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SCIOPERO DELLE FERROVIE 21 MARZO PER LA SICUREZZA

Publie le lunedì 14 marzo 2005 par Open-Publishing

FATTI... NON PAROLE
SCIOPERIAMO IL 21 MARZO 2005

dalle ore 9,01 alle ore 16,59 per gli addetti alla circolazione l’intera giornata per gli impianti fissi

Durante l’assemblea del 12 gennaio qualcuno chiese di osservare un minuto di silenzio preventivo, perché da li a tre mesi avremmo dovuto fare i conti con altre vittime. Puntualmente l’8 marzo l’ennesimo incidente (questa volta sulla linea Salerno/Reggio Calabria), questa volta lo scontro di due carrelli della manutenzione è costato la vita ad un ferroviere di 32 anni, altri quattro sono rimasti feriti.

Certo, modalità diverse dal disastro di Bolognina del 7 gennaio scorso ma che hanno in comune due aspetti, il primo riguarda il contesto in cui si opera, il secondo che evidenzia come ad oggi nulla sia cambiato ed una volta spenti i riflettori, tutto sia ritornato come prima.

Il disastro di Bolognina ha messo in tutta evidenza come la ristrutturazione in atto generi gravi carenze alla sicurezza del trasporto ferroviario. Un sistema che contabilizza quali siano le perdite accettabili e colpisce chiunque si trovi sul suo cammino, ferrovieri, lavoratori delle ditte appaltatrici, utenti, che quotidianamente rischiano la pelle in nome delle logiche del libero mercato.

Non si può più tollerare che l’errore umano diventi l’alibi per occultare criticità che sono alla base delle ragioni per cui la gente “muore”, per questo abbiamo deciso di mettere queste criticità nero su bianco e depositarle presso la Procura della Repubblica, perché quello che accade ha responsabilità precise; solo le conseguenze, semmai, sono affidate al caso.

Del resto, l’atteggiamento dell’opinione pubblica, meno incline a credere alle solite giustificazioni di circostanza, nonché l’approccio con cui la Magistratura ha recepito il nostro esposto, evidenziano quanto sia chiaro a tutti quello che stiamo denunciando.

Quello che non sembra cambiato, invece, è l’atteggiamento dell’Azienda che, cercando di imporre il silenzio, continua ad andare avanti imperterrita. Ci è voluta la minaccia di sequestro della linea Bologna - Verona da parte della Magistratura per obbligare l’Azienda a prendere qualche provvedimento: infatti è solo a seguito di questo intervento, che la società ha disposto il dirottamento del traffico passeggeri e merci su altre linee.

Abbiamo parlato di “azioni di circostanza”, beh, l’idea che la partita si chiuda con la costituzione di un osservatorio, proposto dal ministro Lunardi, ma condiviso da azienda e sindacati, riteniamo non corrisponda alle attese.

Per garantire un sistema ferroviario sicuro occorre invertire l’ordine delle priorità, la sicurezza deve diventare il primo obiettivo, pertanto le scelte con cui si determinano gli interventi e gli investimenti non possono non tenere conto di questo aspetto.

Occorre ottenere l’immediata riassunzione dei ferrovieri licenziati, che hanno denunciato a Report il dissesto in cui si trovano le nostre linee, come del resto devono subito essere revocati i provvedimenti disciplinari contro tutti coloro che hanno posto il problema del VACMA e della sicurezza nel suo complesso, occorre inoltre uscire dalla precarietà nella costituzione dei rapporti di lavoro.

Fin qui abbiamo registrato i continui tentativi di differenziarsi dei sindacati confederali, la loro posizione sullo sciopero del 16/17 gennaio è nota a tutti, nonostante questo abbiamo scioperato anche l’11/12 febbraio lo abbiamo fatto nonostante la precettazione, garantendo quell’unità della categoria che “dovrebbe” essere obiettivo comune, e vorremmo ricordare che chi ha scelto di scioperare anche a rischio di essere sanzionato lo ha fatto per rivendicare maggiore sicurezza. Riteniamo, quindi, che tale indicazione non possa essere mortificata agitando la costituzione di un “osservatorio” (che ricorda quelle commissioni parlamentari che non vengono mai a capo di niente) come se fosse una vittoria. Continuiamo a credere che la sicurezza debba essere patrimonio di tutti, pertanto sollecitiamo tutte le organizzazioni sindacali a stare con i lavoratori, sostenendo lo sciopero e ci auguriamo che d’ora in avanti vi sia un atteggiamento più responsabile e maturo.
Per questo come delegati RLS/RSU abbiamo costituito un coordinamento aperto, che favorisca la partecipazione attiva di tutti i ferrovieri e che garantisca il corretto andamento della vertenza sulla sicurezza.

E’ nostro obiettivo costruire questo sciopero, come del resto tutte le iniziative a sostegno della vertenza sulla sicurezza con tutti coloro che, come detto prima, sono interessati ad un trasporto pubblico e sicuro. Pertanto sarà nostro compito sollecitare un rapporto più operativo con le associazioni degli utenti e con tutti coloro che intendano condividere con noi questo percorso.

SCIOPERIAMO UNITI PER L’IMMEDIATA RIASSUNZIONE DEI FERROVIERI LICENZIATI. PER IL RITIRO DEI PROVVEDIMENTI

DISCIPLINARI, PER UNA FERROVIA PUBBLICA E SICURA.

I FERROVIERI, SULLA QUESTIONE SICUREZZA, NON ACCETTERANNO PIU’ MEDIAZIONI AL RIBASSO.

SULLA SICUREZZA NESSUNO PUÒ SCHERZARE.

SERVONO FATTI CONCRETI E NON CHIACCHIERE.

Coordinamento RLS/RSU “12 GENNAIO”

Bologna 07 marzo 2005

www.ferrovieri.tk