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Rivoluzione civica o "Disastro civivo"....

par Roberto Ferrario

Publie le lunedì 25 febbraio 2013 par Roberto Ferrario - Open-Publishing
38 commenti

Cercando di copiare quello che é arrivato in Francia con il "Front de Gauche", la lista "Rivoluzione civica", dalle prime percentuali, non arriva neanche al 3%

Continuate cosi compagni a rifiutare una politica chiara, di classe, ci sono altri movimenti che sono ben più esperti per presentare delle politiche confuse e populiste.

L’instabilità politica in Italia é l’obbiettivo di tutte le forze reazionarie in particolare quella dei "grillini"...

Ancora un esempio, non é con un programma annacquato che si andrà in avanti e in particolare nelle scadenze elettorali di questo sistema borghese...

E’ nelle lotte e nei movimenti che dobbiamo lavorare e diffondere le nostre idee, il cretinismo parlamentare giova solo alle forze liberali, sociale-democratiche e reazionarie... e non alle forze comuniste....

Messaggi

  • Il movimetismo non dovrebbe preoccuparsi del "disastro" della sinistra parlamentare che scivolerebbe nel cretinismo, se non si vuole identificare nella forma partito è più logico che non stia né a criticare né a gioirne, e soprattutto in futuro non lamentarsi della svolta reazionaria, che immancabilmente lo reprimeranno, delle compagini parlamentari di stampo capitalista.

    E’ stata una scelta del movimentismo, di PCL e sparpagliate compagini antagoniste a lasciare che si formeranno governi reazionari e filocapitalisti. Spero almeno che si faccia un mea culpa sull’ennesima occasione sprecata. Vorrei ricordare che in questo caso, come in altri, l’unico movimentismo premiato è uno dei più subdoli e reazionari. Pensare di vivere perennemente nell’llegalità (intesa come antisitema ) è una pratica non più percorribile, i tempi sono cambiati e lo siamo anche noi, i compagni comunisti, come ci hanno insegnato i padri del nostro pensiero, DEVONO mirare al governo della società e non al semplice ruolo di osservatori, i comunisti devono occupare le stanze del potere o con la forza o con la forma partito, la via della forza e della resistenza non è più percorribile causa le forze realmente in campo, la tecnologia ci ha privato di qualsiasi controllo/difesa dal potere capitalnazionalista che ha sequestrato di fatto ogni settore, e la storia ce lo ricorda con Marx, Lenin, Gramsci, Guevara, Fidel, Chavez, Morales etc...

    L’avevo scritto che sarebbe stato un pranzo che andava di traverso oggi, ma è una sensazione probabilmente che vivono i soli compagni che aspirano a una reale rivoluzione.

  • Roberto, ma sembra quasi che tu te ne rallegri... veramente non vi capisco più. ci troviamo con i grillini e berlusconi che spopolano, monti che s’è beccato almeno il 10 per cento e tu sembri felice del fatto che RC non sarà neanche alla camera. voglio chiederti se in questo momento storico possiamo ancora permetterci fanaticamente di fare gli extraparlamentari, perché sai benissimo che le controriforme le stanno votando lì e toccano tutti noi, le nostre vite. magari per te dalla Francia (mi sembra di capire che vivi lì) sarà diverso, ma qui c’è gente che piange perché non sa come andare avanti. ma come si fa a non capire che questo è il momento in cui il capitale partirà con l’offensiva finale contro i lavoratori e le classi sociali più deboli?
    fare gli extraparlamentari fa fico, però i centri sociali a roma con veltroni si prendevano bei finanziamenti e diritto ad esistere, e non mi sembra che facessere questioni di principio. anche se Veltroni lo possiamo considerare uno dei nostri nemici più accaniti dobbiamo riconoscere che lo si costrinse con la nostra numerosa presenza a piegarsi anche a ciò che non gli stava bene (proprio perché i comunisti ancora stavano in parlamento).
    peccato aver perso quest’occasione... ora finiranno il lavoro sulla nostra pelle, ma potremo fieramente continuare a dire di essere dei fighissimi extraparlamentari.

    • ma cosa c’entra sto discorso sull’extraparlamentarismo visto che tanti ex extraparlamentari reduci dagli anni ’70 e dintorni hanno appoggiato, dichiaratamente o meno, il movimento grillino. e poi perché un comunista dovrebbe votare per una lista che non ha neanche il coraggio di esporre il simbolo con la falce e il martello? perché un comunista dovrebbe votare per una lista i cui leader, o presunti tali, degli unici partiti che ancora si dichiarano almeno a chiacchiere comunisti (mi riferisco a Rifondazione comunista di Paolo Ferrero e ai Comunisti Italiani di Oliviero Diliberto), non hanno avuto il coraggio di esporsi ma si sono riparati (chissà perché) dietro la faccia pulita di un magistrato?

    • io con ingroia ho visto partigiani e pugni alzati, evidentemente non li hai seguiti... per gli extraparlamentari che hanno appoggiato grillo... beh, che dire, allora stiamo messi peggio di quanto pensassi!!! forse no se penso agli ex extraparlamentari minzolini e gad lerner, solo per fare un esempio.

      questa pretesa che un movimento come quello di ingroia che da magistato dovesse dichiarare chiaramente di essere un comunista, e lui lo è (sai che suicidio): un po’ di strategia politica per favore.

      demagistris già 4 anni fa scrisse sul suo blog un articolo intitolato "lotta di classe", ingroia che si rifà a che guevara e gramsci, parla di abolizione in toto della riforma fornero, di riduzione dell’orario di lavoro, abolizione in toto del precariato e ripristino per tutti del contratto a tempo indeterminato, patrimoniale, ritiro dalle missioni all’estero, blocco degli armamenti, blocco della tav, dalmolin, muose, giustizia contro lo stato per gli assassinati dalle forze dell’ordine, verità sulle stragi, tutte le stragi di stato... a me è sembrato un buon punto di partenza, che vuoi che ti dica.

      altro esempio illuminante, il grillo che tanto piace agli extraparlamentari delusi di sinistra ha apostrofato ai quattro venti e nei media il presidente della repubblica come "morfeo", lungi da me difendermi napolitano, ma chiunque si fosse permesso "impunemente". una simile libertà l’avrebbero segato in due (a noi hanno strappato dalle mani a bastonate dei semplici striscioni, non dimenticarlo), e questo già mi fa salire molti sospetti su chi sia e a chi serva grillo... che i compagni non capiscano questo è veramente assurdo.

      oggi, con questi risultti elettorali gli unici che esultano sono i poteri finanziari europei che hanno ottenuto la volutà instabilità di questo paese per poterci commissariare più di quanto non abbiano fatto con monti.

      inoltre parlare di sequestro dei capitali dei mafiosi, dei corrotti e degli evasori è sempre un discorso di classe, perché è sempre la stessa classe sociale che è mafiosa, corrotta, collusa con il capitale e ladra del nostro lavoro.

      se proprio vi servivano dei simboli cui siamo tanto affezionati c’era l’imbarazzo della scelta.

    • Ma scusa Giulia dove vedi che mi rallegro????? E’ chiaramente il contrario non sono triste ma sono incazzato di vedere come ci si suicida senza rendersi conto e si continua come lo proponi d’immaginare che é in parlamento che troveremo le soluzioni alle nostre domande !!!!????????

      Che vivo in Francia non mi esclude di sapere cosa succede in Italia, guarda che il Partito della sinistra europea esiste ancora ed é lui che va deciso cosa e come fare sia in Francia che in Italia....

      Come fai immaginare che "noi" (parlo dei comunisti) possiamo cambiare le cose in parlamento, la questione non é di vantare i pregi di essere "extraparlamentari" ma di capire di che e con quale forza viva possiamo essere rapresentativi nel paese...

      Se pensi che é sufficiente essere presenti con qualche deputato o senatore per cambiare le cose, dovresti spiegare come puoi fare senza fare dei compromessi contro natura????

    • ma ai poteri forti serve stabilità o instabilità? ed indipendentem dalla questione elettorale, dalle piazze reali si sta dispiegando un’ondata di lotta? e con tutte le lotte anche durissime dei compagni in grecia... hanno ottenuto qualcosa o, elezioni o meno, sono stati sommersi dai potentati economici? io le idee chiare non le ho, ma mi convincono poco anche quelle di chi pretende certezze in un modo o nell’altro... Parlamento o meno, la disperazione sociale pare tardare (parecchio) a trasformarsi in ribellione o altro... ed ho come l’impressione che in tanti ormai da tempo affrontano la cabina con lo spirito con cui si butta qualche euro in un gratta e vinci... sarò io che (ben da prima delle elezioni) sto soccombendo all’ondata che ha travolto vita e sogni di tanti di noi... ma non riesco a vedere nemmeno uno spiraglio dopo una vita di sacrifici e di battaglie politiche regolarmente, in fin dei conti, perse. elezioni o non elezioni. salut

    • ma alla base del comunismo c’è l’istanza fondamentale di andare al potere. oggi non è possibile farlo con una rivoluzione armata.

      a me dispiace veramente come sono andate queste elezioni. ci ritroviamo ancora con berlusconi, bersani e ora anche grillo. mi viene da vomitare.

      non penso che con qualche parlamentare avremmo cambiato il mondo, ma forse si potevano porre le basi per un’aggregazione più ampia dei comunisti in un paese chiaramente fascista. al seggio dove ho votato era pieno di ceffi di casapound che scrutavano chi si avvicinava ai cartelloni delle liste... beh, la sensazione mentre ero in fila è stata veramente brutta. purtroppo dove vivo io questi spadroneggiano...
      non lo so, anche io sono incazzata... speravo che da quest’esperienza si potesse ricominciare almeno a condizionare le sorti di questo paese... ora è chiaro che non ci restano che i nostri spopolati sitin e cortei, associazioni sempre più sole sul territorio e accerchiate dai fasci. vivo in provincia di roma e l’aria che tira qui è brutta credimi.

    • io speravo in un punto di partenza per arrivare un domani al potere, posso sognare??? solo se vai al potere legiferi.

    • ma fammi capire: tu speravi (o sognavi) davvero di andare al potere con la lista di Rivoluzione civile?

    • Non fu il pci con consistente forza, negli anni di maggiore rappresentanza parlamentare, a legiferare contro i compagni riottosi? Quattro gatti non sarebbero serviti al capitale. Mi pare che tutti noi ancora glielo rimproveriamo, giustamente. I comunisti si devono porre l’obiettivo di governare e legiferare, sono finiti i tempi di romantici sacrifici e di ciclostile.

    • in prospettiva speravo che questo rappresentasse un punto di partenza, da modificare e indirizzare dall’interno della lista stessa.. se vuoi insinuare che sono una stupidina romantica o una sognatrice senza costrutto fallo pure, non mi interessa.

      come diceva gramsci un rivoluzionario non può che essere un ottimista (non è una citazione, ma il concetto era questo). certo non credevo che ci fossero tanti compagni rinunciatari o che arrivassero addirittura a votare per grillo, che secondo quello che scrivi non avrà nessuna influenza sul potere in italia, vista l’inutilità secondo voi della rappresentanza parlamentare. se è così posso dormire sonni tranquilli...

      ps: ma per te invece come si prende il potere oggi???

    • ci sono molte più probabilità di conquistare il potere con le armi o la forza, che dir si voglia, che non con i voti, specie in un paese "moderato", o di centro-destra, quale storicamente è l’Italia. non si spiegherebbe altrimenti come mai proprio questo paese ha partorito fenomeni come il fascismo, il berlusconismo ed ora il grillismo, nè si spiegherebbe come mai la Democrazia cristiana ha governato per quasi 50 anni...

    • Nessuno dei tre è andatp al potere con le armi, vorrei che la storia fosse ricordata com’è.

    • ma oggi, siamo un po’ realisti, o una rivoluzione è armata dall’esterno (e in questi casi è sempre il capitalismo che arma le rivolte, vedi la primavera araba, la libia o la siria) o non è possibile. la modernità tecnologica dà al potere la possibilità di scovare un ribelle armato troppo facilmente. è notizia di questi giorni la storia dei droni americani. io preferisco guardare ai paesi dell’ALBA latina che attraverso il voto stanno, loro sì, rivoluzionando la vita di tante popolazioni miserabili, anafabete, spolpate dallo sfruttamento. secondo me oggi, per voler essere realistici, questa è l’unica via.

      oppure vorreste dirmi che rinnegate anche l’esperienza dell’ALBA???

    • ebbene, chiedetevi a questo punto come e perché in quesi paesi latino-americani, dove la guerriglia marxista è pure andata al potere (si pensi al Nicaragua, giusto per fare un esempio), i comunisti, o altri partiti di ispirazione marxista o, comunque, socialista, hanno vinto le elezioni... questo risultato si chiama "egemonia" e voi che vi richiamate a Gramsci dovreste sapere cosa significa... e non mi pare che in Italia esista un contesto storico simile, vale a dire un’egemonia esercitata da un soggetto comunista, ma sono almeno 40 anni che tale spinta egemonica si è esaurita... e di chi è la colpa, di chi non va più a votare, oppure di un gruppo dirigente ex o post comunista che ha sputtanato tutto ciò nel giro di pochi anni? e di questo ceto dirigente fanno o non fanno parte (o hanno fatto parte) anche personaggi come Diliberto e compagni?

    • attendo una risposta da Giulia che ha sollevato il discorso sulla prospettiva ipotetica di una sorta di "ALBA" anche in Italia e in Europa... i popoli dell’America Latina vantano un’altra storia, un’altra cultura, un’altra tradizione politica, non a caso ha attecchito facilmente la rivoluzione bolivariana che ha prodotto un cartello antimperialistico, antiliberista e socialisteggiante, mentre da noi, in Italia e in Europa in generale, è stata fondata la moneta unica europea, che altro non è che il frutto monetarista di un cartello neoimperialista e neoliberista. le differenze consistono è anche in questo "dettaglio" non marginale...

    • ho detto che mi ispiro all’ALBA come esempio, con le dovute differenze chiaramente tra i due continenti e le rispettive storie. anche in america latina il neo imperialismo è potente, basti guardare a come hanno ridotto il messico con i trattati economici che conosciamo.

      quello che voglio dire è che la rivoluzione armata è assolutamente impossibile. in italia ci hanno provato negli anni 70 e sappiamo com’è andata a finire. ma lì i compagni erano figli di partigiani (come generazione... alcuni lo erano proprio), cioè persone che avevano ancora dentro lo spirito della resistenza armata al fascismo. oggi questo spirito è morto con i suoi stessi protagonisti.

      in questi anni mi è capitato spesso di ascoltare compagni che parlavano dell’alba come di un modello... o anche questo non è vero? erano tutti piegati alla "realpolitik"? quelli che conosco io no, non so quelli che conoscete voi.

      comunque vada stiamo perdendo, compagni... ogni giorno di più e questo è veramente doloroso. perdendo non perché ipocriti o vili, ma perché il capitalismo è troppo potente e noi sempre più deboli, più soli, più divisi e meno numerosi... è vero o no questo? sono io che non ci vedo più bene e che non so contare?

      voglio comunque credere che troveremo la via per la vittoria, insieme.

      saluti compagno zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz

    • quello che voglio dire è che la rivoluzione armata è assolutamente impossibile. in italia ci hanno provato negli anni 70 e sappiamo com’è andata a finire.

      Scusa Giulia ma che dici??????????????

      La "rivoluzione armata" negli anni 70, in Italia??????????????

      Ma dove hai vissuto???????

      Negli anni 70 caso mai c’é stata una repressione orribile e tentativi di colpi di stato giustamente per impedire al PCI di vincere le elezioni e d’altra parte di distruggere il movimento a sinistra dello stesso PCI...

      Se poi parli delle BR o altri, scusa ma la sei nel delirio se parli di "rivoluzione"....

    • ma perché le br che volevano fare? una partita di calcio? portami un esempio di rivoluzione armata socialista dopo cuba (che per le ragioni espresse da zzzzzzzzz è lontana da noi per cultura e storia) che abbia avuto successo...

      lo so che negli anni settanta c’è stata una repressione brutale, non vivo mica sulle sponde di un laghetto di trote... che io sappia le br volevano sovvertire il sistema con le armi, convinti che avrebbero avuto appoggio popolare... non dimentico neanche il 77.

      poi se vuoi contrapporti a quello che dico sempre e comunque per partito preso non so che farci...

    • No non mi contrapongo per partito preso.... perché tutti quei anni gli ho vissuti direttamente, compreso nel 77 a Bologna... e per me quello che hanno fatto le BR non é una "rivoluzione"...

      Come fai a proporre l’unita e la "presa del potere" e comparare le azioni delle BR totalmente scollegate dalla gente, in più rileggi i miei commenti io non propongo come unica soluzione la "rivoluzione armata" ma ben un lavoro unitario nel movimento senza illusioni di vincere le elezioni per "prendere il potere" e cerco di far capire che sarà il potere borghese che ci impedirà con le armi di vincere, ed é ben in quel momento che si porrà la questione di sapere cosa fare, certo il meglio é di prepararci prima...

      Non ti ricordi quello che é successo in Cile, la stessa discussione che non ha impedito la dittatura a causa del discorso che non ci si deve preparare a difenderci anche in armi, e abbiamo visto il risultato...

      E in Cile avevano "preso il potere" come dici tu... e le forze reazionarie non hanno avuto nessuna difficoltà "morale" a lo "riprendere" giustamente con le armi... e in Italia non ti dice niente i differenti tentativi di colpi di stato, la strategia della tensione, il sistema ha dimostrato storicamente che ti impedirà con tutti i mezzi anche i più violenti di accedere al potere pacificamente...

      Ricordati di come il Benito é arrivato al potere mentre le officine erano occupate dai lavoratori...

    • a proposito della rivoluzione armata rispondevo a zzzzzzzzz.

      neanche io penso che sia lo strumento possibile. non volevo infatti dire che le br fossero collegate al popolo, anzi. sottolineavo proprio il fallimento di un progetto simile perché lontano dal popolo che oggi non ci pensa proprio ad armarsi. non capisco come vedi tu il cambiamento possibile. sicuramente i movimenti, specie sul territorio sono importanti per la consapevolezza di classe ma non abbastanza forti per riuscire. penso che dobbiamo unirci in un partito unitario e pensavo che si poteva prendere "il treno" di rivoluzione civile, ma non per adeguarmi a loro ma per cosringerli a piegarsi a noi. solo che l’unico modo è entrare. ho visto in quel movimento almeno i presupposti per una unione a sinistra. se domani i movimenti si uniranno in un partito ben venga... ma non ne vedo all’orizzonte di queste possibilià.

      non pensi che entrando in un partito alla sua nascita, con tutte le variegate istanze dei movimenti, costruendolo dall’inizio, se ne possa determinare la natura? questa era la mia idea.

      per quanto riguarda il cile, erano sempre gli stessi anni settanta di cui parlavi tu. oggi dobbiamo attenerci all’attualità. non credo che forze reazionarie internazionali porebbero bombardare un parlamento eletto dal popolo in europa... tantè vero che anche in america latina non lo stanno facendo oggi con i paesi dell’alba. i tempi sono diversi. sicuramente non ci risparmierebbero tentativi di sovvertimento, ma tant’è... un popolo consapevole resiste... non siamo un popolo consapevole e tale consapevolezza va costruita anche attraverso l’organizzazione unitaria e tornando sul territorio, quartiere per quartiere, ma con un’organizzazione sovramovimentista...

      e mo’ basta ;)

    • non credo che forze reazionarie internazionali porebbero bombardare un parlamento eletto dal popolo in europa...

      Ma che casino Giulia!!!!!!!!!

      Guarda che il palazzo presidenziale di Santiago del Cile, non fu bombardato da delle "forze reazionarie internazionali" ma dallo stesso esercito cileno capeggiato da un certo Pinochet capo delle forze armate...

      Più vicino nella storia in Venezuela (un’altra nazione dove un presidente é stato eletto democraticamente, come Allende...) una parte delle forze armate ha tentato più di una volta dei colpi di stato di cui uno ha quasi riuscito quando Chavez fu imprigionato per qualche giorno...

      E più vicino, da noi tra il 7 e l’8 dicembre 1970 un certo Junio Valerio Borghese ex comandante della Xª Flottiglia MAS insieme al generale dell’Aeronautica militare italiana Giuseppe Casero e al colonnello dell’esercito Amos Spiazzi, dovevano organizzare un colpo di stato in Italia, già il corpo forestale si era preparato a Roma e un reparto dell’esercito a Sesto San Giovanni, all’ultimo momento Borghese annullo l’operazione capendo di essere stato manipolato dalla Democrazia Cristiana e del tranello organizzato, infatti tutta l’altra parte dell’esercito fu messa in allerta, il piano era di lasciare organizzare i preparativi per poi immediatamente sopprimere questo tentativo di colpo di stato e poi avere la scusa di varare delle leggi speciali, questo tipo di tentativo di colpo di stato fu anche ripetuto in Spagna il 23 febbraio 1981...

      Ti potrei fare una lista molto più lunga con più o meno gli stessi modi di operazione in altri paesi e in altri periodi storici, senza dimenticare come in Italia un certo socialista prese il "potere" negli anni venti, ma in particolare con quali appoggi, da chi finanziato e per quale motivo....

      Se analizzi bene la storia di tutti questi tentativi (o riusciti) colpi di stato ti potrai accorgere che chi non ha nessuna vergogna, o problemi morali, politici o umani per usare la forza e la soluzione armata é senza dubbio la borghesia locale di ogni paese, che in momenti di estrema tensione e instabilità politica non esita un secondo a usare questa soluzione, senza parlare del filo conduttore che é il capitalismo internazionale capeggiato dalla più grande potenza economica che rappresenta gli USA, infatti la Cia fu dietro tutti questi tentativi di destabilizzazione reazionaria...

      Ora in Italia oggi siamo in una situazione molto delicata e difficile dove l’instabilità politica e l’ingovernabilità favorisce le idee reazionarie, quello che molti aspettano non sono delle idee o dei programmi che non si distinguono dalle idee e politiche comuni che per anni ci hanno imposto i differenti governi che si sono susseguiti, ma delle proposizioni e dei programmi chiaramente rivoluzionari, per cambiare questa società e questo sistema politico, una vera e propria volontà di rompere, di cambiare, di sovvertire questo sistema per una società più giusta, senza privilegi mafiosi e per piu di giustizia sociale, insomma per una società socialista...

      E questo non passa per il "rispetto " delle "norme" imposte dal sistema, ma tramite un’organizzazione e una politica volontaristica nei movimenti per costruire un partito unito e unitario veramente rivoluzionario che può passare eventualmente dalla scadenza elettorale ma senza dargli piu di importanza di quella che ha...

      Non é un caso che Grillo davanti il nostro totale vuoto ideologico e atteggiamento timido e refrattario alla rivolta ha potuto inserire le sue idee e il suo movimento nella popolazione, guarda come e quante persone lo seguono, certo il suo linguaggio é populista come su quello del Benito, più o meno nella stessa situazione di crisi di sfiducia nelle istituzioni, tensioni sociali e crisi economica con una forte volontà di cambiare...

      Anche all’epoca la gente voleva cambiare e rompere con la casta politica corrotta... e ci siamo beccati piu di vent’anni di fascismo, anche a l’epoca nella cosiddetta sinistra si aveva paura di parlare di rivoluzione, ma anche "loro", i borghesi i capitalisti hanno avuto paura di "noi" ma non hanno avuto nessuna esitazione per finanziare e costruire un movimento populista, giusto in qualche anno, per canalizzare la rabbia e dare una finta speranza di come cambiare la società...

      Ancora una volta é esattamente quello che tramite Grillo e il suo movimento stanno facendo, guardiamo attentamente chi e come é organizzato questo movimento chi lo finanzia chi é dietro, ma che sorpresa.... delle società e dei "servizi" americani...

      Insomma se non rombiamo le nostre reticenza e se non organizziamo e decidiamo di iniziare una guerra ideologica, la storia ci travolgerà, noi ci posizioniamo in una corrente politica marxista e dunque non possiamo immaginare che la nostra "rivoluzione" può nascere da un parlamento borguese per arrivare tra la gente, ma é tutto l’inverso é dalla gente e tra e insieme al popolo che potremo conquistare il potere...

      Non mi stupirei se una mattina svegliandoci, ascoltando la radio o guardando la televisione ascolteremo qualcuno come Grillo o come un altro che ci leggera lo stesso comunicato preparato da Junio Valerio Borghese per il suo tentativo di colpo di stato, non é cosi strano che ci sono frasi che sono state dette anche da Grillo nei suoi cosidetti comizi...

      « Italiani, l’auspicata svolta politica, il lungamente atteso colpo di Stato ha avuto luogo. La formula politica che per un venticinquennio ci ha governato, ha portato l’Italia sull’orlo dello sfacelo economico e morale, ha cessato di esistere. Nelle prossime ore con successivi bollettini, vi verranno indicati i provvedimenti più immediati e idonei a fronteggiare gli attuali squilibri della Nazione.

      Le Forze Armate, le Forze dell’Ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della Nazione sono con noi; mentre, dall’altro canto, possiamo assicurarvi che gli avversari più pericolosi, quelli, per intendersi, che volevano asservire la patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi. Italiani, lo Stato che insieme creeremo, sarà un’Italia senza aggettivi né colori politici. Essa avrà una sola bandiera: il nostro glorioso Tricolore! Soldati di Terra, di Mare e dell’Aria, Forze dell’Ordine, a voi affidiamo la difesa della Patria e il ristabilimento dell’ordine interno. Non saranno promulgate leggi speciali né verranno istituiti tribunali speciali; vi chiediamo solo di far rispettare le leggi vigenti. Da questo momento, nessuno potrà impunemente deridervi, offendervi, ferirvi nello spirito e nel corpo, uccidervi. Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso Tricolore vi invitiamo a gridare il nostro prorompente inno d’amore: Italia! Italia! Viva l’Italia! »

    • "E questo non passa per il "rispetto " delle "norme" imposte dal sistema, ma tramite un’organizzazione e una politica volontaristica nei movimenti per costruire un partito unito e unitario veramente rivoluzionario che può passare eventualmente dalla scadenza elettorale ma senza dargli piu di importanza di quella che ha..."

      io la penso come te, ma vedo che mentre continuiamo a cercare di fare quello che dici stiamo scomparendo e che arriva uno come grillo e si becca anche i voti di molti di noi... e questo lo sai anche tu, visti alcuni post che anche qui abbiamo letto. non mi suiciderò certo per la sconfitta di RC... ma mi interrogo sul come uscirne e credo che in questo momento dobbiamo muoverci, agire, fare qualcosa... più che in altri momenti storici se vuoi.

      per forze razionarie internazionali intendevo quello che hai poi specificato anche tu. negli anni 70 dietro tutti i golpe di cui hai parlato c’era la cia... oggi accadrebbe lo stesso, non so se con la cia o con organizzazioni assimilbili ad essa. sappiamo bene che dietro ad ogni colpo di stato, destabilizzazione violenta come con i contras c’erano gli usa... questo volevo dire...

      mi sento sconfitta roberto... non per il voto di ieri ma per la nostra incapacità di unirci e incidere, ma soprattutto per aver capito in questi giorni quanti compagni vicini ai movimenti siano saliti sul carro di grillo. io lo seguo da anni e ti giuro che molte volte ho provato a mettere in allerta i compagni su quello che stava accadendo. ad esempio una volta a un banchetto di libri dove c’erano anche testi di grillo chiesi al compagno cosa ne pensasse del fenomeno guru e lui mi disse che non ne era preoccupato, che effettivamente quei libri nelle nostre manifestazioni non si vendevano e che sicuramente non avrebbe mai preso i nostri voti. cercai di spiegargli come agisce il movimento a livello di comunicazione e che questo non poteva che avere successo. niente. completamente sottovalutato. forse qualcosina dovremmo impararla da questa vicenda: è fondamentale oggi usare anche noi certe tecniche di comunicazione nuove rispetto ai nostri canoni.

      non vivo in una città, qui non ci sono compagni che si incontrano, te lo dicevo ieri... qui si organizzano le destre, noi no. non ho neanche la possibilità economica di spostarmi in citta per partecipare. vedo compagni che vanno in galera per scontri di piazza e violenza contro le cose e non contro le persone... penso che si debba fare qualcosa ora. la repressione non ci ha perso di vista. provo a ripetere ancora quello che voglio dire. la penso come te sulla politica volontaistica nei movimenti anche per costruire un partito unitario e forse stupidamente o ingenuamente (come avrai capito non ho la preparazione politica di tanti di voi) ho voluto credere che questo si potesse fare entrando in un partito in costruzione, ma tutti insieme. non sottomettersi ideologicamente a un guru o rappresentante magistato o meno, ma incidere dal di dentro. forse i tempi non sono maturi (e sono decenni che non sono maturi), spero solo che non scompariremo nel frattempo.

  • per roberto: io e francisco usiamo lo stesso router. quindi teste, persone e sessi diversi. solo per chiarezza nei vostri confronti riguardo lo stesso IP.

    saluti comunisti da entrambi

    • Dunque vi conoscete? Insomma il problema é il seguente, possiamo continuare a essere sinceri e coerenti con le nostre idee o rinunciamo facendo finta di difenderle ma in pratica ci pieghiamo alla "realpolitic" ben proposta dalla classe che pretendiamo di combattere????

      Francamente se non crediamo piu a quello che diciamo il meglio é di partire alla pesca e lasciare la possibilita a qui crede ancora di realizzare i suoi obiettivi...

    • ok. mi sembra un’evidente chiusura anche al confronto fra posizioni diverse tra noi in questo momeno. io credo in quello che dico, sono tornata a votare dopo 19 anni a ragione di tutto quello che ho scritto in questi due giorni. non so pescare, ma sono sicura che gli obiettivi sono gli stessi, il problema è come si decide di realizzarli. chiudiamola qui, tanto le nostre posizioni sono chiarissime.

      sì io e francisco ci conosciamo, credevo fosse evidente visto il chiarimento che mi sono sentita in dovere di darvi proprio per rispetto dell’interlocutore. gli influencer bazzicano altri lidi.

      saluti comunisti, comunque sia.

    • Prendo atto della definitiva incompatibilità dell’appellativo compagno tra "compagni", non a caso anche tra socialisti e radicali e anarchici e ultimamente anche movimentisti ci si chiama compagni, e questo la dice lunga sulla confusione, sì palpabile. Purtroppo la bellezza e la gioia di definirsi tali e la consapevolezza anche degli ignavi di non poter confutare il progetto comunista di secolare memoria (160 anni) che c’ha traghettato fuori dal medioevo fisicamente e intellettualmente ha affascinato troppi che dentro non lo erano comunque, e costoro pur contronatura hanno provato a partecipare a questo preogetto... contronatura sottolineo, creando masse disomogenee.

      Il fine ultimo di un comunista è la conquista del potere, con mezzi e strategie legate all’attualità, il fine ultimo di un fascista reazionario è la conquista del potere, con mezzi e strategie legate all’attualità. Un obiettivo comune con finalità diverse, questo è pacifico.

      L’attualità è l’oggi, l’attualità è l’automazione post industriale, un’automazione che gioco forza dovrebbe essere destinata a liberare l’uomo dalla schiavitù del lavoro e dalla subalternità dal padronato, alla conoscenza liberata dalla clandestinità e il minimo controllo delle nuove tecnologie, padrone del presente.

      Siamo incapaci di questo? Non credo, se vogliamo possiamo diffondere le nostre istanze, e con un po’ di supponenza anche farne materia prima di socialità. Ma preferiamo essere caparbiamente litigiosi, come scrivevo all’inizio, per far spazio alle nostre personali esigenze... pratica impercorribile, vista la composizione-scomposizione del tessuto sociale, e questo ci induce spesso al rifiuto della mediazione e al progettare non tanto obiettivi comuni quanto percorsi comuni che immancabilmente porteranno ad altro, praticamente il naturale annullamento di qualsiasi sforzo sul campo.

      Non ho più sogni da tempo, questo sia chiaro, tranne uno: non riuscirò mai ad accettare che un comunista non si ponga l’obiettivo del potere soprattutto coi mezzi a disposizione, tanto meno ergersi a guida di masse sacrificali offerte agli stati polizieschi per essere repressi senza offrir loro adeguati mezzi di protezione, ma neanche esimermi dal puntare il dito su organizzazioni e comunità mediatiche che si fregiano della natura comunista.

      Sul come saremmo arrivati all’oggi ho scritto a sufficienza anni fa e in questi giorni, egoisticamente potrei augurarmi l’avverarsi in toto delle mie perplessità così, giusto per avere una mera soddisfazione di preveggenza, ma caparbiamente ignorato, ma mi sentirei ancora più sconfitto.

      Questo sistema, il sistema, avrebbe permesso a personaggi come Grillo, che qualche compagno (?) guarda con benevolenza di coltivarsi in seno il suo peggior nemico dichiarato? Inorridisco a ciò, è fin troppo evidente quanto il rafforzare simile movimento è la chiara dichiarazione di guerra del sistema, l’ha fatto con Mussolini, Berlusconi e oggi lo fa con Grillo e grillismo.

      Il duce usò una marcetta e i media, radio e giornali, Berlusconi le Tv, Grillo le TV... cerchiamo di non dire il web perché insulteremmo le nostre intelligenze, finché la TV l’ha tenuto in embrione era innocuo, quando gli è servito l’ha fatto esplodere e portato in alto... tanto in alto da dare al suo esercito facoltà di governare. Ce lo vedo a realizzare i nostri progetti, ce lo vedo proprio. Quindi riconosciamo che la TV è e sarà ancora per molto il più potente mezzo di persuasione-istruzione al servizio di chi la controlla, e cioé i governi, i padroni, il capitale.

      Sarei gratificato nelle mie certezze se tutto ciò che ho scritto ultimamente venga cancellato da un sito dove ci si confronta come "compagni", preferisco tenermi il tutto inutilmente in archivio.

      Saluti comunisti...

    • concordo con te sul fatto che un (soggetto) comunista non è tale se non si pone il problema della conquista del potere, magari attraverso l’unità organizzativa di tutti i comunisti e dei proletari rivoluzionari come classe sociale. a riguardo Marx scriveva oltre 150 anni fa: "I comunisti non si abbassano a dissimulare le loro opinioni ed i loro fini. Essi proclamano altamente che questi fini non potranno essere raggiunti senza il rovesciamento violento d’ogni ordine di cose attuale. Che le classi dominanti tremino pure all’idea d’una rivoluzione comunista. I proletari non hanno nulla a perdere, all’infuori delle loro catene: essi hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutti i paesi unitevi!". credo che il messaggio sia sempre valido ed attuale, anzi oggi è persino più valido ed attuale rispetto al passato. il problema principale risiede esattamente in questo dato, vale a dire nella frammentazione e atomizzazione organizzativa dei soggetti comunisti, o che si professano tali, nella dispersione e frantumazione del proletariato come classe sociale, che oggi consiste nel precariato diffuso e atomizzato...

    • zzzzzzzzzzzz, siamo drammaticamente disarmati, fattene una ragione. Ma non voglio più discuterne, addio al futuro.

    • Ormai il vero problema dei comunisti attiene più alla psicologia, se non addirittura alla psichiatria, ovvero alla psicopatologia, che alla politica. Infatti, è più che palese un dato di fatto che, in qualche misura, è riconducibile ad una forma di psicopatologia politica. La vera malattia da cui sono affetti molti sedicenti “comunisti” è di origine isterica, è una forma di sadico snobismo intellettuale e di distorsione mentale che li perseguita e li affligge costantemente, per cui sembra che provino gusto e un piacere quasi masochistico nel dividersi in modo crescente, nello scindersi in particelle subatomiche sempre più ridotte e parcellizzate, sempre più infinitesimali. In tal guisa, ogni “atomo” diventa un referente del nulla, nella migliore delle ipotesi è un referente di se stesso, ragion per cui i governi dei padroni e i loro servi avranno vita facile e vinceranno sempre più agevolmente, conservando e perpetuando il proprio potere sulle masse lavoratrici. Se questo è il modo di far politica dei “comunisti”, di vivere la politica e la vita in generale da parte delle “particelle comuniste” (almeno un tempo si parlava di “cellule comuniste”: la cellula è una grandezza superiore rispetto all’atomo), allora io mi sento distante anni luce da un mondo così assurdo e nevrotico e me ne discosterò sempre più...

    • azz... zzzzzzzzzzzzzz, volevo finirla qui ma vedo che l’è dura... non so se hai capito quello che hai scritto, ma mi pare che mi dai ragione, te ne sei accorto?

    • Francisco ma cosa vuol dire "prendere il potere" tramite un’elezione in questo sistema???????

      Caso mai vinci le elezioni e vai al governo, con il rischio di un’elezione anticipata che ti buttera fuori e che perderai tutto...

      Ma come si fa ancora oggi sognare queste cose????

      E pensi veramente che un Ingroia potrà diventare il capo di un governo e che la borghesia lascerà fare senza reagire???

      Ma hai dimenticato cosa hanno fatto nel passato quando il PCI "rischiava" di vincere???

    • Non ci posso credere, volevo chiuderla qui vista l’incomprensione, ma sono un despota stalinista che mira all’iltima parola, va bene così?

      Che c’entra Ingroia e come lo vedi tu come soggetto isolato?
      Che mi frega di Ingroia, dovevamo solo approfittare di un momento di sbandamento del potere che non sapeva che pesci pigliare, e lo dovevamo fare in nome delle nostre lotte, Ingroia si sarebbe adeguato, come Di pietro a lui e Diliberto e Ferrero a loro, non oso neanche pensare cosa avrebbe prodotto l’unità anche con PCL, i movimenti, i delusi, gli incazzati, quelli che cercano un riscatto!
      Parlo di una unità di questa maledette sinistra frantumata di matrice marxista che potrebbe incidere financo al governare questa boriosa società, l’ho scritto mille volte. Sembra vuoi far intendere che io legittimi un pugno di mosche al governo e al potere. Cristo, parlo di una frammentazione ormai devastante la cui fine è improcrastinabile. Possibile che da domani saremo sudditi di legislatori che banchettano con casapound e forza nuova stavolta UFFICIALMENTE? Era necessario l’ennesimo sdoganamento della fogna fascista? Ma è possibile chiarire una volta per tutte che un comunista si deve dare NECESSARIAMENTE una forma partito omogeneo per prendere il potere oggi? Siamo disarmati, prendiamo da decenni bastonate, lotte sanguinose senza frutti, isolamento, demonizzazione... pensi siano le mire sbagliate? NO, è la divisione che costruisce la sconfitta.

      E già ormai troppo tardi però, come al solito.

    • Certo che possiamo essere d’accordo sul fatto che dobbiamo costruire un partito unito e unitario... ma allora cosa centra il concetto di "prendere il potere" tramite una elezione borghese?????????????,

    • Che vuoi che ti dica, facciamo una rivoluzione trullallero trullallà... ma per la miseria, non abbiamo niente tra le mani se non le nostre ragioni! Ci stiamo fottendo pure quelle. Sai come potrei darti ragione? Se da domani la "legge di QUESTO sistema" non avrà più potere sulle nostre vite. Fantascienza. Ripeto che è tardi, stavolta il passaggio da un ventennio all’altro avverà senza soluzione di continuità. Posso sbagliarmi, ok, me lo e ve lo auguro.

  • Il buffone di Giordano che in questo momento alla televisione sulla due, propone una alleanza con Grillo....