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SERVITU’ MILITARI : SARDEGNA, INDENNIZZI AI PESCATORI

Publie le domenica 18 settembre 2005 par Open-Publishing

Con un protocollo integrativo al protocollo d’intesa, sottoscritto nell’agosto del 1999 tra il ministero della difesa e la Regione Sardegna, vengono riconosciuti ai circa cento pescatori del Sulcis indennizzi pari a complessivi 22mila euro ciascuno per gli anni 2003 e 2004. ’’Spero che presto o tardi finiscano gli indennizzi e viviate della pesca e non di indennizzi’’: cosi’ il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, si e’ rivolto ai pescatori delle marinerie di

Teulada e Sant’Anna Arresi, che davanti al palazzo della Regione, attendevano la sigla dell’accordo tra Regione e Governo, che da il via libera agli indennizzi promessi dal governo ai pescatori, per ripagarli del fermo cui sono costretti dalle esercitazioni militari nelle acque antistanti il poligono di Capo Teulada. ’’Il governo - ha detto Soru - si impegna ad avviare anche un confronto sul riequilibrio delle servitù militari e la bonifica del territorio inquinato dalle bombe’’.

Dal 26 settembre una societa’ del CNR procedera’ ad una verifica della situazione nel poligono di Capo Teulada. Entro il 30 ottobre i risultati verranno consegnati alla Regione. Sulla base dei risultati sara’ dato inizio ad una campagna di bonifica dagli ordigni esplosi’’. ’’Ce lo siamo detti cento volte - ha aggiunto Soru - il 70 per cento delle bombe che vengono esplose in Italia, per esercitazioni militari vengono esplose in Sardegna. Questo e’ il nostro tema, occorre riequilibrare il problema delle servitu’.

Il sottosegretario Cicu ne e’ consapevole e spero che possa iniziare una collaborazione anche maggiore, nei prossimi mesi, per mettere le basi di una effettiva soluzione del problema’’. Concludendo il presidente Soru ha detto: ’’Abbiamo siglato l’accordo per le marinerie di Teulada e Sant’Anna Arresi, ma ci sono altre marinerie in Sardegna, penalizzate dalle esercitazioni militari.Nelle prossime settimane il generale Dello Monaco, comandante la zona militare, incontrera’ le altre marinerie e valutera’ con loro gli indennizzi’’.

Soru si e’ soffermato sulla necessita’ di avere dal ministro della difesa, Antonio Martino, la garanzia che nei poligoni dell’isola non vengano utilizzati uranio impoverito e sostanze dannose. "La mia battaglia", ha puntualizzato Luciano Marica, uno dei pescatori promotori della protesta, "finira’ quando il territorio tornera’ a noi pescatori e, in particolare, quando verra’ dismessa l’area di circa mille ettari nella Sacca di Foxi"."Con questa firma abbiamo assicurato un po’ di tranquillita’ alle nostre famiglie", ha aggiunto l’altro coordinatore della mobilitazione dei pescatori, Pietro Paolo Di Giovanni, "ma adesso speriamo di assicurare alle future generazioni un patrimonio pulito cosi’ come ce lo lasciarono i nostri padri".

Dai pescatori e’ poi arrivata la garanzia che saranno al fianco della Regione nella battaglia per il ridimensionamento delle servitu’militari nell’isola.
’’Le priorita’ della Giunta Soru, alle quali non rinunciamo, devono essere il lavoro e la smilitarizzazione dell’Isola’’. Lo hanno dichiarato i tre consiglieri regionali di Rifondazione Comunista, Antonello Licheni, Paola Lanzi e Pinuccio Fadda.

Paola Lanzi ha confermato ’’la necessita’ di tenere alta la tensione, non solo per gli indennizzi ai pescatori’’. ’’E’ necessario - ha sottolineato il consigliere - tenere informata l’intera popolazione su rischi e danni derivanti da questa scomoda presenza’’. Lanzi ha riproposto poi una conferenza internazionale sulla smilitarizzazione del Mediterraneo, di cui si dovrebbe fare promotore il presidente Renato Soru, ’’per allargare il raggio di azione e consolidare le basi della convivenza pacifica’’.