto che hanno annunciato nuove battaglie. Di quei
venti selargini soltanto pochi, i più giovani, sono
riusciti a risalire la china. Gli altri, per lo più
cinquantenni a pochi anni dalla pensione, vivono senza
più speranza per il futuro. Nel 2001 una ventina di
persone tra i trenta e i cinquanta si sono trovate da
un giorno all’altro senza un futuro. E questo perché
la ditta aveva rinunciato agli appalti in Sardegna. Da
allora i dipendenti sopravvivono con la cassa
integrazione che rappresenta la loro condanna al non
lavoro». Dopo la disperazione i primi passi verso la
riconquista del posto fisso.
CARBOSULCIS http://www.unionesarda.it/
Una catena di solidarietà per salvare i posti di
lavoro delle imprese d’appalto di Portovesme. A
lanciare la proposta di una nuova mobilitazione sono i
rappresentanti dei lavoratori impegnati nella vertenza
Carbosulcis.
+---------------------------------------------------+
| VOGLIAMO DOCUMENTARE L’ATTUALITA’ |
| DELLA LOTTA DI CLASSE, STANDO AL SUO INTERNO |
+---------------------------------------------------+
/—\/—\/—\
| /- /------- |
|||||
| _____/ | __/ | ||||
| - --- --- | |||||
| _ | / | ||||
| / |




