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Punto Rosso di Vigevano, 1 luglio 2005 : INCONTRO CON DON ALBERTO VITALI, DI PAX CHRISTI
Publie le lunedì 27 giugno 2005 par Open-Publishing
LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE E MONSIGNOR ROMERO:
INCONTRO CON DON ALBERTO VITALI, DI PAX CHRISTI
Venerdì 1 luglio 2005, con inizio alle ore 21 presso la sala Cotta della Fondazione Roncalli in via del Popolo 17 a Vigevano (Pavia), si terrà il secondo incontro pubblico del ciclo di serate dedicate alla teologia della liberazione promosse dalla sezione "Rosa Luxemburg" di Vigevano dell’associazione culturale Punto Rosso con il patrocinio della Fondazione Istituto d’Arte e Mestieri "Vincenzo Roncalli".
Don Alberto Vitali, coordinatore nel nord Italia del movimento cattolico internazionale per la pace "Pax Christi" e responsabile italiano di numerosi progetti in Sud America e in particolare in Salvador, terrà una relazione su "La teologia della liberazione cristiana e la storia: monsignor Oscar Romero".
Al centro dell’incontro ci sarà quindi la figura di monsignor Oscar Romero, "raccontata" da don Alberto Vitali, uno dei maggiori indagatori italiani del pensiero dell’arcivescovo di San Salvador ucciso 25 anni fa, esattamente alle ore 18,25 del 24 marzo 1980, dagli "squadroni della morte" mentre celebrava la messa, colpevole di essersi schierato apertamente con il popolo contro il governo para-militare che aveva già trucidato centinaia di persone tra cui molti sacerdoti.
Monsignor Romero fu assassinato, proprio nel momento in cui stava elevando il calice nell’eucarestia, con un proiettile blindato ed esplosivo calibro 25, sparato da un pistolero al servizio delle oligarchie salvadoregne; stava celebrando la messa per gli ammalati di un piccolo ospedale.
Pochi giorni prima della sua morte aveva esortato i soldati salvadoregni a disubbidire agli ordini di chi li usava per una feroce repressione della popolazione.
Pur avendo avuto una formazione conservatrice, il contatto con i poveri e gli ultimi del suo paese lo aveva cambiato. La sua fu una scelta di campo netta e senza compromessi: "Il mondo dei poveri - disse - ci insegna che la liberazione arriverà quando questi nostri fratelli
poveri non staranno più dalla parte di chi riceve le elemosine dal governo e dalle chiese, ma saranno essi stessi protagonisti della loro lotta per la liberazione". E ancora: "Se mi uccideranno risorgerò nel popolo salvadoregno". E la sua gente lo proclamò subito santo: san Romero d’America. La chiesa ufficiale invece ha bloccato per molti anni la sua beatificazione. I conservatori all’interno della Chiesa hanno sempre sostenuto che non era possibile canonizzare un "filo-marxista amico della teologia della liberazione". In realtà monsignor Romero non ha mai teorizzato questa teologia, ma nei fatti ne è stato il massimo
praticante, fino alla morte.
Per approfondire i temi di questo incontro è consigliata la lettura del libro di autori vari "Teologie della liberazione", Quaderni di Alternatives Sud, Edizioni Punto Rosso.
Associazione Culturale Punto Rosso di Vigevano
Sezione Rosa Luxemburg
Via Boldrini 1




