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la pagliacciata di bertoldo junior concertata con il senior

Publie le lunedì 29 dicembre 2008 par Open-Publishing
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la pagliacciata di Bertoldo junior d’accordo con senior


Finte dimissioni per placare l’opinione pubblica: si dimette dal Partito (un pezzo di carta che può riavere quando vuole e che se non lo rivuole e proprietà della famiglia) ma resta ben inchiodato nel suo scranno di consigliere
provinciale.
Una pulcinellata fatta con scarponi ed ingegno fino di Bertoldo. Una cosa che fa venire voglia di non occuparsi più di politica o di altro. Alla stretta, l’oligarchismo familistico vince su tutto....... http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

Messaggi

  • C’è figlio e figlio .....

    "Di Pietro si mosse per il figlio nei guai... Nel corso dell’attività investigativa - scrivono gli uomini della Dia - sono emersi rapporti degni di approfondimento investigativo tra il provveditore Mautone Mario e il figlio del ministro delle Infrastrutture Di Pietro Cristiano, consigliere provinciale a Campobasso per l’Italia dei Valori. I contatti tra i due, che tendenzialmente potrebbero rientrare nell’ambito dei ruoli istituzionali ricoperti, hanno assunto nel corso delle indagini un contenuto alquanto ambiguo...".
    (Il Giornale, 23 dicembre 2008)

    "Copione stravisto... Anche i più volonterosi e i generosi nell’accreditare l’imparzialità della magistratura e nell’astenersi da sospetti devono, di fronte ad un’iniziativa come questa, cedere a uno sconforto molto vicino all’indignazione. Sembra davvero che questi uomini in toga - almeno alcuni - i sospetti se li vadano a cercare con uno zelo impermeabile alle ragioni del buonsenso e alle regole di uno Stato di diritto: dove non si può tollerare che le colpe dei padri - sempre che di colpe si tratti - ricadano sui figli, e che in mancanza del bersaglio grosso al quale si mira vengano colpiti dei bersagli minori ma anch’essi appariscenti perché con il bersaglio grosso hanno un legame di sangue..." (Il Giornale di Paolo Berlusconi, a proposito dell’iscrizione nel registro degli indagati dei figli di Berlusconi, Piersilvio e Marina, per l’ipotesi di riciclaggio poi archiviata, da parte della Procura di Milano, 8 luglio 2004)

    "In relazione alle indiscrezioni apparse sulle agenzie di stampa e riguardanti un asserito coinvolgimento nella cosiddetta vicenda ’diritti Mediaset’ di Marina e Pier Silvio Berlusconi si deve osservare la assoluta infondatezza della notizia. Innanzitutto non consta in alcun modo né vi è stato alcun atto formale in tal senso che alcuna Procura stia indagando nei confronti di Marina e Pier Silvio Berlusconi. Del resto, nel corso di questi ultimi anni è stata svolta dai difensori una importante attività d’indagine con l’assunzione di decine di testimoni, l’espletamento di consulenze tecniche da parte delle più prestigiose società del settore che hanno attestato e verificato la totale regolarità delle operazioni poste in essere da Fininvest e Mediaset, sia nella globalità, sia in particolare per quello che riguarda i diritti. Da tutta questa attività è emersa altresì in maniera incontrovertibile la assoluta estraneità a qualsiasi atto gestionale da parte di Silvio, Marina e Pier Silvio Berlusconi. Ma in particolare è da evidenziarsi come all’epoca dei fatti oggetto di indagine (inizio anni ’90) Marina e Pier Silvio Berlusconi, poco più che ventenni, si occupavano soltanto di terminare gli studi universitari e non avevano alcun ruolo né diretto né indiretto per tutto ciò che attiene i diritti. Qualsiasi ipotesi di indagine sarebbe quindi destituita non solo di fondamento ma sarebbe da ritenersi del tutto strumentale. L’ipotesi di riciclaggio indicata da alcune fonti giornalistiche appare addirittura risibile essendo comprensibile a chiunque la inverosimiglianza del poter ipotizzare che due giovani, poco più che ventenni, si prestino a ’ripulire’ il denaro asseritamente loro affidato dal padre e asseritamente provento di illecito" (avvocato Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, comunicato stampa, mediaset.it, Cologno Monzese, 7 luglio 2004)

    "...Tutti uguali, questi figli di papà. Ogni scarrafone è bello a babbo suo. Di questi tempi la cronaca giudiziaria ce ne ha fatti conoscere in particolare due, di rampolli, che sembrano fatti con lo stampo..." (Il Giornale, 28 dicembre 2008)

    "Assurdo e strumentale il coinvolgimento di Marina e Pier Silvio Berlusconi nell’indagine diritti... E’ fuor di ogni dubbio che Marina e Pier Silvio Berlusconi non possono aver avuto alcun ruolo nelle vicende su cui verte l’indagine per cosiddetti diritti Mediaset, sia per la giovanissima età sia perché non avevano alcuna responsabiltà nel settore all’epoca dei fatti (inizio anni Novanta). Fininvest e Mediaset apprendono da indiscrezioni di stampa con grande stupore e incredulità il coinvolgimento di Marina e Pier Silvio Berlusconi nel procedimento in questione. Nel ribadire la assoluta correttezza e totale trasparenza dell’operato di Fininvest e Mediaset, così come risulta dalle molteplici perizie svolte in tal senso, le due società non possono che esprimere il proprio rammarico per l’assurdità dell’accusa e la diffusione di notizie strumentali che turbano il mercato e la serenità gestionale di uno dei più grandi gruppi italiani" (comunicato stampa di Mediaset, Cologno Monzese, 7 luglio 2004)

    "Perquisizione: sterile esibizione di muscoli della Procura di Milano - Mediaset non ha nulla da temere... Con l’effetto di aggiungere enfasi all’operazione e ingigantire l’entità delle accuse, per una non casuale scelta di tempi, proprio nella giornata di ieri è stata notificata a Marina e Pier Silvio Berlusconi un’informazione di garanzia che in questo momento non appare giustificata da esigenze processuali o probatorie" (comunicato stampa di Mediaset, Cologno Monzese, 14 luglio 2004)