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PER LA RIFONDAZIONE DEMOCRATICA DELL’EUROPA - LA CONVENZIONE DEGLI ATTAC D’EUROPA...

Publie le mercoledì 22 giugno 2005 par Open-Publishing

PER LA RIFONDAZIONE DEMOCRATICA DELL’EUROPA
LA CONVENZIONE DEGLI ATTAC D’EUROPA E UN PIANO ABC PER L’UE

pubblicato su www.attac.it il 21 giugno 2005

I NO francese e olandese al trattato costituzionale e l’impatto positivo
che hanno avuto sulle opinioni pubbliche d’Europa, stanno a significare
il drastico rifiuto delle politiche neoliberiste praticate per decenni a
livello europeo. Questa situazione costituisce una opportunità storica per
lanciare un ampio dibattito democratico sulla natura del progetto europeo
che vogliamo.

Per dare un contenuto concreto all’immensa speranza suscitata dallo scacco
che il neoliberismo ha subito il 29 maggio e il 1° giugno, i rappresentanti
degli Attac d’Europa, riuniti a Bruxelles il 16 giugno 2005, in occasione
della riunione del Consiglio europeo, annunciano la messa in opera di una
Convenzione degli Attac d’Europa.

Questa Convenzione propone un Piano ABC che si svilupperà a breve e medio
termine. Il piano di lavoro inizia da oggi. Osserverà le scadenze dell’agenda
istituzionale dell’Unione europea ma allo stesso tempo elaborerà la propria.

Piano A : iniziative e mobilitazioni contro le politiche liberiste europee

Una rifondazione democratica dell’Europa implica nell’immediato una serie
di misure urgenti di rottura con le politiche neoliberiste:

1. Richiesta del Consiglio alla Commissione di ritirare tutti i progetti
di direttive europee di liberalizzazione in corso di esame (quindi la direttiva
Bolkestein, quella sull’orario di lavoro, sugli aiuti pubblici alle imprese,
sui trasporti ferroviari, ?) come pure il programma di azione sugli aiuti
di Stato.

2. Riunione urgente dell’Eurogruppo che esiga dalla Banca Centrale Europea
una sostanziale modifica della politica monetaria, ivi compresa la riduzione
dei tassi di interesse.

3. Impegno di sviluppare una vera politica del lavoro, attraverso soprattutto
la revisione totale del patto di stabilità.

4. Aumento sostanziale del bilancio europeo per portare avanti una politica
sociale e per aumentare l’importo dei fondi strutturali destinati ai paesi
appena entrati nell’UE, solo mezzo per aiutarli nel loro sviluppo invece
di incoraggiare il "dumping"sociale, fiscale e le delocalizzazioni.

5. Organizzazione del rilancio economico europeo, anche attraverso i prestiti,
fondato sugli investimenti nelle infrastrutture pubbliche che contribuiscano
a migliorare l’ambiente, i trasporti ferroviari, l’istruzione, l’assistenza
sanitaria e puntino alla creazione di posti di lavoro.

6. Moratoria sui negoziati dell’AGCS (Accordo Generale sul Commercio dei
Servizi) in ambito OMC.

7. Messa in cantiere di misure volte all’eliminazione dei paradisi fiscali,
e che promuovano le tasse globali e l’armonizzazione fiscale in Europa.

8. Riforma profonda dell’Agenda di Lisbona (Consiglio europeo del 23-24
marzo 2000) e dell’Agenda sociale 2005-2010, con l’obiettivo di metterle
al servizio del progresso sociale ed ecologico.

9. Aumento dell’aiuto pubblico allo sviluppo fino allo 0,7% del PIL degli
Stati membri dell’Unione; maggiore impegno per il raggiungimento degli Obiettivi
del Millennio per lo Sviluppo e annullamento integrale del debito estero
dei paese poveri.

. Fine del sostegno all’occupazione dell’Iraq e ritiro immediato delle
truppe dei Paesi membri dell’Unione.

Questa Piano comporterà una serie di iniziative a livello nazionale ed europeo
che culmineranno a Bruxelles nel mese di dicembre 2005 con una grande mobilitazione in occasione dell’ultima riunione del Consiglio europeo a presidenza britannica.

Piano B : per istituzioni europee realmente democratiche

Agli Attac d’Europa stanno a cuore istituzioni europee autenticamente democratiche,
ma ciò non era previsto nel progetto di trattato costituzionale.

Bisognerà, in particolare, assegnare un ruolo importante ai Parlamenti nazionali
allargando nello stesso tempo quello del Parlamento europeo; occorrerà sottrarre
alla Commissione il monopolio dell’iniziativa legislativa, così come i poteri
esorbitanti di cui essa dispone in materia di concorrenza; occorrer dare
ai cittadini e alle cittadine un diritto reale di iniziativa popolare; sarà
necessario favorire le cooperazioni rafforzate tra i Paesi dell’unione.

Gli Attac d’Europa discuteranno al loro interno e tra di loro circa il contenuto
di un nuovo trattato riguardante esclusivamente le istituzioni europee.
La prima riunione della Convenzione degli Attac d’Europa prevista a dicembre
2005 farà il bilancio di queste proposte.

Piano C : per un’altra Europa possibile

Per quanto importanti possano essere le misure di democratizzazione istituzionale
del Piano B, esse non rispondono che molto parzialmente alle attese di vasti
settori popolari che vogliono dare anche un contenuto democratico, politico,
pacifico, sociale, culturale, ecologico e femminista alla costruzione europea.
E’ l’insieme delle politiche dell’Unione che deve essere oggetto di una
riforma profonda.

L’ambizione del Piano C è quella di permettere la nascita di un grande cantiere
democratico per un’alternativa all’Europa neoliberista. Si tratta di elaborare
un progetto europeo di solidarietà: solidarietà all’interno dell’UE; solidarietà
tra l’UE e il resto del mondo; solidarietà con le generazioni future. Le
misure richieste nel Piano A ne costituiscono la prima ed indispensabile
tappa.

Tutte le strutture di ogni Attac d’Europa sono coinvolte nell’elaborazione
di questo Piano C : strutture nazionali, regionali e locali. Fin dal prossimo
autunno, su questa dinamica dal basso, sarà costruita la preparazione della
riunione della Convenzione degli Attac d’Europa di dicembre 2005.

Il lavoro avrà quindi un seguito in un più lungo periodo.

La Convenzione degli Attac d’Europa esaminerà anche il modo di partecipare
alle diverse iniziative che potranno essere assunte dai diversi movimenti
sociali e reti europei, principalmente nel quadro del Forum Sociale Europeo
di Atene ad aprile 2006.

Un’altra Europa è possibile. Noi la costruiremo insieme !

Bruxelles, 16 giugno 2005